Cronologia delle azioni politiche radicali transnazionali: 2001

17 Gennaio - Italia: Roma - pena di morte
Manifestazione davanti alla sede della Delegazione Palestinese, promossa dall'associazione Nessuno Tocchi Caino e dal Partito Radicale, contro la condanna a morte per tradimento pronunciata da una corte militare palestinese, nei confronti di due ragazzi: Hussameddin Mousa Aslini (19 anni) e Mohammed Khatib (29 anni). Il loro processo è durato appena due ore e soltanto mezz'ora è stata concessa alla difesa d'ufficio per avanzare la richiesta di grazia. A fronte delle pubbliche esecuzioni in Palestina, alle notizie di esecuzioni sommarie e di dozzine di arresti, all'esistenza di una lista con i nomi di 97 sospetti collaborazionisti con Israele, il segretario dell'associazione radicale Nessuno Tocchi Caino, Sergio D'Elia, dichiara: "È urgente che in Palestina sia introdotta una moratoria delle esecuzioni capitali. (...) Se l'Autorità Palestinese non è in grado di assicurare lo svolgimento di un equo processo, la pena di morte non deve essere comminata".



17 Gennaio - Italia: Firenze; Milano - Tibet
Il Consiglio Regionale della Toscana approva all'unanimità un ordine del giorno ispirato dai radicali toscani, nel quale si chiede al Parlamento della Repubblica di dare immediata attuazione alla risoluzione del PE del 6 Luglio 2000, che invita i Paesi membri dell'Unione Europea a riconoscere il governo tibetano in esilio quale legittimo rappresentante del popolo tibetano qualora entro tre anni non sia raggiunto un accordo tra le parti cinese e tibetana sotto l'egida delle Nazioni Unite. Una bandiera tibetana viene esposta nella sala del gonfalone della Regione. Un'analoga mozione, su iniziativa dei consiglieri radicali, sottoscritta da tutti i capigruppo, è approvata all'unanimità a Febbraio dal Consiglio regionale della Lombardia. La bandiera tibetana è innalzata così anche nella sala del Consiglio lombardo.

24 Gennaio - Belgio: Bruxelles - finanziamento pubblico
Contro l'approvazione di un progetto di regolamento sul finanziamento pubblico ai partiti politici europei - iscritto all'ordine del giorno della riunione settimanale della Commissione Europea - che incrementerebbe le già laute dotazioni assegnate, "in bianco", dal PE ai gruppi politici, i deputati europei radicali inviano una lettera aperta di dissenso al presidente della Commissione Romano Prodi, e manifestano davanti al Palazzo del Breydel.



25 Gennaio - Parlamento Europeo - droga
In seguito alle dimissioni di Michael Von de Schulenburg, direttore della Divisione Operazioni ed Analisi dell'UNCPD (l'ufficio dell'ONU per la lotta al narcotraffico, gestito da Pino Arlacchi, responsabile di lauti finanziamenti devoluti al regime talebano in Afghanistan), che aveva denunciato una gestione disinvolta delle risorse umane e finanziarie dell'Ufficio, nonché una incapacità manifesta nel proporre e nell'attuare le politiche di sua competenza, il presidente dei deputato radicali al PE, Maurizio Turco, in una lettera al Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, chiede che siano bloccati i fondi destinati all'UNDCP e che sia svolta una accurata indagine sull'utilizzo dei fondi già erogati. Nella lettera di risposta, Prodi replica di non ritenere opportuno, alla luce delle informazioni disponibili, la sospensione delle attività di cooperazione con questa agenzia dell'ONU. Insomma, commenta Maurizio Turco, "l'Unione europea non vede, non sente e non parla".

30 Gennaio - Parlamento Europeo - Israele

Gli eurodeputati radicali avviano una raccolta di firme al PE perché sia immediamente approntato dall'Unione Europea un progetto di accordo atto ad assicurare la piena partecipazione dello Stato di Israele all'Unione. Nella proposta di dichiarazione (presentata da Marco Pannella e da Emma Bonino) si afferma che lo Stato di Israele - un'isola di democrazia fra gli Stati arabi - isolato e indipendente, non può più assicurare ai propri cittadini, al Medio Oriente e al mondo mediterraneo di cui è parte, diritto e libertà nella sicurezza, propria e altrui. Tra i numerosi firmatari: Willi De Clerq, Christoph Beazley, François Zimeray, Jas Gawronski, Antonio Di Pietro, Pietro Mennea, Reinhold Messner, Claudio Martelli, Gianfranco Fini, Franco Marini.

Febbraio - Italia - clonazione terapeutica
Un candidato della Lista Bonino alle elezioni politiche, Luca Coscioni, affetto da cinque anni da sclerosi laterale amiotrofica, invia una lettera aperta a premi Nobel e scienziati, chiedendo loro un messaggio di sostegno alla lotta che va conducendo insieme ai radicali, per la libertà di ricerca e pratica scientifica, contro le ingerenze e i veti della Chiesa Cattolica, riguardo in particolare la sperimentazione sugli embrioni sovrannumerari e la clonazione terapeutica (che potrebbero offrire a centinaia di migliaia di malati in Italia, una concreta speranza di guarigione). Gli rispondono, appoggiando la sua candidatura, 50 Premi Nobel e oltre 400 scienziati di tutto il mondo. José Saramago, Nobel per la Letteratura, gli scrive auspicando che "la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre, padroni del nostro destino. Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall'attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza".


Luca Coscioni

1 Febbraio: Parlamento Europeo - ex-Iugoslavia
Sul caso degli oltre 2000 Kosovari rapiti nella primavera del 1999 dalle forze militari di Belgrado, Olivier Dupuis presenta un'interrogazione orale al Consiglio. Considerando che la loro perdurante detenzione si configura a tutti gli effetti, secondo la legge internazionale, come un sequestro, Dupuis chiede quali iniziative intenda assumere il Consiglio, affinché i prigionieri siano consegnati all'UNMIK (United Nations Interim Administration Mission in Kosovo), la sola istituzione che possa legittimamente valutare eventuali accuse nei loro confronti.

20-22 Febbraio - Sierra Leone: Freetown - diritti umani
Su iniziativa dell'associazione radicale "Non c'è Pace Senza Giustizia" - con il contributo del Governo del Canada, dell'Unione Europea e dell'Open Society Institute - si tiene a Freetown una Conferenza allo scopo di analizzare i possibili meccanismi giurisdizionali per processare quanti abbiano commesso atrocità durante il conflitto in Sierra Leone.

21-23 Febbraio - Ghana: Accra - Corte Penale Internazionale
Si tiene ad Accra, in Ghana, una Conferenza promossa da "Non c'è Pace Senza Giustizia" - sponsorizzata dall'Unione Europea, dall'Open Society Institute, dal Dipartimento Affari Esteri e Commercio Internazionale del Canada e organizzata in collaborazione con la Coalizione Internazionale delle ONG per la Corte Penale Internazionale e l'Organizzazione Ghanese degli ex parlamentari (GHAFFOMP) - su: "Adattamento interno dello Statuto di Roma". Al termine della Conferenza i delegati di 15 Paesi africani adottano una dichiarazione nella quale si impegnano ad accelerare i procedimenti di ratifica allo Statuto della Corte Penale Internazionale da parte dei propri Stati.

28 Febbraio - Italia - ex-Iugoslavia, "affaire" Telekom Serbia

A proposito dei finanziamenti del governo italiano al regime di Milosevic, con particolare riferimento all'acquisto di una quota di Telekom Serbia da parte di un'azienda pubblica italiana, la Stet - vicenda denunciata dai radicali già dal 1997, e ora esplosa in Italia grazie a un'inchiesta giornalistica pubblicata sul quotidiano "la Repubblica" - il sottosegretario agli Esteri Umberto Ranieri, risponde a un'interrogazione del senatore radicale Piero Milio. Gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba, giudicano la risposta, la prima a una serie di interrogazioni in materia dei radicali, "ipocrita e reticente". Il 6 marzo l'eurodeputato Della Vedova, il Consigliere regionale radicale Carmelo Palma e Giulio Manfredi chiedono di essere ascoltati dalla Procura della Repubblica di Torino come "Persone informate sui fatti" sull'affare Telekom-Serbia.

6 Marzo - Italia: Roma - diritti umani, mutilazioni genitali

Sulla piaga delle mutilazioni genitali femminili - ne sono attualmente vittime, secondo l'OMS, fra i 100 e i 130 milioni di donne, cui se ne aggiungono ogni anno 2 milioni - si tiene presso la Sala Marini della Camera dei Deputati, un convegno intitolato: "Stop alle MGF: proposte per un cambiamento". La manifestazione, organizzata dagli eurodeputati radicali e dall'AIDOS (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo), cui partecipano dirigenti africane ed europee del movimento anti-mutilazioni nonché rappresentanti della Nazioni Unite e del volontariato, fa parte di una campagna il cui obiettivo è iscrivere la questione delle mutilazioni come una priorità in materia di diritti umani nell'agenda dell'Assemblea Generale dell'ONU che si terrà nel 2002. Al convegno, interviene il presidente del Consiglio italiano Giuliano Amato.

Kady Koita, Emma Bonino, Rita Levi Montalcini

 

9 Marzo - Italia: Roma - manifestazioni
In occasione della presentazione del libro del ministro degli Esteri Lamberto Dini, "Fra Casa Bianca e Botteghe Oscure", i radicali manifestano esponendo tre striscioni: "Milosevic all'Aja; e Dini?"; "Dini, cinque anni di crimini e affari"; "Dini: verità su Antonio Russo". I radicali accusano, fra l'altro, Lamberto Dini di aver ostacolato l'azione di contrapposizione politica, economica e militare al regime di Milosevic e di aver osteggiato la nomina di Emma Bonino a commissario ONU per i rifugiati.

10 Marzo - Parlamento Europeo - Afghanistan, diritti umani
Contro il regime talebano in Afghanistan, gli europarlamentari radicali depositano una proposta di risoluzione al Parlamento Europeo. Nel testo, si invita il Consiglio e la Commissione a coordinare le proprie azioni con quelle dei Paesi democratici - a partire dagli Stati Uniti e dall'India - e con tutte le forze anti-talebane, al fine di liberare la popolazione civile afghana da quel regime di terrore, nella prospettiva dell'insediamento di un governo democratico.

15 Marzo - Italia - pena di morte
L'associazione "Nessuno Tocchi Caino" e Nexta.com (una media company cui fanno capo 10 siti di intrattenimento) lanciano la prima campagna internazionale on-line per la raccolta di firme a sostegno della moratoria delle esecuzioni capitali all'ONU. Nel giro di 24 ore, pervengono circa 4.000 firme.

28 marzo - Italia - Telekom Serbia
Il consigliere regionale radicale Palma e il parlamentare europeo radicale Della Vedova esprimono apprezzamento per l'arresto del ministro degli esteri di Milosevic e chiedono ai PM torinesi di richiedere una rogatoria internazionale per interrogarlo sull'affare Telekom-Serbia.

31 Marzo - 1 Aprile: Italia: Ischia - Corte Penale Internazionale
In collaborazione con il Centro Euromediterraneo per gli Studi giuridici e i Diritti Umani (CESDU), e in occasione dell'inaugurazione della sua sede presso il comune di Forio, nell'isola di Ischia, l'associazione "Non c'è Pace Senza Giustizia", organizza una conferenza internazionale, per mettere a punto la strategia politica di una "task force" a sostegno dell'istituzione di una Corte Penale Internazionale.

Aprile - Ginevra: ONU - Cina, diritti umani
Il dissidente cinese Wei Jingsheng interviene a due riprese, a nome del Partito Radicale Transnazionale, alla Commissione sui Diritti Umani, denunciando la deprivazione dei diritti fondamentali dei cittadini cinesi ad opera, in particolare, delle loro corrotte autorità amministrative; e i danni di una politica che promuove lo sviluppo economico, senza introdurre riforme democratiche.

3 Aprile: Ginevra: ONU - giustizia, Italia
Nel corso della 57a sessione della Commissione Diritti Umani dell'ONU, cui partecipa anche quest'anno il PR, Olivier Dupuis, come già l'anno precedente Emma Bonino, denuncia il "caso Italia", riferendosi, in particolare, alla giurisprudenza politica dalla Corte Costituzionale, alla violazione del diritto dei cittadini italiani a conoscere per deliberare, all'autorizzazione "di fatto" da parte dell'Autorità giudiziaria alla presentazione di liste e candidature supportate da firme false e raccolte irregolarmente.

6 Aprile - Ginevra: ONU - diritti umani, Cecenia
Oumar Khambiev, ministro della Sanità del Governo ceceno, interviene a nome del Partito Radicale Transnazionale alla Commissione per i diritti umani. Il suo discorso, incentrato sulla tragica situazione umanitaria in Cecenia e sulle torture subite da lui stesso e dalle persone che egli ha curato all'ospedale di Grozny, viene ripetutamente interrotto dal delegato della Federazione Russa, fino a che, su richiesta della stessa delegazione, non venga definitivamente sospeso.

10 Aprile - Ginevra: ONU - diritti umani, omosessualità
Nell'ambito della Commissione per i Diritti Umani, il PR organizza, in collaborazione con la "International Gay and Lesbian Human Rights Committee", un briefing dal titolo "Gender, Gender Identity and Human Rights" (Genere, identità di genere e diritti umani). Tra gli intervenuti: Lohana Berkins, fondatrice della ALITT - Asociation Lucha por la Identidad Travesti y Transexual (Argentina) (associazione di lotta per l'identità dei travestiti e transessuali), Widney Brown, direttore delle attività della divisione dei diritti delle donne di Human Rights Watch (USA), Alejandra Sard, ricercatrice per i Caraibi e l'America latina della IGLHRC.

13 Aprile - Russia: Mosca - antimilitarismo
Nel corso di un "picchetto" dei militanti dell'ARA (Associazione Radicale Antimilitarista) davanti al commissariato militare, mentre gli obiettori di coscienza Andrej Rodionov e Alexej Kirgan si recano a presentare le loro domande per il servizio civile, un cameraman del canale televisivo TNN e un fotografo del quotidiano ""Izvestia", vengono aggrediti da un ufficiale dell'esercito, che tenta di strappare loro la telecamera e la macchina fotografica. Nell'aggressione, sono coinvolti anche visitatori del commissariato, del tutto estranei alla manifestazione.

14 Aprile - Russia: Mosca - Cecenia, diritti umani
Veglia di Pasqua contro la guerra in Cecenia, organizzata, nel centro di Mosca, dal PR, dall'ARA, e dal Comitato delle Madri dei Soldati. Durante la manifestazione vengono distribuite 200 cartoline che recitano: "La guerra in Cecenia è una vergogna per il mio Paese", indirizzate al presidente Putin, per invitarlo ad avviare immediatamente un negoziato con il presidente ceceno Maskhadov.


 

19 Aprile - Ginevra: ONU - pena di morte
Nell'ambito della Commissione per i Diritti Umani, il fotografo Oliviero Toscani e Sergio D'Elia tengono un briefing sulla campagna per la moratoria delle esecuzioni capitali.

7 Maggio - Italia - eutanasia
Marco Pannella pubblica una lettera aperta sul caso di Emilio Vesce, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Transnazionale. In seguito a un infarto, Vesce, caduto in coma irreversibile, è tenuto in vita artificialmente da sei mesi, grazie a un trattamento che, per Pannella, più che accanimento terapeutico, è "violenza, estrema violenza". Pannella si dichiara "determinato a tentare di 'farla finita', in qualsiasi modo mi sia possibile, con eutanasia o comunque la si possa chiamare o ritenere". Non sarà necessario, perché Vesce muore il 12 Maggio.



Emilio Vesce, Marco Pannella (1987)

 

18 Maggio - Italia: Roma - Cina, diritti umani
Conferenza stampa, organizzata da "Nessuno Tocchi Caino", presso la sede del Partito Radicale, in occasione del viaggio in Italia del portavoce mondiale del Falun Gong, Erping Zhang. Il Falun Gong - una disciplina esoterica cinese, attualmente diffusa in oltre 40 Paesi, fondata sui valori della verità, della compassione e della tolleranza - è oggi, denuncia Zhang, duramente repressa in Cina: 50.000 dei suoi adepti sono stati arrestati; 10.000 detenuti in campi di lavoro forzato o internati in ospedali psichiatrici, e 208 torturati a morte.



Erping Zhang, Sergio D'Elia, Marco Pannella

31 Maggio - Parlamento Europeo - diritti umani, Egitto

Più di 80 parlamentari europei accettano di far parte del Comitato di Sostegno a Nawal Saadawi, promosso da Emma Bonino e da Olivier Dupuis. Scrittrice femminista egiziana, tradotta in 18 lingue, Nawal Saadawi è accusata di "non-rispetto delle religioni", ed è chiamata a comparire di fronte ad un tribunale penale del Cairo che la giudicherà per " eresia ". Rischia la prigione e il divorzio coatto. L'appello firmato dai parlamentari, invita le autorità egiziane a non " avallare questi procedimenti medievali " e protesta "con il più grande vigore contro questi processi alle idee".


Nawal Saadawi

6 Giugno: Italia: Torino - Cina, diritti umani
In occasione dell'incontro tra il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Roberto Cota, e il Console generale della Repubblica Popolare Cinese, Gao Shumao, si tiene una manifestazione di militanti radicali e dei consiglieri regionali radicali. Oltre a ricordare l'anniversario di Tien An Men, i manifestanti intendono ribadire gli impegni che la Regione Piemonte ha assunto attraverso l'adozione di due ordini del giorno rispetto alla situazione tibetana.

6 Giugno - Vietnam: Saigon - manifestazioni, diritti umani

Per protesta contro la persecuzione in Vietnam delle comunità religiose cosiddette "non riconosciute" (cattoliche comprese) e in particolare del Patriarca della Chiesa Buddista Unificata Thich Huyen Quang e del "numero due" della stessa Chiesa Thich Quang Do (entrambi incarcerati per molti anni e ora agli arresti domiciliari), i radicali Olivier Dupuis e Martin Schulthes manifestano a Ho Chi Min Ville (Saigon), aprendo un cartello dove chiedono la liberazione dei due leader e la libertà religiosa in Vietnam. L'azione si svolge di fronte alla pagoda Than Minh dove è recluso Quang Do, che conduce una lotta nonviolenta per la democrazia nel Paese. Numerosi ciclisti e motociclisti hanno modo di leggere il cartello, fino a che i due manifestanti vengono arrestati, e, dopo essere stati interrogati per cinque ore, infine espulsi dal Vietnam per decisione delle autorità. Il 5 luglio il PE voterà una risoluzione d'urgenza sulla libertà religiosa in Vietnam che denuncia le persecuzioni nei confronti dei leader delle comunità religiose "non riconosciute".


 

11 Giugno - Italia: Roma - pena di morte
Manifestazione, promossa dall'associazione "Nessuno Tocchi Caino", davanti all'ambasciata americana contro l'esecuzione di McVeigh, colpevole della strage di Oklahoma. Nei giorni precedenti, "Nessuno Tocchi Caino" aveva rivolto a George Bush un appello firmato da numerosi Premi Nobel e da eminenti personalità del mondo della cultura, perché non ponesse fine alla moratoria delle esecuzioni federali che dura da 38 anni.


12 Giugno - Parlamento Europeo - Israele, Unione Europea
Nel corso della Conferenza dei presidenti del PE, Simon Peres, vice primo ministro e ministro degli Esteri israeliano, rispondendo a una domanda di Olivier Dupuis circa la proposta dei radicali a sostegno di una piena adesione di Israele all'Unione Europea, risponde: "Noi saremmo felici di diventare membri dell'Unione Europea". Dopo questo pronunciamento, dichiara Dupuis, "il Parlamento europeo non può continuare a nascondersi dietro pseudo argomentazioni geografiche o d'altro tipo per scartare la sola proposta politica che permetterebbe di dare una risposta tanto ai timori più che legittimi d'Israele rispetto alla propria sicurezza, quanto alle immense frustrazioni dei Palestinesi".

12 giugno - Italia: Torino - Telekom Serbia
Manifestazione in occasione dell'assemblea annuale degli azionisti Telecom per chiedere di fare piena luce sulla questione dell'acquisto di parte di Telekom-Serbia nel 1997. Sull'argomento intervengono all'assemblea i parlamentari europei radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba in veste di piccoli azionisti.

19 Giugno - Parlamento Europeo - informazione
Viene presentato alla Commissione Libertà pubbliche del PE il Rapporto dell'europarlamentare radicale Marco Cappato sulla Proposta di Direttiva della Commissione in materia di trattamento dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche. Il rapporto in particolare propone di: limitare le eccezioni proposte dalla Commissione a vantaggio delle autorità statali e di evitare una normativa troppo specifica e settoriale richiamandosi alla Direttiva generale sulla protezione dei dati del 1995. Dichiara Cappato: "la 'carta bianca' di cui gli Stati membri usufruiscono (in particolare in materia di intercettazioni e ritenzione dei dati personali) dà vita a un vero e proprio 'doppio binario' legislativo: la massima rigidità (spesso di difficile applicazione) nei confronti in particolare delle imprese commerciali si accompagna infatti alla totale esenzione che la legislazione UE offre alle autorità statali". Il rapporto sarà approvato il 13 novembre dall'assemblea plenaria del PE, con 339 voti a favore, 92 contrari e 89 astensioni.

22 Giugno - Italia: Milano - omosessuali

Aderiscono al Gay Pride Nazionale, che si svolge a Milano, il Partito Radicale Transnazionale, il Comitato dei Radicali italiani, i parlamentari europei radicali e i consiglieri regionali radicali. Al Gay Pride a Catania è presente Gianfranco Dell'Alba, parlamentare europeo.

23-24 Giugno - Russia: Mosca - congressi, Cecenia
Terzo Congresso dell'ARA (Associazione Radicale Antimilitarista). La mozione conclusiva, presentata dal segretario uscente Nikolaj Khramov, individua come priorità dell'Associazione la lotta per arrestare i crimini coloniali in Cecenia. Il Congresso si esprime a favore della proposta di chiedere l'introduzione della questione cecena nell'agenda del Comitato delle Nazioni Unite per la decolonizzazione. Intende inoltre promuovere una campagna a sostegno di negoziati immediati fra la Federazione Russa e le autorità legalmente elette della Repubblica Cecena. Viene eletto segretario Andrej Rodionov.

30 Giugno - Italia: Bologna - marcia, Tibet
Olivier Dupuis partecipa all'inaugurazione della marcia da Bologna a Firenze, per la libertà del Tibet.

4 luglio - Parlamento Europeo - privacy
L'eurodeputato radicale Maurizio Turco, membro della Commissione Echelon, presenta un'opinione di minoranza (che sarà allegata alla risoluzione finale della Commissione) nella quale rimprovera alla maggioranza - che ha messo in risalto la probabile ma non documentata esistenza del sistema anglosassone Echelon - di aver censurato il fatto che Germania e Olanda possiedono e usano la stessa tecnologia ("intercettazioni sistematiche e generalizzate filtrate con motori di ricerca").

5 luglio - Parlamento Europeo - diritti umani
Il rapporto Cornillet sui diritti dell'uomo nell'Unione, raccoglie indicazioni presentate in Commissione dai deputati europei radicali sullo stato della democrazia e della legalità in Italia, in particolare riguardo l'eccessiva durata dei processi; l'abuso della detenzione preventiva; la necessità di introdurre il principio della parità di accesso ai media televisivi in periodo elettorale, per tutte le liste concorrenti. Il rapporto accoglie emendamenti radicali, in uno dei quali si raccomanda ai paesi membri di sopprimere qualsiasi restrizione che impedisca la libera circolazione dei cittadini all'interno del proprio paese, con implicito riferimento alla questione del rientro in Italia dei Savoia.

6 luglio - USA: Washington - Russia, Cina, diritti umani
L'ambasciata russa a Washington rifiuta di rilasciare il visto di ingresso a Mosca al dissidente cinese Wei Jingsheng, invitato dal Partito Radicale e dal Tibet Bureau a partecipare a una conferenza stampa contro la candidatura di Pechino a ospitare i giochi olimpici nel 2008. Commenta Dupuis: "C'erano forti sospetti di un tacito accordo di tolleranza reciproca fra il presidente Putin e il dittatore Jang Zemin sulle questioni del Tibet e della Cecenia. Con il veto posto a Wei Jingsheng, tale sospetto è divenuto certezza".

7 luglio - Tunisia: Tunisi - diritti umani
Olivier Dupuis, insieme ad altri due deputati europei - Harlem Désir (PSE, Francia) e Roselyne Vachetta (GUE, Francia) - si reca a Tunisi per chiedere l'annullamento dei procedimenti giudiziari e delle minacce di arresto che incombono sui militanti del movimento democratico tunisino. Désir e Dupuis cercano di incontrare Sihem Bensedrine - portavoce del CNLT (Consiglio Nazionale per le Libertà di Tunisia) - e Mohamed Moadda - Presidente del MDS (Movimento Democratico Socialista) - entrambi incarcerati; ma le autorità negano loro il permesso.

13 luglio - Russia: Mosca - Cina, diritti umani
La polizia moscovita arresta il coordinatore del PR in Russia Nikolaj Khramov, insieme ad altre 11 persone, nel corso di una manifestazione nonviolenta contro l'attribuzione dei giochi olimpici a Pechino. Fra i fermati: un monaco buddista, due giornalisti di "Reporters Sans Frontières" e il direttore dell'Agenzia Prima News: l'ex dissidente sovietico Alexander Podradiniek. Sono tutti rilasciati nel giro di qualche ora.



Nikolaj Khramov

14 luglio - Italia: Roma - Radicali Italiani
Si costituiscono formalmente i Radicali Italiani, "Movimento liberale, liberista, libertario. Aderente al Partito Radicale Transnazionale". È eletto segretario Daniele Capezzone, tesoriere Danilo Quinto. Presidenti: Rita Bernardini, Luca Coscioni, Benedetto Della Vedova. Membri della Direzione: Angiolo Bandinelli, Marco Beltrandi, Massimo Bordin, Michele De Lucia, Antonella Spolaor, Sergio Stanzani, Valter Vecellio.

28-29 luglio - California - Vietnam, diritti umani

Cerimonia-happening a Little Saigon (quartiere vietnamita di Westminster California) e a San José (California) per festeggiare Vo Van Ai, Penelope Faulkner e Olivier Dupuis, in seguito all'azione di disobbedienza civile in Vietnam, a giugno. Alla cerimonia, promossa dal Comitato per i Diritti dell'Uomo in Vietnam, cui partecipa massicciamente la comunità vietnamita, vengono consegnate a Dupuis le chiavi della città e un diploma del Senato.



Little Saigon - Penelope Faulkner, Olivier Dupuis, Vo Van Ai

30 luglio - Italia: Roma - manifestazioni, Internet
Manifestazione di Radicali Italiani davanti alla sede del Senato a sostegno di Dmitri Sklyarov, un programmatore russo che, avendo scoperto il modo di disabilitare la protezione di "Adobe ebook reader", uno dei formati più noti per i cosiddetti "libri elettronici", è stato arrestato dall'FBI, in America, su richiesta della stessa Adobe, e rischia cinque anni di carcere e una multa di un miliardo di lire.

30 luglio-17 agosto - Ginevra: ONU - Afghanistan, Pakistan, Vietnam, diritti umani
Alla 53a sessione della sottocommissione delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani, interviene, a nome del Partito Radicale, il professor Ahmed Ziauddin, per denunciare la violazione di diritti umani in Afghanistan e in Pakistan; e Kok Ksor, che testimonia della persecuzione dei cristiani "Montagnards" ad opera delle autorità vietnamite.

3 agosto - Italia: Roma - Palestina
Manifestazione del PR davanti alla sede del governo, in occasione dell'incontro di Arafat con il presidente del Consiglio Berlusconi. Viene esposto lo striscione: "Israel in the European Union \ Freedom and Democracy in Palestine".

5 agosto - Russia: Mosca - Corea del Nord
Manifestazione dei radicali russi presso l'ambasciata della Corea del Nord, in occasione della visita a Mosca del dittatore nord-coreano Kim Jong Il. Vengono esposti striscioni in russo e inglese con le scritte: "Per la salvezza e la libertà di 22.000.000 di nordcoreani", "L'immediata messa sotto tutela internazionale della Corea del Nord", "Basta con la vendita di armi al regime di Pyongyang". Otto manifestanti vengono fermati dalla polizia. La richiesta per lo svolgimento della manifestazione era stata respinta dalle autorità moscovite con il pretesto che essa sarebbe stata di intralcio alle "attività antiterroristiche".



15 agosto - Italia: Roma - clonazione terapeutica
Manifestazione per la libertà di ricerca scientifica a Piazza San Pietro, promossa dai Radicali Italiani e dal Partito Radicale Transnazionale. Striscioni: "Clonazione terapeutica? Sì grazie", "Freedom of research, science and conscience".



28 agosto - Parlamento Europeo - diritti umani, Pakistan
In merito alla condanna a morte per reato di blasfemia pronunciata in Pakistan contro il Dr. Yunis Shaikh e, più in generale, al moltiplicarsi nel paese di condanne sotto tale imputazione e di attentati ai diritti fondamentali della persona, Marco Pannella deposita un'interrogazione scritta prioritaria alla Commissione.

31 agosto - Parlamento Europeo - Cecenia

Parte una raccolta di firme su un appello del PRT intitolato "Cecenia basta!", indirizzato alle massime autorità dell'Unione Europea, alle quali si chiede di "esigere dal presidente Putin di negoziare al più presto con il presidente legittimo della Repubblica cecena d'Ichkeria, Aslan Maskhadov" e di "procedere (loro stessi) al riconoscimento internazionale della Cecenia". Tra i primi firmatari: Adriano Sofri, André Glucksmann, Elena Bonner Sakharov, Marco Boato, Vladimir Bukovsky, Samdhong Rinpoche, Ismail Kadaré.

4 settembre - Sudafrica: Durban - Israele
A commento dell'abbandono da parte delle delegazioni di Israele e Stati Uniti della conferenza dell'ONU contro il razzismo, in segno di protesta contro i ripetuti attacchi nei confronti di Israele e del sionismo, bollati come uno Stato e un'ideologia razzisti, Emma Bonino definisce "grottesca e infame (…) l'operazione di dipingere l'unico stato democratico di quell'area come negatore, e unico negatore, dei diritti umani, razzista, autore di pulizia etnica e genocidio"; operazione di cui si sono fatte paladine le "più bieche dittature, soffocatrici dei diritti umani dei propri cittadini, ed esse sì spesso razziste". La Bonino rivolge un "accorato appello" ai governi europei e, in particolare, a quello italiano, ad abbandonare la conferenza. Traendo spunto dalla stessa occasione, Marco Pannella propone che il premio Nobel per la pace sia assegnato al cittadino siriano Nizar Nayyouf, "vero eroe della democrazia per il popolo siriano e per tutti i popoli ed individui del pianeta".

6 settembre - Parlamento Europeo - Tunisia, diritti umani
Su iniziativa di Harlem Désir (Socialista), Olivier Dupuis, Hélène Flautre (Verdi), Cecilia Malmstrom (ELDR) e Roselyne Vachetta (GUE), una quarantina di deputati europei deposita la candidatura di Sihem Bensedrine al Premio Sakharov 2001. Giornalista ed editrice, già vice-presidente della Lega Tunisina per i Diritti dell'Uomo, Sihem Bensedrine è la portavoce del Comitato Nazionale per le Libertà in Tunisia (CNLT, non riconosciuto dalle autorità). Infaticabile militante delle libertà e dei diritti umani, la Bensedrine, da anni perseguitata dalla polizia tunisina, è stata recentemente scarcerata dopo 47 giorni di detenzione, e, ancora inquisita, rischia una condanna a diversi anni di prigione.

11 settembre - Stati Uniti
A ridosso degli attentati terroristici aerei negli Stati Uniti, Olivier Dupuis dichiara: "All'origine della tragedia senza precedenti di Manhattan, delle migliaia e probabilmente decine di migliaia di vittime innocenti, vi è anche, e nella misura in cui ciò ci riguarda direttamente, vi è soprattutto, la cultura e la politica profondamente razzista, anti-Araba e anti-islamica che l'Europa e l'Occidente coltivano e promuovono da decenni sostenendo con una costanza senza cedimenti le peggiori dittature nel mondo arabo e islamico. Questo razzismo vuole che gli Arabi e, più generalmente, gli abitanti dei paesi musulmani non abbiano diritto alla democrazia, allo Stato di Diritto, alla libertà".

13 settembre - Russia: Mosca - Stati Uniti
In solidarietà con gli Stati Uniti, i radicali partecipano alle manifestazioni davanti alle ambasciate degli USA, a Mosca, a Roma e a Bruxelles, osservando tre minuti di silenzio in memoria delle vittime degli attentati terroristici.



18-19 settembre - Parlamento europeo: Bruxelles - libertà di ricerca scientifica
Il Partito Radicale Transnazionale, con i deputati radicali europei e Radicali Italiani, organizza al Parlamento europeo un convegno sul tema "Le cellule staminali: per la libertà di ricerca in Europa", al quale intervengono numerosi esperti e deputati europei, in vista del rapporto sulla genetica umana il cui voto al PE è previsto per novembre.

20 settembre - Parlamento Europeo: Bruxelles - mutilazioni genitali
Il PE approva a larga maggioranza il rapporto della deputata socialista spagnola Elena Valenciano sulle mutilazioni genitali femminili (MGF), che propone fra l'altro di concedere il diritto d'asilo sul territorio dell'Unione alle bambine e ragazze africane che, rientrando nei loro paesi d'origine, rischierebbero la propria integrità fisica. Le principali proposte avanzate dal Rapporto Valenciano (fra cui anche la creazione di una linea di bilancio ad hoc per combattere la piaga delle MGF in Europa e in Africa) ricalcano i contenuti di un progetto di risoluzione presentato nel 2000 dagli eurodeputati radicali e sottoscritto dalla maggioranza assoluta dei parlamentari europei. Il rapporto è presentato alla stampa, insieme alla Valenciano, da Emma Bonino e da alcune fra le personalità africane più impegnate nella lotta contro le mutilazioni genitali.


25 settembre - Italia: Roma - Cina, diritti umani
Per denunciare la persecuzione del movimento Falun Gong da parte delle autorità cinesi - persecuzione aggravatasi sfruttando l'indignazione per il terrorismo dopo l'attacco agli USA, e la "distrazione" dei media occidentali e internazionali - l'associazione "Nessuno Tocchi Caino" e il Partito Radicale Transnazionale, insieme al Falun Gong, promuovono una marcia da piazza di Trinità dei Monti all'ambasciata cinese. La marcia è preceduta da una conferenza stampa davanti alla sede del Parlamento italiano cui partecipano, insieme a Erping Zhang (portavoce mondiale del Falun Gong), Sergio D'Elia, Emma Bonino, Marco Pannella, Daniele Capezzone, il vice-presidente della Camera Alfredo Biondi, Gustavo Selva (presidente della Commissione Esteri della Camera), Natale D'Amico, primo firmatario di una mozione al Senato sul Falun Gong, promossa dai radicali.



25 settembre - Parlamento Europeo - privacy
Nel corso della 23a Conferenza Internazionale delle Autorità garanti per la protezione dei dati personali, Marco Cappato dichiara: "Rinunciare alle libertà in nome della sicurezza: questa è la parola d'ordine per far passare le nuove misure antiterrorismo negli Stati Uniti e in Europa. (...) Nel frattempo da più parti giungono pressioni per abbassare la soglia di protezione delle comunicazioni private rispetto alle intercettazioni di polizia. Come relatore per la Direttiva sulla privacy nelle comunicazioni elettroniche, proporrò al Parlamento europeo di opporsi al tentativo di sfruttare gli attentati negli USA per approvare norme che violino le Costituzioni nazionali, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la Carta fondamentale dei diritti dell'UE".

15 ottobre - Tailandia - Corte Penale Internazionale
Emma Bonino incontra il Ministro della Giustizia tailandese, On. Pongthep Thepkanjana, per discutere la possibilità di una veloce ratifica da parte della Tailandia dello Statuto della Corte Penale Internazionale. Per Thepkanjana si prevede l'inserimento della ratifica dello Statuto nell'agenda dei lavori parlamentari nel febbraio 2002. Successivamente Emma Bonino incontra, sullo stesso tema, il vice direttore del Dipartimento Affari Legali e Trattati del Ministero degli Affari Esteri tailandese.

16 ottobre - Italia: Torino - Cecenia, diritti umani
Incontro pubblico dal titolo: "Cecenia: una guerra dimenticata, un genocidio rimosso", organizzata dall'Associazione Radicale Adelaide Aglietta. Partecipa Nikolaj Khramov (coordinatore delle attività radicali in Russia). Pronuncia l'intervento conclusivo Giampiero Leo (assessore regionale piemontese alla Cultura) firmatario, insieme a 23 altri consiglieri regionali, della petizione del Partito Radicale contro le violazioni dei diritti umani compiute dall'esercito di occupazione russo in Cecenia e per l'apertura di negoziati fra il presidente russo Putin e il presidente ceceno Maskhadov.

16 ottobre - Filippine: Manila - Corte Penale Internazionale

Si aprono i lavori della "Experts Conference on the International Criminal Court", organizzata dal Centre for Restorative Justice in Asia con la collaborazione di "Non c'è Pace Senza Giustizia", con il patrocinio della Corte Suprema, della Presidenza della Repubblica, dei Ministeri della Difesa, della Giustizia, degli Affari Esteri, degli Interni e della Commissione Diritti Umani delle Filippine. Sono presenti delegazioni governative di: Indonesia, Laos, Malesia, Isole Marshall, Palau, Singapore, Samoa, Filippine, Fiji, Cambogia, Brunei, Tailandia, Tonga, Tuvalu e Vietnam ed esperti inviati da vari governi dell'Unione Europea, Canada e Nuova Zelanda. Nel discorso di apertura, Emma Bonino, considerando come 43 Paesi abbiano già ratificato lo Statuto della Corte Penale Internazionale, rileva l'importanza che un buon numero di paesi asiatici sia compreso tra i primi sessanta che andranno a formare l'Assemblea degli Stati Parte, che si occuperà dell'effettivo funzionamento della Corte e che provvederà alla nomina dei giudici. La Conferenza prosegue fino al 18 ottobre.

17 ottobre - PE: Bruxelles - East Turkestan, diritti umani
Malgrado pressioni senza precedenti esercitate dalle autorità comuniste cinesi, volte a impedirne lo svolgimento, si tiene al Parlamento Europeo una conferenza intitolata: "La situazione nel Turkestan Orientale dopo mezzo secolo di occupazione comunista cinese", organizzata dal Congresso Nazionale del Turkestan Orientale (ETNC), con la collaborazione del Partito Radicale Transnazionale (TRP). Aprono i lavori: Enver Can, presidente del Congresso Nazionale del Turkestan Orientale e Olivier Dupuis. Fra i partecipanti: Erkin Alptekin, segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni e dei Popoli Non-rappresentati (UNPO); Peter E. Müller, Società Internazionale per i Diritti dell'Uomo; Kelsang Gyalsen, rappresentante del Governo Tibetano in Esilio presso l'Unione Europea. Nel documento conclusivo, la Conferenza chiede, fra l'altro, "alla Comunità internazionale in generale e all'Unione europea in particolare di affrontare seriamente la tragica situazione del popolo uiguro che, come il popolo tibetano, soffre i drammatici effetti della politica cinese di genocidio per mezzo di trasferimenti di popolazione effettuati sin dall'invasione e dalla feroce occupazione cinese del Turkestan Orientale".

23 ottobre - Parlamento Europeo - Egitto, diritti umani, omosessualità
Sul caso dei 52 cittadini egiziani arrestati e sotto processo per omosessualità, la Commissione Libertà e Diritti del PE approva l'emendamento presentato da deputati di 4 schieramenti politici (primi firmatari i deputati radicali Marco Cappato e Maurizio Turco; cofirmatari Boumedine Thiery e Buitenweg dei verdi, Di Lello della Sinistra unitaria, Cashman, Swiebel, Vattimo e Paciotti dei socialisti) su iniziativa di Ottavio Marzocchi (membro della Direzione politica straordinaria del Partito Radicale). Nel testo si chiede al Consiglio e alla Commissione "di esprimere alle istituzioni egiziane la profonda preoccupazione che ha suscitato a livello comunitario l'arresto di 52 cittadini egiziani sulla base dei loro orientamenti sessuali, di controllare da vicino il destino di tali persone, e di avviare misure progressive e adeguate affinché i diritti di tali persone vengano rispettati, conformemente alla legislazione internazionale sui diritti umani". Una risoluzione di condanna sull'arresto dei 52 egiziani sarà approvata il 29 novembre dal PE, che raccomanda agli Stati europei di verificare il rispetto dei diritti umani in Egitto, in vista dell'accordo fra l'UE e l'Egitto. Sulla vicenda i Radicali Italiani promuovono a Roma, davanti all'assemblea egiziana, una manifestazione di protesta, cui aderisce l'Arcigay.

25 ottobre - Parlamento Europeo - informazione, diritti umani

Nel quadro della procedura di bilancio dell'Unione europea per l'anno 2002, il PE adotta un emendamento dei deputati radicali, nel quale si chiede che gli stanziamenti per lo Sviluppo e consolidamento della Democrazia e dello Stato di Diritto, siano anche destinati "a finanziare la costituzione di una rete radiofonica che possa portare alla realizzazione di una 'Voce dell'Europa', al fine di realizzare e diffondere programmi quotidiani d'informazione verso i paesi retti da sistemi totalitari o autoritari. I programmi di questa rete devono essere incentrati sulla situazione dei diritti dell'uomo e delle minoranze nonché sulle attività svolte al riguardo dall'Unione".


26 ottobre - Laos: Vientane - diritti umani
Nel secondo anniversario di una manifestazione a Ventiane - per la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani nel Laos - in seguito alla quale cinque studenti laotiani venivano arrestati e da allora fatti scomparire, i radicali Olivier Dupuis, Nikolaj Khramov, Massimo Lensi, Silvja Manzi e Bruno Mellano allestiscono a Ventiane un'analoga manifestazione, chiedendo la liberazione dei cinque. Sono arrestati a loro volta e, dopo quattro giorni di reclusione in comune con altri detenuti - durante i quali raccolgono drammatiche testimonianze, come di detenuti incarcerati e in attesa di giudizio da 19 anni - vengono messi in isolamento. In Europa i radicali promuovono un digiuno collettivo cui partecipano oltre 270 cittadini - e lo stesso Marco Pannella anche con un giorno di sciopero della sete - volto a ottenere un tempestivo intervento della diplomazia e delle istituzioni internazionali. Dopo una settimana e soltanto in seguito alle pressioni dell'Unione Europea, del Parlamento Europeo (che mette in causa la sospensione dell'accordo di cooperazione UE-Laos), della diplomazia internazionale, ai cinque è concesso un colloquio con gli ambasciatori belga, italiano e russo e il diritto all'assistenza legale (ne assumono la difesa il deputato europeo del gruppo socialista François Zimeray e l'avvocato laotiano Phivath Vorachak). Dopo un rapido processo, condannati a due anni e mezzo di reclusione e a una multa per sovversione e per propaganda antigovernative, sono espulsi dal paese il 9 novembre.



9 novembre - Italia: Roma - USA
I "Radicali Italiani" e il PRT partecipano alla manifestazione a sostegno degli Stati Uniti, indetta da Forza Italia. "A Vientiane e a Roma, la lotta per la 'riforma americana' e per l'Organizzazione Mondiale delle Democrazie sono gli obiettivi da contrapporre a quelli di tutti i totalitarismi e dei poteri antidemocratici ed antiliberali".


Terza fila: Marco Pannella, Nikolaj Khramov, Olivier Dupuis, Bruno Mellano, Massimo Lensi; seconda fila: Sjlvia Manzi, Emma Bonino, Daniele Capezzone; prima fila: Rita Bernardini, Luca Coscioni

14 novembre - Parlamento Europeo - Afghanistan, diritti umani
Intervenendo in un dibattito al PE sulla situazione politica internazionale, Emma Bonino lancia la proposta di un Satyagraha, una "giornata mondiale di digiuno e nonviolenza", con l'obiettivo di un nuovo governo afghano in cui siano rappresentate le donne, cioè la componente della popolazione che più ha patito gli orrori del totalitarismo talebano. Alla giornata di digiuno, che si svolge l'1 dicembre, aderiscono oltre 6.000 cittadini da più di 100 paesi, numerosi ministri di varie nazionalità, leader politici e di Organizzazioni Non Governative, quasi 500 parlamentari. Fra le adesioni: l'ex segretario generale dell'ONU Boutros Ghali; l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu; i premi Nobel Rita Levi Montalcini, Rigoberta Menchu e Benazir Bhutto; il ministro della Sanità francese Bernard Kouchner; personalità del mondo della cultura, come Bernardo Bertolucci e David Grossman; i maggiori leader della dissidenza cinese, tibetana e cecena. Aderiscono anche i membri della famiglia regale afghana in esilio, Mostapha Zaher, nipote e portavoce del re Mohammed Zaher Sha; e il principe Mir Wais Zaher, figlio del monarca, che partecipa a una conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa alla sede radicale di Roma. Analoghe conferenze stampa si tengono a Zagabria, Istanbul e Mosca. Anche grazie alla pressione politica esercitata dall'azione radicale, nel nuovo governo afghano saranno incluse due donne.


Roma - Mir Wais Zaher, Marco Pannella

15 novembre - Parlamento Europeo - Laos, diritti umani
Il Parlamento Europeo adotta a larghissima maggioranza una risoluzione sugli arresti arbitrari e la situazione politica in Laos presentata dalla Commissione Esteri in seguito all'arresto e alla detenzione di Olivier Dupuis e degli altri quattro militanti radicali. Dopo aver riconosciuto la legittimità della loro azione, il PE, in merito alla sorte dei cinque leader studenteschi laotiani arrestati il 26 ottobre 1999 e di cui non si ha da allora più nessuna notizia, chiede alla Commissione, al Consiglio e agli Stati membri di fare tutto il possibile per garantire che il loro processo "si svolga quanto prima e nel pieno rispetto delle norme internazionali nonché della stessa costituzione della RDP del Laos". La Commissione è invitata inoltre a richiedere, secondo le clausole dell'accordo di cooperazione dell'Unione Europea con il Laos, "l'impegno da parte del governo della RDP del Laos di garantire il rispetto dei diritti civili e politici riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e di conformarsi alle richieste contenute nella risoluzione del PE approvata il 15 febbraio 2001, tra cui l'abolizione dell'articolo 59 del codice penale laotiano che prevede una pena da uno a cinque anni di prigione per propaganda antigovernativa".

21 novembre - Italia - Nigeria, diritti umani

Manifestazione di protesta davanti all'ambasciata nigeriana, promossa da "Nessuno Tocchi Caino", contro la condanna a morte per lapidazione pronunciata da un tribunale islamico nella Nigeria del Nord (in uno degli Stati del paese dove, l'anno precedente, fu ripristinata la legge coranica), contro Safiya Hussaini, una donna incinta di 30 anni, rea di aver avuto rapporti sessuali prematrimoniali. La protesta di "Nessuno Tocchi Caino" si indirizza anche contro centinaia di fustigazioni di giovani donne, sempre a causa di rapporti sessuali fuori dal matrimonio; e contro le mutilazioni degli arti, inflitte per furto. Su tali atrocità, Olivier Dupuis presenta un'interrogazione urgente alla Commissione e al Consiglio europeo.

22 novembre - Italia: Fossano - Tibet
Conferenza pubblica sul tema "Tibet: l'esilio dei diritti - la forza della nonviolenza", promossa dall'Associazione Radicale Adelaide Aglietta. Intervengono, Olivier Dupuis, Bruno Mellano (consigliere regionale radicale in Piemonte); l'assessore provinciale Mario Riu; il sindaco di Fossano Giuseppe Manfredi. Segue la cerimonia di inaugurazione dell'esposizione permanente della bandiera del Tibet nell'atrio del Municipio di Fossano. Sono finora 60 i Comuni piemontesi che hanno deciso di esporre pubblicamente la bandiera tibetana fino a quando non inizieranno negoziati fra il governo cinese e il governo tibetano in esilio, per uno status di autonomia del Tibet all'interno della Cina.

22 novembre - Italia: Roma - Tunisia, diritti umani
Sihem Bensedrine (portavoce del Consiglio Nazionale per le Libertà in Tunisia e una delle più importanti figure dell'opposizione alla dittatura di Ben Ali), in visita in Italia, tiene una conferenza stampa, insieme a Marino Busdachin, membro della Direzione Politica del Partito Radicale Transnazionale. Nel corso della conferenza, la Bensedrine rende pubblica una lettera aperta da lei rivolta al presidente Ciampi, recentemente recatosi in Tunisia, nella quale, denunciate le gravi e sistematiche violazioni di diritti umani nel suo paese, conclude: "Signor Presidente, non sono sicura che il Mediterraneo possa unirci, come Lei ha auspicato nella Sua dichiarazione, quando quelli della riva nord pensano che la democrazia sia un lusso per quelli della riva sud".


Sihem Bensedrine, Marino Busdachin

29 novembre - Parlamento Europeo - clonazione terapeutica
In occasione del dibattito parlamentare circa il rapporto Fiori sulla biogenetica, rapporto di ispirazione "proibizionista" (propugnava, fra l'altro, il divieto dell'impiego a fini terapeutici delle cellule staminali degli embrioni sovrannumerari), Gianfranco Dell'Alba, eurodeputato radicale, dichiara: "Per noi radicali la scelta di questa mattina deve essere chiara: no al rapporto Fiori così com'è; sì alla maggior parte degli emendamenti presentati per la libertà di ricerca scientifica, sì a tutti i tipi di ricerca terapeutica che possano dar vita, e non morte, alla vita che c'è, non a quella presente solo nei manuali di dottrina e che giace oggi nei congelatori dei laboratori in attesa di essere distrutta". Malgrado l'approvazione del rapporto fosse caldeggiata dalla Commissione dei Vescovi della Comunità Europea, il PE lo boccia.

6 dicembre - Bruxelles - manifestazioni, giustizia

In occasione della seduta "Giustizia e Affari Interni" del consiglio europeo dei ministri, il presidente dei deputati radicali al PE Maurizio Turco e l'eurodeputato radicale Marco Cappato convocano una manifestazione di fronte al Consiglio dell'UE per l'affermazione del potere di decisione e di controllo diretto del Parlamento europeo in materia di giustizia e affari interni; per scongiurare il rischio che la lotta al terrorismo avvenga a spese della democrazia e dei principi dello stato di diritto.

7-8 dicembre - Cecoslovacchia: Praga - Corte penale internazionale
Si svolge a Praga una Conferenza Intergovernativa Regionale sulla Corte Penale Internazionale, organizzata dal Ministero degli Esteri Ceco e dall'associazione radicale "Non c'è pace senza giustizia", col patrocinio della Presidenza Belga dell'Unione Europea e la partecipazione di 15 paesi dell'Europa Centrale e dei Balcani, allo scopo di accelerare le procedure necessarie alla ratifica dello Statuto di Roma.

13 dicembre - Parlamento Europeo - droga
Approvando un emendamento, presentato su iniziativa dei deputati radicali, il PE riduce di 3 milioni di euro (cioè di circa due terzi) il finanziamento destinato al Programma delle Nazioni Unite per la lotta contro la droga (PNUCID). Il voto sanziona pesantemente l'attività del fondo e del suo direttore, Pino Arlacchi, oggetto di reiterate denunce da parte dei radicali.

13 dicembre - Roma - globalizzazione
I "Radicali Italiani" presentano il manifesto "Pro-Global" davanti al MacDonald di piazza del Pantheon. Partecipano, insieme al segretario Daniele Capezzone, Pierluigi Diaco (opinionista, dj) e il regista Giulio Base. Il manifesto, in polemica con le tesi No-Global, propone, fra l'altro, un'estensione della globalizzazione del commercio internazionale, che tornerebbe a vantaggio dei paesi in via di sviluppo e, insieme, un allargamento del perimetro della democrazia in ogni regione del mondo.


Pierluigi Diaco, Daniele Capezzone, Giulio Base

18 dicembre - Italia: Milano - Nigeria, diritti umani
Presentata al Consiglio Regionale della Lombardia, per iniziativa dei radicali, una mozione firmata da tutti i gruppi per chiedere alla Nigeria di non eseguire la condanna a morte per lapidazione pronunciata contro Safiya Husseina, rea di rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.

19 dicembre - Italia: Roma - pena di morte, Islam
Nel corso di una conferenza stampa di presentazione della campagna "Nessuno tocchi Bin Laden", promossa dall'associazione Nessuno Tocchi Caino, il segretario dell'associazione Sergio D'Elia dichiara: "Contro la pena di morte in qualsiasi caso, per chiunque abbia commesso un crimine quindi anche per i terroristi e per Osama Bin Laden". Alla conferenza, partecipa Carla Del Ponte (procuratore capo del tribunale per i crimini commessi nella ex-Jugoslavia).



Elisabetta Zamparutti, Sergio D'Elia, Carla Del Ponte, Oliviero Toscani, Marco Pannella

20 dicembre - Inghilterra: Stockport - droga
In solidarietà con il collega Chris Davies - europarlamentare del gruppo ELDR (liberaldemocratico) - protagonista di un'azione di disobbedienza civile (si era dichiarato alla polizia di Stockport in possesso di una modica quantità di cannabis, in segno di protesta per l'arresto del proprietario di un coffee shop sul modello olandese), gli eurodeputati radicali Marco Cappato e Maurizio Turco si recano al tribunale di Stockport. In giornata, Marco Cappato si presenta al posto di polizia dichiarandosi anche lui in possesso di cannabis. Arrestato per una notte, dopo una breve comparizione di fronte alla Magistrates Court (una corte di basso livello), ottiene il rinvio del processo presso la Crown Court, dove, insieme a Davies, rischia più pesanti sanzioni penali e amministrative, ma dove sarà possibile contestare giuridicamente il merito delle accuse e della legge.


Chries Davies, Maurizio Turco, Marco Cappato

28 dicembre - Russia: Mosca - antimilitarismo
Manifestazione "non autorizzata" dell'ARA di fronte al distretto militare di Mosca, per denunciare gravi irregolarità nelle procedure di arruolamento nell'esercito. L'ARA segnala casi di autentico sequestro di obiettori di coscienza e di giovani coscritti, non esaminati dalla Commissione di leva, inviati coattivamente dai commissariati militari in sedi sconosciute.