Cronologia delle azioni politiche
radicali transnazionali: 1999 4 Gennaio Il Senegal, primo paese al mondo, ratifica lo statuto
di Roma della Corte Penale Internazionale. In occasione della visita in Italia del Premier albanese
Pandeli Maiko (iscritto al Partito Radicale) e del suo incontro con
il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, si tiene una manifestazione
davanti a Palazzo Chigi. Si tiene il II Congresso dell'ARA (Associazione Radicale
Antimilitarista). La mozione conclusiva individua come obiettivo politico
prioritario, l'abrogazione della leva obbligatoria e il passaggio a
un esercito professionale e volontario. Il Congresso esprime il proprio
sostegno ai tanti giovani russi che si sono dichiarati obiettori di
coscienza. Nel corso di un dibattito sul rapporto Bernard-Reymond
per un partenariato globale UE-Cina, Olivier Dupuis rileva il fallimento
della politica cosiddetta "di dialogo costruttivo" dell'Unione Europea
verso la Cina; depreca l'ipocrisia per la quale "si ascoltano i dissidenti
quando escono di prigione, li si applaude, ma si dimentica che decine
di migliaia di altri prigionieri politici (…) sono nelle stesse condizioni
di tortura, di violenza e, molto spesso, di morte"; chiede all'UE -
anziché costruire "autostrade privilegiate" con la Cina - di indirizzare
le imprese dei paesi membri a investire in India, la più grande democrazia
del mondo. A Roma, presso la Sala del Cenacolo in Vicolo Valdina
3a, il Partito Radicale organizza il convegno "Leva la leva" sulla abolizione
della obbligatorietà della leva militare e civile. Una delegazione del Partito Radicale guidata da Olivier
Dupuis, e composta da Marino Busdachin, Paolo Pietrosanti, Mariano Giustino,
Afrim Gjonbalaj e Paolo Atzori consegna al viceprocuratore del Tribunale
Penale Internazionale per la ex-Jugoslavia Graham Blewitt oltre 100.000
firme di cittadini e personalità della cultura e della politica per
l'incriminazione immediata del presidente jugoslavo Milosevic per crimini
di guerra e crimini contro l'umanità. I deputati europei del Partito Radicale Transnazionale
Olivier Dupuis e Gianfranco Dell'Alba consegnano al rappresentante speciale
dell'Unione Europea, Wolfang Petrich, il rapporto redatto da un gruppo
di esperti giuridici dell'associazione radicale "No peace without justice"
sull'individuazione delle responsabilità penali e politiche per i crimini
di guerra e contro l'umanità commessi nel 1998 in Kosovo. Il rapporto
- frutto di un'indagine sul campo, compiuta fra ottobre e novembre del
'98, intervistando giornalisti, membri di ONG del luogo e internazionali,
rappresentanti di varie missioni diplomatiche in Kosovo - dimostra la
piena competenza e giurisdizione del Tribunale Penale per la ex Jugoslavia
sui crimini commessi in Kosovo, e sostiene la necessità di garantire
al Procuratore del Tribunale libero accesso ai siti ed ai testimoni
dentro e fuori la regione. Il Partito Radicale interviene a più riprese alla Commissione
Onu di Ginevra sui diritti umani, fra l'altro, sui diritti degli zingari,
rivendicando l'esistenza di fatto di una loro nazione che conta nella
sola Europa dieci milioni di membri; per voce di Wei Jingsheng, sulla
repressione dei dissidenti politici in Cina; sulla repressione dell'opposizione
democratica in Tunisia; sulla violazione dei diritti umani delle donne
in Aghanistan e delle popolazioni indigene in West Papua. Il Partito Radicale lancia una campagna di cartoline indirizzate
a Joshka Fischer, presidente in esercizio dell'Unione Europea, chiedendogli
di prendere tutte le iniziative possibili affinché i Quindici iscrivano
all'ordine del giorno della prossima Assemblea Generale delle Nazioni
Unite la questione dell'istituzione di una moratoria universale delle
esecuzioni capitali. I radicali italiani indicono un'Assemblea dei Mille, per
la rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d'Europa.
15 Marzo Il Partito Radicale rivolge un appello al Primo ministro
macedone Georgievski perché depositi al più presto domanda formale per
l'ingresso della Macedonia nell'Unione Europea, non tenendo conto delle
reticenze europee, tanto prive di fondamento giuridico quanto significative
dell'assenza di una reale strategia politica dell'Unione nella regione. In occasione della visita in Italia del capo della dittatura
cinese Jiang Zemin, che incontra il presidente italiano Scalfaro al
Quirinale, e il presidente del Consiglio D'Alema, il Partito Radicale
promuove una manifestazione di protesta davanti al Quirinale e a Palazzo
Chigi. Fra i manifestanti, il dissidente cinese Wei Jingsheng. Alcuni militanti radicali italiani, fra i quali Marco
Cappato, Rita Bernardini e Paolo Pietrosanti, occupano imbavagliati
la sede del quotidiano "Il Messaggero". Il quotidiano ha sistematicamente
espunto la dizione "Partito Radicale", riferendo delle manifestazioni
e della conferenza stampa tenute in occasione della visita di Jiang
Zemin in Italia. Il Partito Radicale, intervenendo nella Sessione della
Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, dichiara il proprio
sostegno all'intervento militare della Nato in Kosovo. Fra i temi evocati nel documento conclusivo della seconda
Assemblea dei Mille dei radicali italiani, insieme alla campagna per
le prossime elezioni politiche europee, è indicato l'avvio di un processo
per la costituzione di un nuovo soggetto politico per la Rivoluzione
liberale e gli Stati Uniti d'Europa. Konstantin Borovoj, deputato indipendente della Duma,
e membro del Consiglio Generale dell'ARA (Associazione Radicale Antimilitarista),
favorevole al proseguimento dell'intervento militare della NATO in Kosovo,
avvia uno sciopero della fame di protesta contro, soprattutto, Trinidad e Tobago è il secondo paese del mondo a ratificare
lo statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Dopo averla respinta più volte, il Parlamento Europeo
accoglie la proposta di richiedere l'incriminazione di Milosevic da
parte del tribunale dell'Aia per crimini di guerra e crimini contro
l'umanità. Respinge invece - per soli 6 voti - la proposta della Commissaria
europea Emma Bonino, a favore della "creazione immediata di corridoi
umanitari protetti militarmente", per agevolare i soccorsi ai profughi
kosovari. "Non c'è pace senza giustizia" ed il Partito Radicale
Transnazionale inviano una missione in Albania - guidata dall'europarlamentare
Gianfranco Dell'Alba - per valutare le necessità pratiche di coordinamento
tra le agenzie umanitarie e le organizzazioni non governative dei diritti
umani per assicurare che le testimonianze dei deportati possano essere
trasmesse al Tribunale Penale per la ex Jugoslavia. Militanti del Partito Radicale, dell'Associazione Radicale
Antimilitarista (ARA), del Club Khramov - Associazione per le Riforme
Libertarie, prendono parte alla marcia antimilitarista dei 20.000 nel
centro di Mosca. I radicali manifestano sotto una bandiera con il profilo
di Gandhi e con gli slogan: "Rivoluzione liberale", "il Terzo Millennio
senza la coscrizione obbligatoria", "Accusa Milosevic ora", "Difendi
i fratelli serbi contro il regime nazional-comunista di Milosevic". L'Associazione Radicale Esperanto (ERA) promuove un convegno
dal titolo "Il Diritto alla lingua internazionale entro il 2020" cui
partecipano personalità internazionali, come il Premio Nobel per l'economia
Reinhard Selten, studiosi e specialisti della materia. La Repubblica di San Marino - terzo paese al mondo - ratifica
lo statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Manifestazione nazionale a difesa della libertà e del
diritto alla vita del popolo del Kosovo - promossa dal Partito Radicale
e dalla comunità kosovara in Italia - a sostegno della campagna internazionale
per l'incriminazione di Milosevic, e per la democrazia in Serbia. In una risoluzione sul Kosovo, il Parlamento europeo approva
un emendamento radicale dove si afferma che "la deportazione in massa
di centinaia di migliaia di kosovari costituisce, al di là delle tante
angherie commesse, una base sufficiente - conformemente allo statuto
del Tribunale Penale internazionale per la ex Jugoslavia e soprattutto
in virtù dei suoi articoli 2, 3, 4, 5 e 7 - per incriminare immediatamente
le più alte autorità politiche di Belgrado, cominciando da Slobodan
Milosevic". Il Parlamento Europeo, durante il voto in plenaria sul
rapporto Spencer sullo "sviluppo della PESC in 1998", adotta un emendamento
depositato Olivier Dupuis dove "si congratula con il governo del Primo
Ministro albanese Pandeli Majko per il lavoro svolto finora tanto per
quanto riguarda la stabilizzazione e la pacificazione dell'Albania che
per quanto riguarda l'accoglienza dei deportati kosovari e chiede al
Consiglio e alla Commissione di procedere senza indugi alla realizzazione
di un autentico piano Marshall per l'Albania e all'apertura di negoziati
in vista di un accordo di associazione UE/Albania". L'Associazione Radicale Antimilitarista lancia una campagna
per una petizione intitolata: "Il Terzo Millennio senza coscrizione
obbligatoria". L'obiettivo è raccogliere, entro il gennaio 2000, 50.000
firme a una petizione indirizzata alla Duma, nella quale si chiede l'abolizione
del servizio militare obbligatorio e il passaggio a un esercito volontario.
7 Maggio Il Parlamento europeo adotta all'unanimità una risoluzione
d'urgenza che chiede all'Unione europea di farsi promotrice, alla prossima
Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di una risoluzione per l'istituzione
di una moratoria universale delle esecuzioni capitali. Louise Arbour, procuratrice capo del Tribunale Internazionale
per la ex-Jugoslavia, annuncia pubblicamente le accuse a carico di Slobodan
Milosevic, presidente della federazione Jugoslava, Milan Milutinovic,
Nikola Sainovic, Dragoljub Ojdanic e Vlayko Stoyilovic, dirigenti del
regime di Belgrado. Sono imputati di crimini contro l'umanita' e violazioni
del diritto umanitario internazionale. E' una vittoria per i radicali
e per quelle migliaia di cittadini, che per mesi si sono battuti su
questo obiettivo. Nel decimo anniversario del massacro di piazza Tienanmen,
nelle principali citta' italiane i radicali depongono fiori davanti
ai monumenti ai caduti della resistenza e delle guerre. La lista Bonino, che ha indicato fra i principali punti
programmatici la creazione degli Stati Uniti d'Europa, ottiene alle
elezioni del Parlamento Europeo l'8,5 % ed elegge 7 europarlamentari. La Camera dei Deputati vota a favore del provvedimento
di legge che sancisce la ratifica da parte dell'Italia dello Statuto
della Corte Penale Internazionale. Manifestazione dei radicali davanti al Ministero degli
Esteri russo, per chiedere un'immediata ratifica da parte della Russia,
dello statuto della Corte Penale Internazionale. V Congresso italiano del Partito Radicale. Ai lavori della sottocomissione ONU per le minoranze,
il Partito Radicale accoglie positivamente il rapporto del segretario
generale sulla violazione dei diritti umani delle donne in Afghanistan;
interviene sul problema della coabitazione interetnica in Macedonia
e sulle discriminazioni nei confronti degli albanesi; denuncia la violazione
dei diritti umani degli indigeni in West Papua; e la politica cinese
in Tibet, Mongolia Interna e Turchestan Orientale, che rischia di condurre
alla completa scomparsa o dissoluzione delle popolazioni tibetane, uigure
e mongole. Olivier Dupuis presenta al Parlamento Europeo una proposta
di risoluzione dove si chiede la liberazione dei prigionieri politici
kosovari, detenuti nelle carceri serbe. (Secondo i rapporti del Commissario
ONU per i Diritti Umani si tratta di circa 5000 persone). Il testo inoltre
invita il Consiglio di sicurezza dell'ONU ad adottare una risoluzione
in cui venga chiarito alle autorità serbe che il processo di pace è
condizionato al rilascio dei prigionieri. 8 Ottobre Si avvia una raccolta di firme a un appello collettivo
alla procura generale, che le chiede di procedere contro il sindaco
di Mosca Luzhkov per eccesso di potere. Luzhkov ha emanato una disposizione
intitolata "Sulle misure urgenti per garantire l'ordine di registrazione
dei cittadini che soggiornano a Mosca provvisoriamente", nella quale
si ordina a tutti i cittadini non residenti a Mosca di fare una "nuova
registrazione", non prevista da nessuna legge; mentre le forze dell'ordine
devono "stabilire l'obiettivo del soggiorno provvisorio" dei cittadini
a Mosca. Nell'eseguire l'ordine del sindaco la milizia ricorre alla
violenza, alle armi e all'uso dei mezzi speciali. Il deputato europeo della lista Bonino Olivier Dupuis
visita le carceri di Torino e di Ivrea, accompagnato dal segretario
del Cora (COordinamento Radicale Antiproibizionista) Giulio Manfredi.
Manifestazione del Partito Radicale davanti al cinema
Capranica dove si tiene un incontro pubblico con il Dalai Lama, per
salutare il leader tibetano e per denunciare l'ipocrisia per la quale
gli Stati Uniti, l'Unione Europea, l'Italia sostengono feroci regimi
quali il regime dittatoriale comunista cinese, e chiacchierano con le
sue vittime. All'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Consiglio
dei Ministri dell'Unione Europea rinuncia a domandare di mettere ai
voti la proposta di moratoria delle esecuzioni capitali. Per Emma Bonino
è la conferma che "i diplomatici europei sono disposti a sacrificare
i diritti dell'uomo sull'altare degli interessi commerciali e geopolitici".
La Repubblica delle isole Fiji è il quinto paese del mondo
a ratificare lo statuto della Corte Penale Internazionale. I militanti dell'ARA e del Partito Radicale partecipano
a una grande manifestazione a piazza Pushkin, organizzata dall'Unione
Democratica di Valeria Novodvorskaja, contro la seconda guerra cecena,
per salvare la vita della popolazione civile della regione. Il Parlamento Europeo adotta all'unanimità una risoluzione
d'urgenza sulla Corte Penale Internazionale. Vi si rivolge un appello
solenne ai governi e ai parlamenti dei 14 paesi membri, perché siano
esperite il più rapidamente possibile le procedure di ratifica del tribunale
penale internazionale, affinchè il trattato istitutivo possa diventare
effettivo entro la fine del 2000 (obiettivo per il quale sono necessarie
almeno 60 ratifiche). Il Ghana è il sesto paese al mondo a ratificare lo statuto
della Corte Penale Internazionale. Il Partito Radicale denuncia il caso di Dmitrij Neverovskij,
condannato a due anni di reclusione, per essersi rifiutato, come obiettore
di coscienza, di prestare servizio militare in Cecenia. |