Risoluzione sulla situazione nel Kosovo e il rispetto dei diritti dell'uomo

Presentata da Adelaide Aglietta e altri del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo,

A. allarmato per l'aggravarsi della situazione nel Kosovo dove numerosi gravi scontri tra le forze della polizia federale e la popolazione autoctona hanno causato la morte di almeno 30 persone, centinaia di feriti e l'arresto di più di 10.000 persone,

B. sottolinenando il successo ottenuto dall'iniziativa di diversi intellettuali decisi a creare un'Alleanza democratica per gettare la base della salvaguardia dell'identità della popolazione di origine albanese e della tutela dell'autonomia regionale,

C. considerando che il processo attualmente in corso a Titova Mitrovica contro Azem Vlassi e altri dirigenti della Lega dei comunisti del Kosovo è manifestamente un processo politico e rappresenta un elemento di grave contraddizione rispetto agli sforzi di democratizzazione della vita politica del paese,

D. temendo che un possibile ulteriore aggravarsi della tensione nella regione possa far precipitare la situazione e accentuare i contrasti interni fra le diverse repubbliche alimentando ulteriormente le contrapposizioni etniche,

E. considerando che questa situazione costituisce un elemento di instabilità nei Balcani e nell'Europa centrale,

F. ricordando che i diritti dell'uomo devono essere riconosciuti senza alcuna discriminazione per tutti quanti i popoli e che questi hanno pieno diritto di liberarsi di ogni forma di tutela che comprima la loro identità e di veder riconosciuti i loro sforzi verso la libertà, la democrazia e il pluralismo,

G. considerando che gli sforzi compiuti dal governo Markovic per risanare l'economia jugoslava, accrescere il pluralismo politico e migliorare i rapporti del paese con la CEE, sono da valutare positivamente,

1. ribadisce le sue preoccupazioni già manifestate con la risoluzione del 13 aprile 1989 sulla situazione nel Kosovo;

2. reputa necessario uno sforzo straordinario delle autorità serbe e delle forze rappresentative della popolazione del Kosovo, allo scopo di giungere a un compromesso accettabile sull'autonomia della regione, sul problema dei diritti e dell'identità della popolazione albanese e sulla salvaguardia dei diritti delle minoranze serbe e montenegrine che coabitano in quella regione;

3. chiede la scarcerazione dei detenuti politici e l'abolizione delle misure d'isolamento che sono in contrasto con lo Stato di diritto;

4. chiede alla Presidenza della Repubblica di riesaminare il processo contro Azem Vlassi e gli altri dirigenti della Lega dei comunisti del Kosovo, nonché di studiare la possibilità, prevista dalla Costituzione, di annullare il processo in corso;

5. chiede alla Commissione e al Consiglio di dare il seguito più positivo e rapido possibile alla richiesta avanzata dal Presidente Marcovic riguardante un nuovo accordo di cooperazione con la CEE e di prevedere tempi più brevi nella definizione nel terzo protocollo finanziario oltre che la concessione di fondi alla jugoslavia;

6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al governo federale della Jugoslavia.