LUIGINO DEL GATTO
CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE ABRUZZO
PER LA "LISTA EMMA BONINO"
VOTA LUIGINO DEL GATTO
PERCHE'...
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Sulla soglia (ovvero sul soglio?) dei 70 anni non pensavo di tornare a concorrere in una campagna elettorale...ma !
Ma come e perchè sottrarsi ad una campagna che vede come necessaria la riforma istituzionale dell'istituto regionale e lo scontro di democrazia e liberazione proposto dallo "spettro" referendario?

Non sono io quel giovane ricercatore che, nell'America maccarthista degli anni '50, partecipava ai primi vagiti del movimento del "Free speech" portando sotto il braccio l'ultima copia de Il Mondo?

Quel "medico nucleare", che da un momento all'altro sarebbe esploso secondo le argute batture del Prof. Calogero?

Tornato in Italia nel '63, a quale altro indirizzo potevo presentarmi se non quello di Via XXIV Maggio, in compagnia di qualche figlio e di una moglie?

Da lì cominciò a snodarsi lìavventura radicale attraverso i paesini della marcia Milano-Vicenza, di anno in anno sino alla grande marcia antimilitarista Bruxelles-Varsavia, fino alla prima inchiesta sull'aborto apparsa sul Ttempo Medico (n° 101 del 1972) per una nuova legislazione sull'aborto, con il mio volto "schizzato" da Crepax, sino alla calata da Londra per votare i Referendum sul Divorzio.

Dalla fina degli anni 70 a tutt'oggi a seminar l'erba antiproibizionista da Washington (DRUG POLICY FOUNDATION) a Zurigo, da New York a Amsterdam e sin anche nel carcere di S. Donato di Pescara per aver prescritto morfina a inveterati tossicodipendenti.

Negli ultimi due o tre anni ero tornatyo agli studi all'ombra della toorre di Berkley quando avverto il rintocco di quel Marco scomodo che ancora mi lascia in una paralizzante angosca, solo a sentirlo accennare a scioperi della sete.

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