In commemorazione di Adelaide Aglietta

Daniel COHN-BENDIT, deputato, membro del Gruppo dei Verdi

Di fronte alla morte, di fronte alla sofferenza, di fronte alla malattia, sono poche le parole in grado di testimoniare la perdita, la tristezza, il male. Per questo desidererei magari parlare di un'altra cosa: dell'eredità di Adelaide. Dando un'occhiata alle persone raccolte in questa sala, si puo dire che nella vita di Adelaide è stato nutrito un grande sogno: il sogno di una forza politica, di un partito, di un'organizzazione, di uno spazio politico radicale, verde, non ideologico, ma ciononostante sempre dalla parte di chi soffre, delle persone la cui libertà è stata soppressa o minacciata di morte. E' questa la grande eredità, l'eredità di Adelaide, che dobbiamo far nostra. Una capacità straordinaria di lottare per la libertà, e soprattutto per la costituzione di uno stato di diritto. Spesso il dibattito è stato difficile per tutti, per i Verdi, per la sinistra, per la destra, un'intransigenza nella difesa dello stato di diritto. La chiarezza, i sentimenti sono una cosa, ma lo stato di diritto, il rispetto dell'individuo, dei diritti e della libertà dell'individuo, ecco, questo è il senso della sua lotta e la sua speranza di vita. Non è un caso che malgrado sia sempre rimasta fedele alle idee radicali abbia, Marco, a un certo punto lasciato i radicali, e non è un caso se, pur sempre fedele alle idee dei Verdi, si è sentita sola tra i Verdi; non è un caso che il suo spazio politico, il suo ideale, realmente, politicamente non esistevano. Adelaide aveva un sogno, una speranza. Questa speranza e questo sogno dobbiamo ancora costruirli.