Cronologia internazionale del Partito Radicale: 1997 (gennaio - dicembre)

 

GENNAIO - Vari paesi - Diritti umani, WEI

Mobilitazione dei militanti radicali presso parlamenti ed università, e anche attraverso Internet, per raccogliere le firme a sostegno della candidatura al a premio Nobel per la pace 1997 di Wei Jingsheng, il più noto dissidente cinese, detenuto e condannato a 15 anni di carcere per le sue opinioni a favore della democrazia in Cina.

Wei Jingsheng (1998)

16/17 GENNAIO - Francia: Strasburgo - Tibet

Alla conclusione dei lavori del II. Seminario europeo per la libertà del Tibet le Comunità tibetane in Europa, i gruppi di sostegno al Tibet europei, l'Integruppo Tibet al PE ed il Partito Radicale hanno convocato per il 9 e 10 marzo prossimi a Ginevra, sede della Commissione per i Diritti umani delle NU, la seconda manifestazione europea per la libertà del Tibet, per l'immediata apertura di negoziati sino/tibetani.

Circa 70 i partecipanti da Slovenia, Albania, Kossova, Ungheria, Rep.Ceca, Russia, Ucraina, Romania, Belgio, Italia.

30 GENNAIO - Italia: Roma - Antiproibizionismo

La Corte Costituzionale dichiara inammissibili la maggior parte dei Referendum presentati dal Movimento dei Club Pannella ed altri, incluso quello sulla droga: motiva la sentenza con il vincolo costituito dalle Convenzioni internazionali.

31 GENNAIO - Norvegia: Oslo - Diritti umani, Wei Jingsheng

Consegnate al Comitato Nobel per la Pace di Oslo, dal Segretario del PR Olivier Dupuis 1.084 adesioni di parlamentari, professori universitari, premi Nobel per la Pace e membri di Governo, a sostegno della candidatura del dissidente cinese Wei Jinghseng, che sconta in preoccupanti condizioni di salute una pena di 15 anni di detenzione nel campo di concentramento di Tangshan. Dichiara Dupuis: "Wei Jingsheng è anche un simbolo, il simbolo della resistenza, della lotta per la libertà e la democrazia. Un simbolo per le centinaia di milioni di cinesi. Un simbolo per i milioni di turchestani, di mongoli, di tibetani che resistono all'implacabile colonizzazione e alla feroce oppressione dei Mandarini rossi di Pechino."

20 FEBBRAIO - PE: Strasburgo - Cina, Pena di morte

In vista della riunione a Ginevra della 53. Commissione ONU sui diritti dell’uomo, Il PE approva un documento nel quale si chiede alla UE di includere la Cina tra le priorità della Commissione, considerato il grande aumento di violazioni dei diritti umani nel paese.

Viene chiesto inoltre "a tutti gli Stati membri di sostenere durante la Sessione 1997 della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite una risoluzione per l'adozione di una moratoria sulle esecuzioni capitali come primo passo verso l'abolizione della pena di morte per tutti i crimini".

11/21 FEBBRAIO - ONU: New York, Tribunale internazionale

Una delegazione radicale (Marino Busdachin, Paola Costantino, Marco Perduca, Mauro Sabatano) viene ammessa ai lavori del Comitato Preparatorio per il Tribunale internazionale. Il mandato del PrepCom è di elaborare un testo "consolidato", affrontando le varie proposte alternative allo statuto predisposto dalla International Law Commission, nonché eventuali emendamenti o note allo stesso, in vista della conferenza di plenipotenziari che si terrà in Italia nel 1998, per l'istituzione del Tribunale Internazionale.

New York, USA. ONU
Marino Busdachin
(a destra) a colloquio con Adrian Bos, presidente del PrepCom

25 FEBBRAIO - Italia: Mantova - Tibet

Paolo Pietrosanti, del CG radicale, interviene ad una riunione del "Parlamento della Padania", l’organismo voluto dalla Lega Nord, formazione politica secessionista. Al termine dei lavori il "Parlamento" ha approvato all'unanimità, un Ordine del Giorno proposto dal Presidente Speroni, in cui si affida alla Lega Nord di operare per il successo delle giornate di Ginevra 1997 e della iniziativa "Una bandiera per il Tibet".

3 MARZO - Russia: Dzerzhinsk - Antimilitarismo

Un assemblea del PR e dell’ARA nella regione di Nizhny Novgorod è stata disturbata da un gruppo di nazionalisti che hanno attaccato con insulti come: "Disertori, criminali, nemici della patria" gli antimilitaristi radicali. L’assemblea, trasferitasi un'altra sala, si è conclusa con la creazione di un gruppo antimilitarista locale.

3/4 MARZO - Hong Kong - Diritti umani, Cina

Una delegazione di parlamentari europei (Bertel HAARDER, vice-presidente del PE, liberale, Olivier DUPUIS, riformatori, Gary TITLEY, laburista e Graham WATSON, liberale) incontra i massimi esponenti del territorio britannico che dal 1 luglio tornerà sotto sovranità cinese. I deputati europei proporranno una forte raccomandazione all'Unione europea.

9/10 MARZO - Svizzera: Ginevra - Libertà per il Tibet

Il 9 marzo oltre tremila persone provenienti da numerosi paesi europei (in particolare da Lione, Marsiglia, Grenoble, Bordeaux, Firenze, Milano e dalla stessa Svizzera) si sono riunite di fronte ai cancelli delle Nazioni Unite per chiedere l'apertura dei negoziati sino-tibetani, nella seconda manifestazione europea per la libertà del Tibet occupato. Numerosi gli interventi di personalità e rappresentanti di tutti i gruppi promotori. Il segretario radicale Dupuis nel suo intervento ha invitato alla comune organizzazione di un grande Satyagraha mondiale per il 1998.

Nella serata si è tenuta una vivace e colorata fiaccolata sul lungo lago, mentre il giorno successivo, nella ricorrenza dell’insurrezione di Lasha occupata, in una terza manifestazione/comizio è stato letto un messaggio del Dalai Lama ai convenuti.

foto

La campagna "Una bandiera per il Tibet 1997" che ha visto una mobilitazione di vari mesi con l’invio di migliaia di lettere e fax ha raggiunto l’adesione di 560 sindaci, di oltre venti paesi, che fanno esporre nella ricorrenza sul municipio delle loro città la "bandiera dei due leoni". Alcuni comuni hanno anche inaugurato una piazza o via "per il Tibet libero. Manifestazioni in molte altre città.

 

11 MARZO - PE: Strasburgo, 97 - Antiproibizionismo

Su iniziativa del CoRA, i deputati radicali al P.E., Gianfranco Dell'Alba e Olivier Dupuis, hanno presentato e fatto approvare un emendamento alla relazione del Parlamento sul trattato di Schengen. Nell'emendamento l'Assemblea di Strasburgo deplora il mantenimento dei controlli doganali alla frontiera franco-belga, voluto dal governo francese per imporre ai Paesi Bassi una politica più restrittiva in materia di droghe.

14 MARZO - PE: Strasburgo - Tibet

Il Parlamento europeo adotta una Risoluzione per l'apertura di negoziati senza precondizioni tra Cina e Tibet e sostiene l'attribuzione ai Tibetani di una piena autonomia su tutte le materie. Decisiva l’iniziativa dei gruppi: alleanza radicale, PPE, liberali e verdi nel respingere l’ostruzionismo e l’opposizione del gruppo socialista guidato da Colajanni e Colon y Nava.

22 MARZO - Unione Europea - Antiproibizionismo

Il CoRA promuove una petizione al Parlamento Europeo perché sia garantita anche per i cittadini tossicodipendenti, in tutti gli Stati membri dell'Unione, il diritto alla libera circolazione delle persone. Una possibilità che le diverse politiche in materia di droghe e i relativi interventi per la cura delle tossicodipendenze rischiano invece di compromettere seriamente. Con la petizione si intende perseguire uno degli obiettivi stabiliti dal Congresso di Bruxelles, per lo "antiproibizionismo sulle cure" a livello europeo.

23 MARZO - Italia: Roma - Antiproibizionismo

Marco Pannella, leader del PR e del Movimento Club Pannella in Italia, viene rinviato a giudizio anche per istigazione a delinquere, oltre che per istigazione al consumo e per cessione di stupefacenti. Il fatto contestato è il pubblico dono alla presentatrice, durante un talk-show alla Tv italiana, di un pacchetto contenente alcuni etti di hascisc. Contro Pannella sono in corso altri due processi a partire da analoghe azioni antiproibizioniste di disobbedienza civile, compiute lo scorso anno assieme a Paolo Vigevano, Rita Bernardini, Mimmo Pinto, Benedetto Della Vedova, Vittorio Pezzuto, coimputati.

10 MARZO/18 APRILE - ONU: Ginevra - Diritti umani

Una fitta delegazione del PR, con autorevoli presenze, partecipa ai lavori della 53. Commissione dei Diritti dell'Uomo e presenta numerosi interventi orali.

Elenco degli item

27 MARZO - ONU: Ginevra - Diritti umani, Cina

Intervento a nome del PR alla Commissione diritti umani, di Wei Shanshan, (sorella del dissidente cinese incarcerato WEI Jingsheng) per illustrare la detenzione e le dure condizioni di prigionia del fratello e di altri prigionieri politici in Cina a partire da reati di espressione. Wei ha concluso sollecitando ad approfondire l'inchiesta sulla Cina ed altri paesi in merito al leggi sulla "sicurezza nazionale" al fine di un rilascio immediato tutti coloro che sono detenuti a causa degli abusi derivanti da tali leggi.

Wei Shanshan, iscritta al TRP

27 MARZO - ONU: Vienna - Antiproibizionismo

Durante i lavori della "Commissione narcotici", il Partito Radicale transnazionale è intervenuto per chiedere che l'ONU, di fronte al fallimento delle politiche di repressione fino ad ora praticate nel mondo, lasci agli Stati nazionali la possibilità di provare politiche alternative, ed in particolare di valutare la praticabilità dell'opzione antiproibizionista.

MARZO - Francia: Parigi - Antiproibizionismo

Durante i lavori della "Conferenza internazionale sulla riduzione del danno" il Segretario del CoRA, Eric Picard, ha presentato la petizione al Parlamento europeo per chiedere che sia garantita su tutto il territorio dell'Unione la libertà terapeutica dei medici e il diritto alle cure per i cittadini tossicodipendenti, nonché la prescrizione di farmaci sostitutivi e la somministrazione controllata di eroina.

Eric Picard

Appello di Parigi

Riferimenti:

  • Marzo-aprile. Albania. Crisi economica e politica a seguito di scandali finanziari, con insurrezioni armate in alcune regioni e drammatico esodo di profughi. L'OSCE approva l'invio di un contingente militare - guidato dall'Italia - per rendere possibile la distribuzione di aiuti umanitari e, successivamente, nuove elezioni. Governo di unità nazionale presieduto da Bashkim Fino.

2 APRILE - ONU: Ginevra - Diritti umani, Turchestan

Erkin Alptekin, membro della delegazione radicale ai lavori della Commissione diritti umani a Ginevra, è intervenuto per ricordare che il trattamento dei popoli minoritari da parte di uno stato non può essere considerato mero affare interno. Il trattamento della popolazione uigura nel Est Turchestan, con repressioni e uccisioni di migliaia di persone, la sistematica distruzione dell'identità culturale e della religione, i trasferimenti massicci di popolazione cinese, illustrano una tipica situazione, analoga a quella tibetana o di altri popoli, nella quale la Comunità internazionale ha il dovere di intervenire.

2 APRILE - ONU: Ginevra - Diritti umani, Cina

In un articolato documento il PR denuncia la detenzione in Cina, aggiornata al 1996, di 1018 prigionieri politici pluriannuali, in maggioranza mongoli e molti dei quali di età inferiore ai 18 anni. Tutte le detenzioni si possono ricondurre ad azioni di libera espressione a sostegno della causa o della religione tibetane. Il rapporto illustra inoltre numerosi casi di tortura.

Ricordando che le violazioni risultano essere in crescita esponenziale, il PRT conclude invitando la Commissione ad adottare una dura risoluzione sulla Cina nella sessione attuale. Tale risoluzione non sarà adottata a causa dell'opposizione francese e dell'ambiguità italiana.

3 APRILE - ONU: Ginevra - Pena di morte

Con 27 voti a favore, 11 contrari e 14 astenuti, la Commissione sui Diritti Umani delle NU ha adottato, per la prima volta, una risoluzione che impegna i paesi membri a procedere verso una moratoria delle esecuzioni.

Il fronte abolizionista, guidato da Italia e Francia, con l'appoggio di altri 45 paesi, non ha ceduto alle pressioni congiunte di USA, Cina e paesi islamici fortemente contrari al documento. La maggior parte dei paesi africani, l'India e Cuba, con la loro astensione hanno voluto segnalare il loro cauto ma progressivo impegno verso posizioni abolizioniste.

L'iniziativa, promossa dall'associazione "Nessuno tocchi Caino" e dal Partito Radicale, è stata condotta con grande impegno dall'Italia e dalla Francia.

È il primo chiaro segnale, nonostante l’insuccesso dello scorso dicembre, dell’indebolimento del fronte anti-abolizionista alle Nazioni Unite.

7 APRILE - Ucraina: Kiev - Pena di morte

Vasta iniziativa di pubblicizzazione a sostegno dell'abolizione della pena capitale dal paese. Grazie a manifestazioni davanti al Parlamento, conferenze stampa, interventi di personalità e di esperti, è stata assicurata una massiccia pubblicazione di articoli abolizionisti, oltre ad autorevoli presenze in televisione e radio: nel mese di aprile il Parlamento ucraino affronterà la discussione di un progetto di legge che prevede l'abolizione totale della pena di morte.

8 APRILE - ONU: Ginevra - AIDS

In un intervento orale Olga Cechurova, membro della delegazione radicale, ha ricordato come tuttora gli ammalati di AIDS siano vittime di discriminazioni in numerose parti del mondo, invitando i governi e l'Alto Commissariato per i diritti umani ad adottare i metodi adeguati per assicurare il rispetto dei diritti umani nel contesto della pandemia dell'AIDS, con particolare attenzione per i settori più deboli e meno informati delle popolazioni.

9 APRILE - Italia: Pisa - Diritti umani, Cina

In occasione della visita del Presidente del parlamento cinese, Qiao Shi, alcune decine di militanti radicali manifestano per la libertà del Tibet occupato e per la democrazia in Cina, ma vengono interrotti dalla polizia che sequestra i materiali e ferma alcuni dimostranti.

10 APRILE - PE: Strasburgo - Diritti umani, Cina/Turchestan orientale

Su iniziativa del gruppo radicale ARE e di Karl HABSBURG LOTHRINGEN del PPE, il P.E. ha approvato per la prima volta una risoluzione sul Turchestan orientale, condannando la politica cinese volta ad eliminare la cultura del popolo uiguro (con trasferimenti di massa, controllo demografico, repressione religiosa, applicazione indiscriminata della pena di morte ed altre pratiche contrarie al rispetto dei diritti umani). La risoluzione inoltre chiede di avviare un dialogo politico tra le parti e chiede con insistenza alle autorità cinesi di permettere l'accesso al Turchestan orientale ai giornalisti e agli osservatori dei diritti dell'uomo.

10 APRILE - ONU: Ginevra - Diritti umani, Cina

La Presidenza del Senato italiano decide un ulteriore rinvio della discussione, in Commissione ONU sui Diritti Umani, della Risoluzione congiunta (dell'UE) sulle violazioni dei diritti della persona in Cina e in Tibet. La decisione è di fatto una vanificazione, e fa il paio con quella francese già annunziata in gennaio e contro la quale il PR si è mobilitato con un appello di deputati francesi. È un chiaro segnale dell'indisponibilità di questi due paesi ad intervenire sulla materia, dati i forti interessi commerciali in gioco. A partire da queste posizioni anche Spagna e Germania hanno ritirato la loro adesione.

Di fronte alla opposizione della Francia ed alle ambiguità dei partner l'Olanda ha rinunciato nella circostanza all'espletamento della presidenza comunitaria.

10 APRILE - PE: Strasburgo - Diritti umani, Cina/Hong Kong

Ricordando che il 1 luglio 1997 la sovranità su Hong Kong passerà nuovamente dal Regno Unito alla Cina, il P.E. ha richiesto all'Unione europea e ai suoi Stati membri di insistere fermamente e unitariamente per assicurare che il trasferimento di sovranità abbia luogo rispettando pienamente i principi sanciti. Tra l'altro il PE ha invitato la Commissione a presentare una relazione annuale sugli sviluppi politici, economici e in materia di diritti dell'uomo nella Regione ed ha sollecitato l'invio a Hong Kong di una missione di informazione del Parlamento europeo, dopo il trasferimento di sovranità.

17 APRILE - PE: Strasburgo - Sicurezza, federalismo

A due mesi dalla Conferenza Intergovernativa che dovrà affrontare la questione della revisione dei Trattati, 101 deputati propongono di affrontare concretamente la questione della riforma della politica estera e di sicurezza comune dotando l'Unione di un Corpo europeo militare e civile incaricato di realizzare le operazioni di mantenimento e di ristabilimento della pace.

I firmatari appartengono ai gruppi ARE (che ha promosso l’iniziativa), PPE, PSE, UPE, ELDR, Verdi e Non-Iscritti.

Riferimenti:

  • 19 Aprile Bulgaria. Vittoria dei partiti di centro-destra alle elezioni legislative, dopo sette anni di governo del partito ex-comunista. La coalizione delle Forze Democratiche Unite ottiene in parlamento 137 seggi su 240. Il programma prevede: piano di riforme economiche in cambio degli aiuti concessi dal Fondo Monetario Internazionale, integrazione della Bulgaria nella NATO, lotta contro la corruzione endemica, apertura dei dossier della polizia politica del regime comunista.

22 APRILE - Vari paesi - Tibet

Il Partito Radicale lancia un appello ed una sottoscrizione per radio Voice of Tibet, in crisi economica. L’emittente, con il suo programma di 15 minuti quotidiani, trasmesso sul "tetto del Mondo" è l’unica voce di libertà e del legittimo governo nel paese occupato.

28/29 APRILE - Italia: Roma - Tibet, Nonviolenza

Una trentina di militanti del PR manifestano in un "walk-around" di 18 ore attorno al Senato, in occasione del voto su vari ordini del giorno depositati sulla situazione in Tibet, per cercare di non far passare in silenzio il dibattito parlamentare sulla grave situazione nel Tetto del Mondo. Il documento finale approvato al contrario, ignorando la repressione del Tibet, proporrà un generico appello al dialogo tra le parti e per l’autonomia culturale e religiosa.

Riferimenti:

  • 1 maggio. Inghilterra. Elezioni. Il Partito Laburista guidato da Tony Blair ottiene (dopo diciotto anni di governi conservatori) una schiacciante vittoria elettorale. Nel programma: il rilancio del sistema educativo pubblico, forme di autonomia politica per il Galles e la Scozia, riproposizione di alcuni aspetti dello stato sociale, ripresa delle trattative per l'Irlanda del Nord, rafforzamento dei rapporti fra Gran Bretagna e Unione Europea.

  • 9 Maggio. Olanda. Il Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia, dopo quattro anni dalla sua istituzione, emette la prima sentenza di condanna contro Dusan Tadic, serbo/bosniaco. Sono solo otto gli arrestati su 64 incriminati ad oggi dal Tribunale

13 MAGGIO - PE: Strasburgo - Lingua internazionale, Emendamenti PE

Emendamenti dei deputati del gruppo radicale al documento conclusivo sul Libro Verde: Gli ostacoli alla mobilità transnazionale, presentato dalla relatrice Luisa Todini della Commissione "Educazione-Formazione-Ricerca" (COM(96)0462 -C4-0580/96). Secondo gli emendamenti "l'Unione Europea non potrà affrontare validamente la questione della circolazione dei suoi cittadini e delle pari opportunità in materia di educazione, lavoro e tempo libero fin tanto che non affronterà la questione della comunicazione linguistica."

..."Tale uguaglianza in termini di opportunità non potrà essere validamente e durevolmente garantita a meno che gli Stati membri dell'Unione non decidano di introdurre, nei loro differenti livelli d'insegnamento, l'apprendimento di una "prima seconda" lingua comune e neutra."... "L'esperanto non solamente soddisfa i criteri di neutralità, garantendo di conseguenza l'uguaglianza in termini di opportunità per l'insieme dei cittadini dell'Unione, ma anche garantisce ugualmente la preservazione di ciascuna lingua dell'Unione e facilita l'apprendimento successivo di altre lingue." ... "Invita pertanto la Commissione a realizzare rapidamente uno studio di fattibilità sull'introduzione, in tutti i livelli d'insegnamento degli Stati membri, dell'apprendimento di una "prima seconda" lingua comune e neutra di comunicazione. "

14 MAGGIO - PE: Strasburgo - Federalismo, Sicurezza

Adottando a larga maggioranza il rapporto Tindemans sullo "sviluppo di una politica di sicurezza comune"(PESC), il Parlamento Europeo si è quindi pronunciato in favore di un studio di fattibilità per la creazione di un corpo europeo militare e civile, incaricato delle operazioni di mantenimento e di ristabilimento della pace, come proposto dal PR e dal segretario Dupuis nel gennaio.

Riferimenti:

  • 2 giugno Francia. Elezioni. La sinistra vince con il socialista Lionel Jospin, nominato primo ministro che forma un governo appoggiato dai Verdi e dal PCF.

12 GIUGNO - PE: Strasburgo - Diritti umani, Cina

Il Parlamento europeo approva un rapporto su "un orientamento a lungo termine per le relazioni Cina-Europa" (Rapporto Mc Millan-Scott). Su iniziativa del Segretario del Pr e deputato europeo, Olivier Dupuis, sono stati recepiti diversi emendamenti su Tibet, Mongolia, Turchestan orientale, Taiwan ed Hong Kong nonché sulla situazione in materia di rispetto dei diritti umani nell'intera Cina.

12 GIUGNO - PE: Strasburgo, 1997 - Pena di morte

Il Parlamento europeo adotta a larga maggioranza una risoluzione d'urgenza sull'abolizione della pena di morte su proposta di Olivier DUPUIS, (ARE), Hadar CARS (ELDR), Adelaide AGLIETTA (VERDI), André SOULIER (PPE) e Alexandros ALAVANOS (GUE), confermando in questo modo il proprio impegno in tema.Tra l’altro il PE chiede la presentazione, da parte dell'UE, all'Assemblea generale delle Nazioni unite, di una risoluzione per l'introduzione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali.

Riferimenti:

  • 15 giugno Croazia. Elezioni presidenziali. Franjo Tudjman è rieletto presidente.

19/20 GIUGNO - Francia: Parigi - Tribunale internazionale

Si svolge la prima di una serie di conferenze sull'istituzione del Tribunale internazionale penale permanente, organizzate dall'Associazione "No Peace Without Justice", federata al Partito Radicale, e con il sostegno de "The Open Society Institute, con l’obiettivo di rafforzare la campagna per la creazione di un primo segmento di giustizia internazionale: il Tribunale internazionale permanente. Emma Bonino, Commissaria europea e Robert Badinter, presidente della Corte Costituzionale francese, presiedono i lavori a cui partecipano numerose personalità politiche tra le quali Boutros Boutros Ghali, già Segretario Generale dell'ONU, Cherif Bassiouni, vicepresidente del Comitato preparatorio dello Statuto della Corte Penale Internazionale, Bernard Kouchner, ministro francese della Sanità, Adriaan Boos, presidente del Comitato Preparatorio ed esperti di diritto.


Parigi, Francia. Al centro Emma Bonino e Boutros Boutros Ghali

GIUGNO - Belgio: Bruxelles - Antiproibizionismo

Mentre è in discussione al Parlamento belga l'adozione definitiva di un rapporto sulle droghe, il "CORA Belgique" ha organizzato una serie di manifestazioni, ogni lunedì, davanti alle sedi dei partiti belgi, per stimolare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei parlamentari sulle contraddizioni del documento in discussione.

Il CORA ha inoltre elaborato un contro-rapporto, illustrato in una conferenza stampa, insieme all'organizzazione Ecolo/Agalev. Alla conferenza hanno partecipato Eric Picard, segretario del CORA, Paul Boel, già senatore liberale, Franz Lozie, deputato ecologista, Dupuis, Segretario del Partito radicale.

GIUGNO - ONU: New York - Lingua internazionale

Il PR promuove una coalizione di ONG, di cui fanno parte l'Universala Esperanto Asocio, il World Federalist Movement e il Temple of Understanding, al fine di introdurre l’esperanto come lingua di lavoro in alcune Commissioni Onu.

1 LUGLIO - Italia: Roma - Pena di morte, O’Dell

Su iniziativa di Nessuno tocchi Caino, personalità del mondo dello spettacolo e parlamentari di tutti i gruppi politici si sono riuniti nella sede di NTC per inviare messaggi via Internet al governatore della Virginia, George Allen. Da lui dipende ormai la vita di Joseph O'Dell dopo la sentenza della Corte Suprema della Virginia che ha fissato l’esecuzione per il 23 luglio.

Tra gli altri hanno inviato un messaggio: Vittorio Gassman, Erri De Luca, Giuliano Montaldo, Lina Wertmuller, Elisabetta Rasy, Barbara Alberti, Cinzia Tani, Raffaele La Capria, assieme a parlamentari ed esponenti di tutti i gruppi politici quali: Giovanna Melandri, Marco Pannella, Antonio Guidi, Marco Taradash, Fiorello Cortiana, Athos De Luca, Piero Milio, Rino Cirami, Natale D'Amico.

5 LUGLIO - Italia: Roma - Pena di morte, O’Dell

Sit-in davanti all'hotel Excelsior in via Veneto, in occasione della visita in Italia di una delegazione di parlamentari americani. Alcuni rappresentanti abolizionisti incontrano alcuni parlamentari americani e consegnano loro gli appelli dei deputati italiani per O'Dell e la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite.

Riferimenti:

  • 6 luglio Albania. Elezioni. Vittoria dei socialisti. Presidente della repubblica viene eletto Rexhap Mejdani; primo ministro Fatos Nano.

7 LUGLIO - ONU: Vienna - Antiproibizionismo

Intervento del Partito radicale alla Commissione ONU sulle droghe riunita in preparazione della Sessione speciale dell'Assemblea generale sulle droghe convocata per il 1998.

Constatando, a partire degli stessi documenti ufficiali dell’ONU, il fallimento del proibizionismo con un volume mondiale di affari dell’8% del narcotraffico, il PR propone per l'Assemblea generale del 1998 di:

  • affrontare il problema del proibizionismo sull'alcool applicato da alcuni Paesi di religione islamica;
  • escludere tassativamente, nell'ambito delle Convenzioni internazionali, la pena di morte per qualsiasi reato inerente alle droghe;
  • rivedere il sistema di classificazione delle sostanze proibite, che attualmente mette sullo stesso piano la cannabis e l'eroina;
  • garantire in tutto il mondo il pieno ed effettivo diritto alle cure per i cittadini tossicodipendenti e la corrispondente libertà terapeutica dei medici;
  • analizzare il rapporto costi-benefici delle politiche attualmente in vigore ed avviare il dibattito per una revisione delle Convenzioni internazionali.

Riferimenti:

  • 8 luglio. NATO. Summit a Madrid, in cui viene deciso l'allargamento dell'alleanza a Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia.

8 LUGLIO - Italia: Roma - Pena di morte, O’Dell

Continua la mobilitazione per il caso O’Dell. Anche dal Senato italiano vengono inviati messaggi al Governatore della Virginia George Allen per la grazia a Joseph O'Dell. Il Presidente del Senato Nicola Mancino ha accolto nei giorni scorsi la richiesta avanzata da Nessuno tocchi Caino di installare una postazione con l'accesso ad Internet per i senatori che intendono inviare messaggi. Su iniziativa del Senatore Athos De Luca, sono state raccolte già 50 adesioni di senatori.

LUGLIO - Italia: Arezzo - Tibet, Panchen Lama

Durante la rassegna di nuove tendenze musicali "Arezzo Wave" il Partito radicale ha organizzato uno stand con materiale di informazione sulle campagne per la libertà del Tibet. Centinaia le cartoline per la liberazione del Panchen Lama distribuite durante il festival.

La cartolina del TRP per la
liberazione del Panchen Lama.
Questi, con i suoi 7 anni di età, rappresenta
il più giovane prigioniero politico del mondo.
E' stato rapito dalle autorità di Pechino nel
1996 ed ancora oggi non si sa dove sia
recluso.

Il totale delle cartoline ad oggi inviate al Presidente cinese Zemin è salito a 11.731 da 51 paesi del mondo, dall’inizio della campagna.

Riferimenti:

  • 15 luglio Repubblica Federale di Jugoslavia. Slobodan Milosevic viene rieletto presidente.

17 LUGLIO - PE: Strasburgo - Pena di morte, O’Dell

Su iniziativa dei gruppi ARE, Verde, PPE, GUE, PSE e UPE, il Parlamento europeo ha adottato a grande maggioranza una risoluzione d'urgenza sul caso di Joseph O'Dell, lanciando "un appello solenne al Governatore dello Stato della Virginia e alle altre autorità americane interessate affinché la condanna di O'Dell sia in ogni caso commutata".

22/23 LUGLIO - Italia: Roma - Pena di morte, O’Dell

Manifestazione all’ambasciata americana e veglia notturna nel giorno previsto per l’esecuzione di Joseph O'Dell, per la vita del quale ed in presenza di prove di innocenza inconfutabili, sono risultate vane centinaia di iniziative in tutto il mondo e nella stessa Virginia.

LUGLIO - ONU: New York - Diritti umani, Timor orientale

Durante l'udienza speciale del comitato dei 24 per la decolonizzazione, il PR è intervenuto a proposito della situazione di Timor orientale sostenendo la necessità che le aspirazioni di libertà del popolo Maubere devono essere realizzate tramite referendum popolare, sotto l'egida dell'Onu.

Ha inoltre sollecitato una missione ONU-UE per monitorare la situazione dei diritti umani. L'intervento è stato interrotto per 3 volte dalla delegazione indonesiana. (Dopo 450 anni di impero portoghese, nel 1975 alla caduta del regime fascista in Portogallo, Timor orientale fu invasa dalle truppe indonesiane e annessa come la 27a provincia della Repubblica di Indonesia. Si interruppe cosi il processo di decolonizzazione di competenza dell'ex potenza imperiale ed inizio un regime fatto di violenza e terrore.)

LUGLIO - ONU: New York - Diritti umani, ambiente

Ai margini dell'Earth Summit all'Onu il PRT, insieme alla Bruma UN office, World View International Foundation e alla Open Society, ha co-sponsorizzato una tavola rotonda sulla situazione dei diritti umani e l'ambiente. Durante l'incontro è stato letto un messaggio del Nobel per la pace 1991 Aung San Suu Kyi, si è discusso del commercio di legnami, delle condizioni dei lavoratori, dei campi profughi e del traffico di droga. Hanno partecipato: Dr. Thaung Htun, rappresentante dell'opposizione burmese per gli affari ONU, Edith Mirante, Direttrice di Project Maje, Tim Keating Direttore di Rainforest Relief, Marco Perduca, PR.

6/30 AGOSTO - ONU: Ginevra - Diritti umani

49. sessione della "Sotto-Commissione dell'ONU sulla Prevenzione della Discriminazione e sulla Protezione delle Minoranze". Il PR presenta relazioni e raccomandazioni su numerosi punti all'ordine del giorno.

Elenco degli item e relazioni

18 SETTEMBRE - PE: Strasburgo - Diritti umani, Mongolia

Il Parlamento europeo, su iniziativa del gruppo radicale e con l'appoggio dei gruppi parlamentari PPE, Liberale, UPE e Verdi (contrari i gruppi socialista e comunista), approva una risoluzione che condanna le gravi violazioni dei diritti dell'uomo, da parte della Repubblica Popolare di Cina, nella Mongolia Interna, territorio che la Repubblica Popolare di Cina occupa dal 1947.

19 SETTEMBRE - Italia: Roma - Antiproibizionismo

La VII sezione penale del Tribunale di Roma riconosce Marco Pannella colpevole di cessione gratuita di droga e lo condannato alla pena di 4 mesi di reclusione (commutata in 8 mesi di "libertà controllata").

A Porta Portese, nell'agosto del 1995, Pannella insieme a dirigenti del Movimento dei Club Pannella - Riformatori, aveva distribuito vari grammi di hashish nel corso di una manifestazione per il referendum sulla legalizzazione delle droghe leggere.


Roma, Porta Portese. Agosto 1995

Pannella attende altre due sentenze: la prima, nel processo relativo ai fatti di Piazza Navona, quando un Pannella vestito da "Babbo Natale" (dicembre 1995), distribuì ai passanti alcuni grammi di hashish; la seconda, relativa alla consegna di un intero "panetto" di hashish, del peso di circa 200 grammi, alla presentatrice Alda D'Eusanio durante la trasmissione "Italia in diretta" (dicembre 1995).


Pannella "Babbo Natale" in azione e la D'Eusanio con l'hashish di Pannella

Droga: Pannella ottiene di essere condannato

29 SETTEMBRE - Italia: Roma - Diritti umani, Afganistan

Manifestazione di dirigenti e militanti del partito radicale presso l'ambasciata afgana per chiedere garanzie e il rilascio di Emma Bonino, arrestata a Kabul dai Talebani, mentre svolgeva una visita ufficiale quale Commissario UE. (Bonino sarà rilasciata dopo alcune ore)


Emma Bonino alla CNN racconta il suo arresto a Kabul

3 OTTOBRE - Svezia - Diritti umani, Wei

Il Comitato Nobel attribuisce il Premio per la Pace 1997 alle organizzazioni che si battono per l'interdizione totale della produzione e dell'utilizzazione delle mine antiuomo.

Il PR, assieme ad Human Right in China, annuncia di voler ripresentare per la quarta volta la candidatura di Wei Jingsheng, assieme a quella di Wang Dan, leader del movimento di Tien An Men, anche per non "scoraggiare i milioni di Cinesi, Mongoli, Uighuri e Tibetani che lottano ogni giorno per l'instaurazione della democrazia in Cina".


Wei Jingsheng (1998) e Wang Dan (1989)

8 OTTOBRE - Italia: Torino - Diritti umani, Wei

Sit-in del Partito Radicale davanti alla sede della conferenza <<Chinatown d'Europa>>, a pochi giorni dall'assegnazione del Premio Nobel per la Pace 1997, per richiedere che il Premio sia assegnato al leader dei dissidenti cinesi, Wej Jingsheng, in carcere da 18 anni solamente per aver sostenuto che la Cina ha bisogno della "quinta modernizzazione": la democrazia.

12 OTTOBRE - Italia: Roma - antiproibizionismo

Distribuite circa 900 bustine contenenti un grammo di hashish nel corso di una manifestazione a Piazza Navona, alla quale hanno partecipato oltre mille persone. Sono stati fermati e denunciati per cessione gratuita di stupefacenti: Rita Bernardini, della Lista Pannella, Olivier Dupuis Segretario del Partito Radicale transnazionale, Pier Luigi Camici, Alessandro Caforio, redattore di Radio Radicale, Mauro Zanella, Cristiana Puglisi e lo Marco Pannella che ha consegnato un pacchetto con hashish ad un funzionario di Polizia.


Roma. Piazza Navona. L'arresto di Rita Bernardini e di Olivier Dupuis

L'iniziativa ha come obiettivo la riforma del decreto 309/90 sugli stupefacenti, che equipara il consumo delle droghe leggere a quello di eroina e cocaina.

Nuove manifestazioni (nove in tutto) si ripeteranno nelle successive settimane affinché il tema della legalizzazione delle cosiddette droghe leggere sia posto all'ordine del giorno e affrontato in Parlamento.

Le bustine di hashish distribuite

Riferimenti:

  • 19 ottobre. Repubblica federata del Montenegro. Viene eletto presidente il riformista Milo Djukanovic, fautore di una maggiore autonomia dalla Serbia nella Federazione iugoslava.

23 OTTOBRE - PE: Strasburgo - Emendamenti PE

Numerosi emendamenti presentati dai radicali Gianfranco Dell'Alba e Olivier Dupuis vengono approvati per il progetto di bilancio dell'Unione europea per il 1998. "Una vera e propria guerra con gli altri gruppi, che ci ha visto molto spesso alleati con il gruppo democristiano contro, viceversa, su quasi tutto, il gruppo socialista" dichiarano i parlamentari.

Emendamenti Approvati

24 OTTOBRE - PE: Strasburgo - Diritti umani, Corea del nord

Il parlamento europeo adotta una risoluzione d’urgenza sulla carestia in Corea del Nord. In particolare un emendamento presentato dai gruppi ARE e PPE ed accolto propone all’ONU, in assenza di serie riforme entro pochi mesi, di porre la Corea del Nord sotto tutela internazionale al fine di indire elezioni democratiche.

3 NOVEMBRE - PE: Bruxelles - Antiproibizionismo

Con un voto ampio viene approvato in Commissione Libertà Pubbliche e Affari Interni il "rapporto d'Ancona", che segna una svolta nella politica del Parlamento europeo sulle droghe.

Nel suo rapporto la relatrice, Hedy D’Ancona, già ministro olandese della Sanità ed attuale presidente della Commissione propone un approccio pragmatico che tiene conto di tutti i risultati positivi delle esperienze realizzate in vari paesi, regioni e città europei. In particolare si sostengono:

  • la generalizzazione delle politiche di riduzione del danno
  • riforma delle convenzioni internazionali
  • la depenalizzazione del consumo di tutte le droghe
  • la legalizzazione della produzione e della distribuzione del cannabis.

Il rapporto d'Ancona dà seguito, a distanza di meno di anno, ad una proposta di raccomandazione firmata da ben 61 deputati europei, promossa dal CORA e dal PAA (Parliamentarians for Antiprohibitionnist Action, l'intergruppo di deputati europei antiproibizionisti).

Hedy D’Ancona

15 NOVEMBRE - Cina - Diritti umani, Wei

Viene rilasciato ed immediatamente costretto all’espatrio il più noto prigioniero politico cinese, Wei Jingsheng. Rammentando lo stile sovietico "brezneviano" nell’espulsione dello scomodo dissidente, il PR riafferma le ragioni di una lotta per la libertà e la democrazia per tutti i cinesi, tibetani, turchestani, mongoli, grazie a Wei Jingsheng ed ora "con" Wei Jingsheng.


New York, USA. Conferenza stampa di Wei Jingsheng appena liberato

20 NOVEMBRE - PE: Strasburgo

Il Parlamento europeo adotta una risoluzione d'urgenza che invita "il Consiglio e gli Stati membri a definire una posizione comune su tutti gli aspetti dello statuto del Tribunale Penale Internazionale e ad agire in modo concertato in seno al Comitato preparatorio e in occasione della 52ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite per garantire che la Conferenza Diplomatica di Roma del 1998 sia coronata da successo, senza compromessi su fondamentali questioni di principio".

La risoluzione sottolinea in particolare l'importanza fondamentale dell'indipendenza della Corte rispetto al Consiglio di Sicurezza cosi come della sua libertà di indagare su fatti e accuse concrete di propria iniziativa senza il previo consenso dei vari Stati. La risoluzione impegna inoltre il l'UE ad assicurare che lo Statuto del Tribunale gli permetta di godere di un finanziamento garantito e a lungo termine.

2 DICEMBRE - USA: New York - Democrazia in Cina

Olivier Dupuis, Marino Busdachin, Marco Cappato del PR, incontrano Wei Jingsheng il maggiore esponente dell'opposizione democratica in Cina. Wei si dichiara pronto a rilanciare a livello mondiale la lotta che lo ha visto impegnato per 20 anni dentro e fuori i lager della Repubblica Popolare Cinese.

New York, USA
da sinistra: Wei Jingsheng, Cappato, Dupuis e Busdachin

11/12 DICEMBRE - Belgio: Bruxelles / Lussemburgo - Antiproibizionismo

Giornate antiproibizioniste del CoRA per organizzare nuove iniziative di disobbedienza civile a favore della legalizzazione delle droghe in Europa; per la messa in opera effettiva delle proposte contenute nel rapporto D’Ancona del Parlamento Europeo.

Manifestazione a Lussemburgo in occasione del Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo dell'UE.

Intervengono tra gli altri Marco Pannella, Emma Bonino, commissaria europea, George Papandreu, vice-ministro degli Esteri - Grecia , Antonio Almeida Santos, Presidente del Parlamento - Portogallo, Bernard Kouchner, ministro alla Sanità - Francia, Rosie Boycott, editorialista di "The Independent on Sunday", Gran Bretagna, Franco Corleone, vice-ministro Giustizia, Italia.


Olivier Dupuis, segretario del TRP
(a sinistra)
Emma Bonino e George Papandreu, vice-ministro degli Esteri - Grecia

Riferimenti:

  • 16 dicembre Unione Europea. Il Consiglio europeo decide che nel 1998 si apriranno i negoziati per l'allargamento a sei nuovi stati: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Slovenia, Cipro.

23 DICEMBRE - Italia: Roma - Antiproibizionismo

Il CORA tiene una manifestazione a "Campo dei Fiori" per aprire la campagna iscrizioni per il 1998. Durante la manifestazione vengono accese 1394 candele, tante quanti sono stati i morti per droga (accertati in Italia) nel 1996 e si raccolgono firme per le proposte di legge per la legalizzazione della cannabis e la completa depenalizzazione del consumo di droghe.


Elenco degli interventi orali del PR alla 53. Commissione dei Diritti dell’uomo delle Nazioni Unite

Il diritto allo sviluppo economico, sociale e culturale (Punto 5 dell'Ordine Del Giorno).

  • Soggetto: Diritti economici, sociali e culturali dei popoli indigeni (Bougainville, Ogoni, Papua Occidentale); presentato da Véronique de Weichs de Wenne.

Diritto all'autodeterminazione (Punto 7 ODG).

  • Soggetto: intervento generale (Tibet, Turchestan Orientale, Mongolia Interna, Bougainville, Ogoni, Papua Occidentale...); presentato da Michael C. van Walt van Praag (Segretario generale dell'UNPO).

Diritti dei prigionieri (Punto 8 ODG).

  • Soggetto: Prigionieri politici cinesi (Wei Jingsheng); presentato da Wei Shanshan (sorella di Wei Jingsheng). Servizi di assistenza, maggiore promozione e protezione dei diritti dell'uomo (Punto 9 ODG).
  • Soggetto: discriminazione nei confronti di persone sieropositive; presentato da Olga Cechurova (Pr). Status degli strumenti internazionali per i diritti dell'uomo e effettivo funzionamento dei trattati (Punto 14 ODG).
  • Soggetto: pena di morte; presentato da William Shabas (Presidente di "Nessuno Tocchi Caino", professore all'Università di Montréal).

Situazioni di alcuni paesi.

  • Soggetto: Hong Kong (Punto 10 ODG); presentato da Marino Busdachin (Presidente della delegazione Pr). Diritti delle minoranze.
  • Soggetto: Turchestan Orientale (Punto 17 ODG); presentato da Erkin Alptekin (Presidente, Allied Committee for East Turkestan, Tibet and Inner Mongolia).

Diritti dei bambini (Punto 21 ODG).

  • Soggetto: violazioni dei diritti del bambino (Birmania, Cina) presentato da Béatrice Laroche (Human Rights in China, Pr). (TNFn.12)

APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO PER LA LIBERTÀ TERAPEUTICA ED IL DIRITTO ALLE CURE

Noi sottoscritti cittadini europei, operatori della sanità, persone attive nel campo delle tossicodipendenze e non, consideriamo che la libertà terapeutica, il diritto per ogni persona alla scelta del proprio medico di fiducia, la libertà di circolazione e la protezione dei consumatori in Europa rappresentano dei principi e delle necessità da riaffermare solennemente.

Troppo spesso il principio della libertà terapeutica viene calpestato quando riguarda il trattamento di tossicodipendenti. Numerose legislazioni o regolamentazioni, infatti, impediscono ai medici di curare le tossicodipendenze al di fuori dei centri specializzati, senza che tale restrizione sia in alcun modo giustificata sul piano scientifico. Altre limitazioni imposte riguardano la scelta del trattamento (metadone, buprenorfina, eroina, ecc.): si tratta di sostanze che hanno dato ampiamente prova della loro utilità, contribuendo a salvare numerose vite umane, ma che sono ancora frequentemente vietate per motivi estranei ad ogni considerazione di tipo medico. La carcerazione di cittadini che hanno come sola colpa il fatto di essere dipendenti da sostanze illecite compromette ogni possibilità di cura efficace.

A causa di tali restrizioni i tossicodipendenti non possono usufruire di cure adeguate, e si trovano condannati all'emarginazione ed alla clandestinità, oltre che all'aggravamento del loro stato di salute.

Le restrizioni alla libertà terapeutica ostacolano la libertà di circolazione tra i paesi dell'Unione Europea. Come potrebbe infatti una persona in trattamento con metadone immaginare di poter viaggiare o stabilirsi in un'altra località d'Europa dove invece lo stesso trattamento non è autorizzato? Per altri versi la libera circolazione dei beni e dei servizi implica la necessità di rafforzare a livello europeo la protezione dei consumatori anche in campo sanitario.

Tali constatazioni ci inducono a lanciare un appello solenne all'Unione Europea ed ai suoi Stati membri affinché la libertà terapeutica diventi un principio pienamente riconosciuto. Ciò implica il riconoscimento del diritto per i medici di prescrivere le sostanze che considerano in scienza e coscienza più adeguate alle cure, così come il riconoscimento del diritto, per chi consuma droghe illegali, di non essere punibili, per questo solo fatto, con la carcerazione.

Per le ragioni suddette, rivolgiamo un appello al Parlamento Europeo affinché inviti la Commissione Europea a prendere tutte le iniziative necessarie volte a garantire la libera circolazione delle persone in trattamento per tossicodipendenza. I provvedimenti che domandiamo devono essere tali da garantire nell'Unione Europea la piena ed effettiva libertà terapeutica, anche per quanto riguarda il trattamento della dipendenza da eroina.


Strasburgo 12 giugno 1997.

RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO SULLA PENA DI MORTE

Il Parlamento europeo,

- viste le proprie precedenti risoluzioni sull'abolizione della pena di morte,

- viste la risoluzione n. 1047 del 1996 e la raccomandazione n. 1302 del 1996 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, concernenti l'abolizione della pena di morte in Europa,

- viste le risoluzioni sull'abolizione della pena di morte approvate dall'Assemblea paritetica ACP-UE il 26 settembre 1996 e il 20 maggio 1997,

- vista l'ultima relazione delle Organizzazioni delle Nazioni Unite sulla pena di morte (E/CN. 15/1996/19),

- vista la risoluzione approvata a Ginevra dalla 53ima sessione della Commissione per i diritti dell'uomo dell'ONU sull'abolizione della pena di morte (E/CN. 4/1997/L.20),

A. considerando il crescente ricorso alla pena di morte in tutto il mondo,

B. compiacendosi della abolizione completa della pena di morte, nel 1995 e 1996, da parte di Italia, Spagna, Belgio, Moldavia e Macedonia,

C. compiacendosi della firma da parte della Russia del Protocollo n. 6 alla Convenzione europea per i diritti dell'uomo, che fa dell'abolizione della pena di morte un obbligo giuridico, ma deplorando che la Duma russa abbia, da parte sua, respinto la legge che introduce una moratoria sulle esecuzioni capitali,

D. compiacendosi del fatto che organizzazioni internazionali come il Consiglio d'Europa, il Parlamento latino-americano e l'Assemblea paritetica ACP-UE abbiano, nel corso degli ultimi due anni, approvato risoluzioni a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali,

E. gravemente preoccupato per le recenti relazioni secondo cui in alcuni Stati membri del Consiglio d'Europa si procede tuttora a esecuzioni, soprattutto in Ucraina, dove nel 1996 hanno avuto luogo 167 esecuzioni;

F. considerando che 28 membri del Consiglio d'Europa hanno abolito la pena di morte per tutti i crimini,

G. considerando che tra i membri del Consiglio d'Europa Cipro, Malta e Regno Unito non hanno abolito la pena di morte per i crimini eccezionali, mentre Albania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Turchia praticano de facto l'abolizionismo pur mantenendo la pena di morte nei loro testi legislativi,

H. considerando che 7 membri del Consiglio d'Europa hanno firmato, ma non ancora ratificato, il Protocollo n. 6 alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, mentre 9 paesi non l'hanno ancora firmato;

I. deplorando che numerosi paesi membri del Consiglio d'Europa non abbiano ancora firmato il Protocollo facoltativo n. 2 al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,

J. deplorando l'ampia applicazione della pena di morte nella Repubblica popolare cinese,

K. deplorando il crescente ricorso alla pena di morte nella maggior parte degli Stati Uniti,

L. considerando che l'Italia ha proposto alla CIG di inserire la messa al bando della pena di morte nel nuovo trattato sull'Unione europea,

1. ribadisce la sua ferma opposizione al ricorso della pena di morte nel mondo e invita tutti i paesi ad adottare una moratoria sulle esenzioni capitali e a abolire la pena di morte;

2. chiede alla Conferenza intergovernativa di inserire la messa al bando della pena capitale del nuovo trattato sull'Unione europea;

3. invita gli Stati europei che mantengono la pena di morte senza farvi ricorso a abolirla de jure definitivamente per tutti i crimini il più rapidamente possibile;

4. chiede a Belgio, Croazia, Estonia, Grecia, Macedonia, Moldavia e Russia di ratificare il Protocollo n. 6 alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e invita Albania, Bulgaria, Cipro, Lettonia, Lituania, Polonia, Turchia, Ucraina e Regno Unito a firmarlo;

5. preme insistentemente su Russia e Ucraina affinché si attengano agli impegni assunti davanti al Consiglio d'Europa ad adottare immediatamente una moratoria e ad abolire al pena di morte;

6. propone che gli Stati candidati a aderire al Consiglio d'Europa si impegnino a firmare e ratificare il Protocollo facoltativo n. 2 al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici prima di diventarne membri;

7. invita tutti gli Stati firmatari della Convenzione ACP-UE che non l'hanno ancora fatto ad abolire la pena di morte il più rapidamente possibile;

8. ritiene che l'abolizione della pena di morte vada tenuta presente in sede di negoziazione di accordi di partnership e di cooperazione;

9. invita la Commissione ad annettere speciale attenzione alla pena di morte nelle sue relazioni annuali sulle clausole relative ai diritti dell'uomo figuranti negli accordi tra l'Unione europea e i paesi terzi;

10. chiede al Consiglio, agli Stati membri e alla Commissione nell'ambito delle rispettive competenze di presentare una risoluzione sull'introduzione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali all'Assemblea generale delle Nazioni Unite;

11. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai parlamenti degli Stati membri dell'Unione europea, ai parlamenti e ai governi dei paesi membri del Consiglio d'Europa, degli Stati ACP, di Bielorussia, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Bosnia Erzegovina, Repubblica popolare cinese e Stati Uniti, al Segretario generale del Consiglio d'Europa e al Presidente della sua Assemblea paritetica, nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite e al Presidente della sua Assemblea generale. (TNFn.13)

 


Sotto/Commissione ONU sulla Prevenzione della Discriminazione e sulla Protezione delle Minoranze - 49. sessione

RELAZIONI ED INTERVENTI DEL Partito Radicale

  • sulla amministrazione della Giustizia e sul rispetto dei diritti dei detenuti

In questa relazione il PR condanna la persistenza della pratica di comminare la pena capitale e chiede la liberazione di Wei Jingsheng e dei detenuti politici cinesi;

  • sulla violazione dei diritti delle minoranze

A partire dalla situazione in Kossovo ed in Macedonia, di giorno in giorno più preoccupante, il PR richiede l'apertura di negoziati internazionali sponsorizzati dall'ONU e dall'Unione Europea;

  • sulla realizzazione dei diritti economici e sociali

La realizzazione di questi diritti permane decisamente insufficiente in Cina, dove gli operai lavorano in condizioni aberranti e pericolose, mentre le autorità governative praticano l'intolleranza e la discriminazione religiosa nei confronti delle popolazioni musulmane del Turchestan orientale e buddiste della Mongolia Interna e del Tibet, anche tramite la colonizzazione di interi territori e la pratica dei trasferimenti forzati di popolazione cinese.

  • sull'affermazione dei diritti delle donne

Questo documento del Pr parte dalla situazione delle donne a Timor Est e dei popoli indigeni in Papua Occidentale, in Bangladesh e in Nigeria. (TNF14)

In particolare sulle situazioni di Cina e Tibet:

* Amministrazione della Giustizia e rispetto dei Diritti dei Detenuti

Nel corso del dibattito sull'amministrazione della giustizia ed il rispetto dei diritti umani dei detenuti, è stata sottolineata il ricorso su grande scala alla tortura e alla rieducazione attraverso il lavoro forzato. E' stato presentato il caso di Wei Jingsheng al quale le autorità cinesi rifiutano qualsiasi trattamento medico appropriato al suo deplorevole stato di salute dovuto anche ai trattamenti che ha subito in prigione. Il Partito radicale transnazionale si è detto anche particolarmente colpito dal fatto che il gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria abbia deciso di sospendere l'esame delle comunicazioni riguardanti i prigionieri nella Repubblica Popolare di Cina ed ha chiesto che siano assicurate le cure mediche ai detenuti malati e che siano liberati tutti i prigionieri detenuti per aver pacificamente esercitato il loro diritto alla libertà di espressione, d'opinione e di associazione.

* Eliminazione di tutte le forme di intolleranza e di discriminazione

Nel corso del dibattito sul tema dell'eliminazioni di tutte le forme di intolleranza e di discriminazione basate sulla religione e sul credo è stato ricordato come in Turchestan orientale delle moschee e delle scuole islamiche sono state chiuse, poiché sono state qualificate "illegali" le attività religiose. In Cina la religione è controllata dallo Stato. I membri del partito cinese non hanno diritto di praticare una qualsiasi religione. Affrontando la situazione in Tibet è stato ricordato che l'undicesimo Panchen Lama è tuttora detenuto dalle autorità cinesi. Il Partito radicale transnazionale ha inoltre chiesto che la questione dell'intolleranza religiosa sia esaminata nel quadro delle politiche più generali di repressione perseguite da alcuni governi. " (LTFn.63)


DROGA: PANNELLA OTTIENE DI ESSERE CONDANNATO

di Carmelo Palma - L'Opinione, 20 settembre 1997

"La VII sezione penale del Tribunale di Roma dichiara Marco Pannella colpevole del delitto ascrittogli e, ritenuto il fatto di lieve entita' ai sensi di del 5_ comma dell'articolo 73 del DPR 309/90, ...lo condanna a quattro mesi di reclusione e lire 2 milioni di multa". Cosi', alle 11 di ieri mattina si e' concluso il primo dei processi "per droga" a Marco Pannella: quello relativo alla distribuzione di 137 grammi di hashish effettuata nell'agosto del 1995 da Pannella (in concorso con Rita Bernardini, Benedetto della Vedova, Paolo Vigevano, Mimmo Pinto e Vittorio Pezzuto, all'epoca dei fatti dirigenti del Movimento dei Club Pannella-Riformatori) nel corso di una manifestazione politica a Porta Portese.

Il pm Giovanni Salvi aveva richiesto 5 mesi di reclusione e 1 milione di multa: una pena di gran lunga piu' mite di quella prevista dal comma 1 dell'art.73 (dai 2 ai 6 anni). Secondo la pubblica accusa, le modalita' dell'azione e la natura politica dell'iniziativa - che, come gli stessi testi dell'accusa hanno confermato, era stata preventivamente notificata alle forze di polizia e all'autorita' giudiziaria - giustificavano l'inquadramento del reato nella fattispecie prevista dal comma 5 dello stesso articolo e quindi la riduzione di pena prevista dalla legge sulla droga per i "fatti di lieve entita'". La corte ha recepito dunque questa impostazione ed ha disposto che la pena - che diverra' esecutiva fra 15 giorni se Pannella non interporra' richiesta di appello - sia commutata in 8 mesi di "liberta' controllata". Pannella non puo' infatti avvalersi della sospensione condizionale della pena a causa di due precedenti penali, per reati di oltraggio alle forze armate e di diffamazione (nell'ambito del "caso Braibanti").

Pannella - la cui posizione era stata precedentemente stralciata da quella degli altri imputati e che, a loro differenza, era assistito da un difensore di ufficio, il dottor Giorgio Tamburrini - ha rinunciato ad esercitare i diritti alla difesa, come aveva gia' annunciato in una lettera alla Corte: non ha richiesto testimonianze di parte, ne' consulenze tecniche e il suo legale ha rinunciato al controinterrogatorio dei testi dell'accusa. Interrogato nella precedente udienza, Pannella aveva riconosciuto e ammesso tutti i fatti contestati ed aveva motivato la sua rinuncia alla difesa rivendicando il proprio diritto ed interesse ad un giudizio rapido ed uguale a quello a cui migliaia di persone sono ogni anno sottoposte per violazione della legge sulla droga.

Nella sua lettera aperta ai giudici, il leader antiproibizionista aveva infatti richiesto che nei suoi confronti fossero semplicemente "applicate le leggi: cosa necessaria e conveniente comunque - aveva scritto Pannella - anche se queste possono apparire ingiuste alla coscienza di uno od anche dei piu'; anche se occorre riformarle, ma non gia' 'interpretarle' fino a rendere sentenza di innocenza a chi la legge vorrebbe colpevole". Ieri, rendendo una dichiarazione spontanea prima che la Corte si riunisse in camera di consiglio ha ribadito - insieme alla stima e all'apprezzamento per i giudici - di considerare e di volere che si considerasse la "motivazione politica" del reato un'aggravante e non gia' una attenuante ed ha annunciato l'intenzione di proseguire e perfezionare la strategia nonviolenta di attacco alla legge sulla droga. Congedandosi dai giudici, ha ammesso di essere "quasi imbarazzato, ma costretto a continuare ad essere ospitato nelle aule giudiziarie sino a che non si porra' rimedio ad una legislazione folle e criminogena, che riversa ogni anno migliaia di persone nelle galere e che consegna alla paralisi ed all'impotenza forze di polizia e amministrazione giudiziaria". (ACP14056)


EMENDAMENTI AL PROGETTO DI BILANCIO UE/1998
(dichiarazione di Olivier Dupuis e Gianfranco Dell’Alba)

  • Per quanto riguarda il tribunale internazionale ed il tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia sono passati tre emendamenti: uno per istituire una autonoma linea di bilancio, dotata di 3 milioni di ECU, per finanziare i tribunali ad hoc e le campagne per l'istituzione del tribunale permanente nel 1998, e due per subordinare i crediti concessi ai paesi dell'ex Jugoslavia a quei paesi ed entità statali che soddisfino gli obblighi derivanti dagli Accordi di Dayton, segnatamente in materia di tutela dei diritti umani, nonché dalle decisioni del tribunale internazionale ad hoc sulla ex Jugoslavia.
  • Per quanto riguarda la campagna per la democrazia in Cina, è stato adottato un emendamento che stanzia 1.600 mila Ecu per la cooperazione con Taiwan (!) anche in prospettiva della adesione della Repubblica di Cina nell'organizzazione Mondiale del Commercio e agli accordi conclusi a tal fine con l'Unione europea, un emendamento che stanzia finanziamenti volti a promuovere la democrazia in Asia, in particolare nella Repubblica popolare cinese, Hong Kong compresa, nonché di attività connesse alla vigilanza ed al rispetto dei diritti dell'uomo, in particolare nel Turchestan orientale e nella Mongolia interna e alla promozione della libertà dei mezzi di informazione.
  • Siamo inoltre riusciti a preservare le linee di bilancio da noi istituite in precedenza in favore della difesa dei diritti umani in Tibet, mentre non siamo riusciti a far passare, per la strenua opposizione del gruppo socialista l'aumento di 1 milione di ECU dei fondi (2.600 mila ecu) stanziati a favore dei profughi tibetani.
  • Sempre sui diritti umani, abbiamo infine fatto passare altri quattro emendamenti, uno per finanziare attività a favore del Timor orientale, uno per prevedere stanziamenti specifici per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, uno per finanziare una campagna di informazione nei paesi in via di sviluppo sui valori ideali dell'Europa per quanto concerne la democrazia, i diritti umani, l'organizzazione della città ecc., ed un altro, infine, per snellire le procedure amministrative interne in materia di concessione dei fondi...
  • Sulla prevenzione dei conflitti, abbiamo fatto ripristinare uno stanziamento di 500 mila ecu soppresso dal Consiglio dei Ministri, contribuendo infine a far attestare a 7 milioni di Ecu il contributo dell'Unione europea alla campagna anti-mine.
  • E' passato poi un nostro emendamento per chiedere l'aumento della dotazione del Premio Sacharov, il riconoscimento del P.E. per i difensori dei diritti umani, andato l'anno scorso su nostra iniziativa a Wei.
  • In materia di droga è passato un nostro emendamento per diminuire di 2 milioni di Ecu gli stanziamenti per l'Osservatorio europeo delle droghe e iscrivere i fondi in riserva fino a che non cambierà il modo di funzionamento dell'Osservatorio stesso (e la sua rigida impostazione proibizionista).
  • Sono passati, infine, due nostri emendamenti italiani, uno per aumentare la dotazione dell'Istituto europeo di Firenze e un altro per finanziare un progetto pilota di riconciliazione fra Gorizia e Nova Gorica.
  • Non sono passati invece altri emendamenti più politici pur in gran parte accolti viceversa dalla Commissione Affari Esteri o da altre commissioni, come quello per istituire una vera e propria Voice of Europe, sul modello di Voice of America, destinata ai paesi retti da regimi dittatoriali (approvato dalla Commissione Sviluppo), per creare un vero e proprio Corpo europeo civile e militare di intervento per le missioni di peace keeping e peace making, per finanziare studi di fattibilità volti a trasformare le delegazioni della Commissione europea nei paesi terzi in vere e proprie Ambasciate dell'Unione europea, per aprire delegazioni dell'Unione a Lhasa, Taipei, in Mongolia interna e nel Turchestan e a Skopje (tutti approvati in Commissione Esteri), per finanziare cinture verdi cittadine nel contesto del programma URBAN, per finanziare studi comparati delle legislazioni in vigore in materia di droga in vista della Conferenza di Vienna, per finanziare studi sull'eutanasia a livello europeo, per fornire un assistenza specifica ai rifugiati in seno all'Unione vittime di crimini oggetto di giudizio da parte dei tribunali internazionali, per un finanziamento specifico al riassetto delle fonti energetiche in Armenia, per inserire nel programma destinato alle lingue meno parlate a livello europeo con un riferimento specifico alla lingua internazionale.

Infine, pur passato nella Commissione bilancio, è stato fatto fuori dai soliti socialisti in aula, per soli tre voti, un nostro emendamento che estendeva alle medicine non convenzionali gli stanziamenti comunitari in materia di ricerca medica." (ANR6630)