Cronologia transnazionale del Partito Radicale - 1991/febbraio

 

2 FEBBRAIO - URSS: Mosca - Antimilitarismo

Oleg Gorscenin, membro del PR, viene liberato dopo dieci mesi di carcere per obiezione di coscienza. All'orgine di questa nuova decisione della Corte di Orsk di vi è probabilmente il sostegno internazionale e la grande quantità di lettere arrivate a Gorscenin in appoggio alla sua azione.

3 FEBBRAIO - Cecoslovacchia: Praga - Seminario PR

Seminario dei radicali residenti in Cecoslovacchia, in preparazione dell'iniziativa internazionale verso i Parlamenti. Interviste sulla Radio nazionale e per la rivista Kurir, nei giorni successivi.

5 FEBBRAIO - Italia: Roma - Crisi del Golfo

La Commissione esteri della Camera dei deputati, su iniziativa radicale adotta una risoluzione per una piena assunzione di responsabilità politica della Comunità europea, accanto a quella degli Stati Uniti, nell'elaborazione e nell'applicazione delle decisioni dell'ONU, impegnando il Governo a promuovere la convocazione straordinaria del Consiglio europeo. (LR 8.2.91)

Riferimenti:

11 Febbraio. Lituania. Il parlamento lituano proclama l'indipendenza. L'URSS si appella all'ONU.

28 Febbraio. Iraq. Dopo lo sfondamento dei confini ad opera di truppe ONU gli iracheni di Saddam Hussein si arrendono.

12 FEBBRAIO - URSS: Kazakistan: Alma-Ata - Repressione

Bakythan Abirov, 34 anni, radicale e militante per i diritti dell'uomo, è stato condannato a dieci giorni di carcere per "assemblea illegale". Abirov è stato arrestato mentre raccoglieva le firme sulle petizioni per il servizio civile, contro la pena di morte e per gli Stati Uniti d'Europa. Pochi giorni prima un altro radicale, Zijahan Shajgeldinov era stato condannato per gli stessi motivi a 50 rubli di multa.

14/17 FEBBRAIO - Italia: Roma - III Congresso italiano del PR

Nella relazione del segretario Stanzani, approvata dal Congresso, viene presentato il progetto politico del Partito Radicale per il 1991 che "ha per obiettivo la costituzione di una forza transnazionale e transpartitica, autofinanziata, ad adesione diretta."

19 FEBBRAIO - PE: Strasburgo - Democrazia in Romania

In occasione del voto del Parlamento europeo sull'accordo di cooperazione CEE/Romania, Adelaide Aglietta, relatore della commissione P.E./Romania, è intervenuta a favore, sottolineando la necessità di aiutare la popolazione anche al fine di rafforzare la fragile democrazia del paese.

19 FEBBRAIO - PE: Strasburgo - Antiproibizionismo

Marco Taradash viene eletto Vice Presidente della Commissione d'inchiesta sulla criminalità organizzata legata al traffico di droga.

Secondo Taradash "il Parlamento europeo si è reso conto della necessità di sottoporre a verifica politica l'esito fallimentare della strategia proibizionista sulla droga. Nei prossimi nove mesi, quanto durerà il lavoro di questa commissione, dovremo organizzare alternative razionali ed efficaci".


Marco Taradash

22 FEBBRAIO - Georgia: Tbilisi - Incontri

Una delegazione radicale guidata da Nikolay Khramov partecipa al 3. Congresso del Partito per l'indipendenza nazionale della Georgia (NIPG), il partito di opposizione più importante di questa repubblica del Caucaso. Il giorno successivo la delegazione partecipa, sventolando la bandiera europea, ad una marcia per il ritiro delle truppe sovietiche dal paese.

23 FEBBRAIO - URSS: Pietroburgo - Media

L'intervista della Tv russa con Fedor Chub, esponente radicale antimilitarista, viene censurata nelle parti relative ai dati sugli obiettori di coscienza imprigionati e sul progetto radicale per una nuova legge.

27 FEBBRAIO - URSS: Mosca - Crisi del golfo

Manifestazione davanti all'ambasciata kuwaitiana per il rispetto dei diritti umani in Medioriente e contro la vendita delle armi.


Roma - III CONGRESSO ITALIANO DEL PARTITO RADICALE

Dalla Relazione del Segretario Sergio Stanzani:

"… Il progetto politico del Partito Radicale per il 1991 ha per obiettivo la costituzione di una forza transnazionale e transpartitica, autofinanziata, ad adesione diretta.

Quest'obiettivo comporta la pratica di un metodo volto a costituire un vero e proprio partito d'azione sovranazionale, un luogo di azione nonviolenta, dove ciascun militante si potrà impegnare, attraverso manifestazioni nonviolente, a far approvare contemporaneamente, nella stessa ora e nello stesso giorno, lo stesso testo legislativo predisposto dai parlamentari di questi Paesi, che siano stati interessati e coinvolti dall'iniziativa politica del Partito.

Il Partito si pone al servizio di quest'obiettivo, con questo metodo, consapevole della necessità che la politica debba tradurre il sapere sui grandi problemi che investono il destino dell'umanità in conoscenza collettiva, in assunzione di responsabilità e in capacita di decisione, quindi in potere.

Di qui la necessità di dar luogo ad un progetto politico che assicuri al Partito anche di stabilire un rapporto con le classi politiche e dirigenti degli altri paesi, primi tra questi quelli europei.

Per creare la mobilitazione, per aggregare i parlamentari e i membri della classe dirigente internazionale destinatari del progetto, questo deve conoscere un suo momento editoriale.

Si tratta, anche in questo senso, di un'impresa di estrema complessità ed ambizione, mai tentata da alcuno.

L'obiettivo iniziale è raggiungere, nell'Europa dell'ovest e dell'est, i parlamentari e gli eletti nelle assemblee legislative o di quelle con responsabilità e incidenza politica rilevante, nazionali o che siano espressione di ordinamenti statali di natura federale o di ordinamenti regionali, dotati di poteri autonomi. Si tratta di raggiungere e comunicare con circa 35.000 eletti, che hanno sede in circa 300 luoghi di 35 Stati, oltre il Parlamento europeo.

A titolo d'esempio, i temi oggetto del messaggio potrebbero essere: l'applicazione della pena di morte e l'uso della tortura; la qualità della vita, la salvezza ecologica del pianeta, la questione delle discariche europee, l'effetto serra, la salvezza della fascia atmosferica d'ozono, la deforestazione, l'uso della chimica in agricoltura; il rilancio, attraverso l'affermazione di diritto positivo, della proposta di dare forza cogente al diritto internazionale e di riforma del ruolo dell'ONU; la conversione delle spese militari e per armamenti in progetti di vita per quel miliardo di persone che convive col problema della fame, e, quindi, il rilancio dell'azione conseguente al "Manifesto dei Premi Nobel"; l'unione politica degli Stati d'Europa, quale strumento per il superamento dei nazionalismi e delle barriere linguistiche e razziali; l'antiproibizionismo contro la criminalità alimentata dal mercato clandestino della droga; l'antitotalitarismo e l'affermazione dei diritti umani; l'abolizione del porto d'armi; il superamento o l'abolizione del luogo carcerario; il diritto penale; la necessità di una "lingua veicolare", per simulare un processo storico di acquisizione linguistica che riesca a far si che i titolari della lingua egemonica possiedano una seconda lingua; la questione demografica, l'attacco in termini ecologici ai problemi demografici; l'aborto; l'educazione sessuale.

Con quest'iniziativa ci si propone da un lato di trasmettere la conoscenza della proposta politica del Partito transnazionale, dall'altro di suscitare interesse, discussione e dibattito per aggregare, sulla proposta o anche su di uno o più specifici argomenti, l'iniziativa di gruppi transnazionali e transpartitici di parlamentari e di altri componenti delle classi politiche e dirigenti di questi Paesi.

Si tratta di un progetto, di un'impresa della quale anche l'aspetto economico e finanziario riveste dimensioni che superano ampiamente quelle finora affrontate dal Partito: il costo per ciascun invio del messaggio non potrà essere inferiore ai 435.000 - 522.000 dollari, con un costo complessivo, per 6-8 numeri, che varia dai 2.609.000 ai 4.348.000 dollari.

In base al bilancio di previsione del 1991 il Partito può disporre di 2.609.000 dollari da investire nel progetto e potrebbe teoricamente disporre dei beni patrimoniali che gli derivano dal legame italiano .

E' quindi necessario l'apporto di altri, dei cinquantamila iscritti, che con la loro adesione, darebbero forma organizzata ad un'idea e concorrerebbero alla creazione di quel luogo di azione nonviolenta che il Partito Radicale vorrebbe continuativamente essere e non solo esemplarmente dimostrare di poter essere. … "