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Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito Radicale Transnazionale
 

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Transnational Fax #.84 del 25 Febbraio 2002 (Anno VII)

 
 

 
Invito al 38° Congresso del Partito Radicale Transnazionale 
 

"Globalizzare la democrazia e la libertà" 

Oppressi di tutto il mondo, uniamoci 
 

Bruxelles-Roma, 10 Febbraio 2002




Cara(o) amica(o)

La proposta, o il progetto, se deciderai di farne parte, è quello di ritrovarci in occasione del 38° Congresso del Partito Radicale Transnazionale, che si terrà a Ginevra dal 4 al 7 aprile prossimo, per concorrere insieme alla creazione di un partito della globalizzazione della democrazia e dei diritti. 

Né la scelta di Ginevra, né quella della data sono dovute al caso. A Ginevra, con molti di voi, abbiamo denunciato le gravi violazioni dei diritti fondamentali davanti alla Commissione Diritti dell'Uomo dell'ONU, che terrà la propria sessione annuale proprio nei giorni del nostro Congresso. 

Vorremmo che il nostro Congresso costituisse un nuovo punto di partenza per la costruzione di un partito transnazionale, transpartitico e nonviolento, capace di riunire quanti comprendono la forza e le potenzialità del processo di globalizzazione economica, e intendono promuoverlo inscrivendolo in un processo di globalizzazione dei diritti fondamentali e della democrazia; un processo che possa portare alla creazione di una vera e propria Organizzazione Mondiale della Democrazia, cioè a un sistema di regole effettivamente vincolanti che stabilisca il "diritto alla democrazia" come diritto fondamentale della persona, con l'obiettivo di renderlo diritto universalmente riconosciuto. 

Vorremmo costruire un partito che possa essere adeguato a tale obiettivo, protagonista delle lotte che da tempo promuoviamo, quali quelle per l'istituzione della Corte Penale Internazionale, per la Moratoria Universale sulle esecuzioni capitali, contro tutti i proibizionismi e clericalismi, per l'affermazione della libertà di ricerca scientifica, per la legalizzazione delle droghe oggi proibite, per l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili; un partito che sia anche soggetto promotore di lotte che possiamo - dobbiamo - intraprendere per una nuova politica che unisca l'obiettivo della sopravvivenza dell'ecosistema planetario a quello del controllo dell'esplosione demografica, primo fattore di rischio ambientale, economico e politico in vaste aree del mondo.

Vorremmo un partito che sia strumento per gli oppressi di tutto il mondo, soggetto "federatore" delle lotte che ci hanno già visto protagonisti e riuniti sui fronti della Cecenia massacrata, dei leader religiosi incarcerati e delle minoranze oppresse in Vietnam, della narco-cleptocrazia laotiana e dei suoi desaparecidos, del Tibet, vittima di una spaventosa politica di pulizia etnica "per diluizione", del Turkestan orientale dimenticato, del mondo arabo condannato dalle nostre "democrazie" alla dittatura, dei militanti democratici, dei religiosi, dei Falun Gong, triturati dal nazional-comunismo cinese, … 

Questi fronti di lotta, antichi o nuovi, apparentemente così diversi, costituiscono di già l'identità e il programma del partito nonviolento della globalizzazione della democrazia e dell'economia, degli scambi e delle interdipendenze, del Diritto e delle libertà. L'identità di un partito non ideologico, dove organizzare le nostre comuni battaglie, le nostre speranze e le nostre energie per moltiplicarne cosi la forza e l'efficacia. 

Certamente, dovremo continuare a lottare contro le violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali, sia che esse si presentino nella forma della dittatura, del totalitarismo e del nazionalismo (dai quali una parte consistente del mondo sviluppato si sente ormai immune), o in quelle dell'arbitrio e della partitocrazia, che minacciano e corrompono le istituzioni nei paesi e nelle società democratiche. Insieme dovremo anche essere capaci di "innescare" almeno il processo di costruzione di organizzazioni, istituzioni e giurisdizioni internazionali che siano in grado di garantire il rispetto dei diritti fondamentali e non solo di denunciarne la violazione.

L'appuntamento di Ginevra, al quale ti invitiamo, è quindi anche - fin d'ora - il tuo. Ci auguriamo che vorrai onorarlo della tua presenza e della tua partecipazione, anche decidendo, se questo progetto già ti convince, di diventare "azionista" di questo Partito Radicale Transnazionale per il 2002. 

Nella speranza di vederti o di rivederti e di ascoltarti a Ginevra, 
 
 
 

              Olivier Dupuis                                            Danilo Quinto
                  Segretario,                                                    Tesoriere
   Membro del Parlamento Europeo



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Direttore: Olivier Dupuis
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