In commemorazione di Adelaide Aglietta

Pasqualina NAPOLITANO, Capo della delegazione DS al Parlamento europeo

Vedete che oggi i Parlamentari che sono qui sono molto numerosi, sono quelli della legislatura in cui Adelaide è stata qui, e sono anche quelli arrivati poi in questa legislatura. Sono di molti gruppi politici, questo fa capire che il rapporto che aveva Adelaide con la politica, e attraverso la politica con gli altri, era un rapporto forte; era una di quelle persone che danno alla politica il senso più bello, più etico, tutto il contrario di quello che invece spesso passa nell'opinione pubblica, della politica come fatto negativo. E io credo che Adelaide l'avesse costruita questa cosa: il suo percorso è stato un percorso del tutto personale. Io credo che tra Adelaide, e i movimenti da cui Adelaide ha preso e ha dato, quindi la cultura radicale, poi quella verde, etc.etc., c'è stata però la forza di un percorso personale che le ha consentito di essere autonoma nella politica e persino qualche volta sola, come capita a molti. Per questo secondo me Adelaide aveva preso anche da quel grande movimento che è stato il movimento femminista, cioè quello di costruirsi come donna e come un soggetto autonomo, e credo che questo non è facile, e non è facile trovarlo sempre, in una politica dove spesso l'appartenenza è più forte del contenuto, dove appunto ci si muove con logiche che sono diverse. A me fa piacere che nelle cose che ci siamo detti oggi qui ci sono delle parole che ritornano: per esempio l'intransigenza. L'ho scritto anch'io nel piccolo ricordo che ho fatto di Adelaide sull'Unità, era una persona intransigente, ma nello stesso tempo riusciva ad avere relazioni con tutto il mondo al di là del suo mondo politico, e quindi aveva una grande forza di comunicazione. La non banalità, Adelaide non era una persona banale, e riusciva spesso anche ad essere quello che si dice "controcorrente", o comunque ad essere anche impopolare se c'era bisogno. Quindi noi tutto questo abbiamo amato ed apprezzato, e penso che le sue figlie porteranno nella loro vita questa grande, grande, grande fortuna di aver avuto una mamma così, che avrà avuto tanti sensi di colpa anche per non essere stata troppo vicina a voi, come capita a tante donne che devono conciliare la vita, la politica, e tante dimensioni, ma penso che quello che lei ha lasciato in tutti noi è qualcosa che noi conserveremo e su cui spero riusciremo a costruire nella politica anche qualcosa di meglio di quello che fino a oggi abbiamo a disposizione. E su questo io sono d'accordo con Cohn-Bendit: in Adelaide c'era appunto questo suo percorso politico che ci dice che lei, naturalmente, ripeto, aveva preso e dato a culture politiche a cui è appartenuta, ma probabilmente il sogno e l'identità politica completa o di una possibilità di coniugare i valori in cui Adelaide credeva forse sono ancora da costruire.
Grazie a tutti voi e grazie per averci invitato qui oggi e per averci dato l'occasione di partecipare a questo ricordo.