ZEVI E I RADICALI: LETTERA APERTA DI BRUNO ZEVI ALL'AMICO GUIDO FUBINI PUBBLICATA SUL BIMESTRALE EBRAICO TORINESE "HA KEILLAH" (ORGANO DEL GRUPPO DI STUDI EBRAICI - DICEMBRE 1999).

- La rivista e' stata consegnata questa mattina da Gad Lerner a Marco Pannella e Emma Bonino ai funerali di Bruno Zevi-

Titolo: RADICALI

" Caro Fubini,
ho apprezzato la tua lettera Radicali e Parlamento Europeo, pubblicata nel nñ 4 del bimestrale torinese che seguo sempre con il massimo interesse.
Tu poni degli interrogativi cui solo i radicali possono rispondere. Io no: mi hanno nominato "presidente d'onore" del partito proprio per sottolineare il fatto che ero del Partito d'Azione , e non radicale.
Ma una cosa posso dire: amo i radicali, sono felice di stare con loro anche dissentendo; li trovo molto simili agli ebrei, sempre inquieti, intransigenti, nomadi, alla ricerca del meglio, con la volontà di cambiare, sconvolgere, rivoluzionare in modo inedito, eretico, trasgressivo. Sono un ebreo fedelissimo, virtualmente ortodosso, che vive nella costante osservanza dei voleri e delle ispirazioni di Hakadosh Baruchù. Mi sento uno chassid e mi trovo benissimo con i radicali, sradicati come me, amanti del rischio, non spaventati dall'idea di commettere errori. Anti-idolatri, anti-dogmatici, disarmonici e dissonanti come i mio popolo ebraico.

Ti saluto con affetto.

Bruno Zevi