Cronologia internazionale del Partito Radicale: 1989 (giugno) |
GIUGNO - Jugoslavia: Murska Sobota - Congresso ZSMS Invitati al Congresso dei giovani socialisti sloveni Lensi, Busdachin e Ottoni partecipano ai lavori e distribuiscono materiali di informazione sul PR. GIUGNO Polonia: Pionki - Antimilitarismo Seminario di vari gruppi pacifisti polacchi a Pionki. Intervengono i radicali Anna Nediewska, Marek Krukowski, Dupuis e Ottoni. 5 GIUGNO Europa: Bruxelles, Varsavia, Lisbona, Roma, Milano - Democrazia in Cina Si svolgono manifestazioni davanti alle ambasciate cinesi di Lisbona, Varsavia e Bruxelles. I radicali chiedono una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri degli esteri europei "al fine di condannare il più energicamente possibile il ricorso alla forza e alla violenza da parte delle autorità cinesi, ricorrendo, se necessario, al richiamo degli ambasciatori". A Varsavia venticinque militanti del Partito Radicale , del Movimento Indipendente pacifista Wolnosc i Pokoj (Libertà e Pace) e del sindacato indipendente degli studenti NZS, iniziano, di fronte all'ambasciata cinese, uno sciopero della fame per chiedere alle autorità polacche di condannare la sanguinosa repressione del popolo cinese.
9 GIUGNO Repubblica democratica tedesca: Berlino - Diritti umani Leonid Pliusc , rappresentante dell'Alleanza Helsinki Ucraina, iscritto al PR, Antonio Stango e Pina Pasquale, vengono arrestati al Check-point Charlie, al muro di Berlino, durante una manifestazione per i diritti umani nei paesi dell'Europa centro-orientale, in Cina ed in Vietnam. Vengono espulsi dalla DDR dopo alcune ore di fermo. 15 GIUGNO - Italia: Roma - Stati uniti d'Europa Sulla scalinata di Trinità dei Monti, il Movimento Federalista Europeo e l'Intergruppo Parlamentare Federalista organizzano una manifestazione conclusiva di appoggio al referendum popolare per l'Unione europea che si terrà in concomitanza delle elezioni europee, il 18 giugno. Vengono lanciati 2000 palloncini con l'invito a votare "SI" per l'Unione europea. 16 GIUGNO - Ungheria: Budapest - Democrazia, Funerali Nagy Partecipa ai funerali di Imre Nagy, ministro del Governo ungherese impiccato nel 1956 dopo la repressione militare sovietica, una delegazione del PR formata dal Primo segretario Stanzani, la vice-segretaria Bonino, il segretario federale Dupuis e Anna Losonczy, consigliere federale radicale, figlia di Geza Losonczy, vittima della repressione assieme allo stesso Nagy. Sono presenti nella delegazione dei socialdemocratici italiani anche i radicali Giovanni Negri, Leonid Pliusc , Antonio Stango e Lorenzo Strik-Lievers.
18 GIUGNO - Europa comunitaria - Elezioni europee Il partito radicale, coerentemente con il suo nuovo assetto transnazionale, non si è presentato alle elezioni. Singoli radicali si sono invece candidati in varie liste elettorali, ottenendo complessivamente un buon risultato. Marco Taradash viene eletto in una formazione interamente nuova: Lista antiproibizionista, Adelaide Aglietta nella Lista Verde Arcobaleno, Pannella nella lista Liberali, Repubblicani, Federalisti e Giovanni Negri, con il Partito Socialdemocratico 18 GIUGNO - Italia - Referendum per l'Europa Grazie all'iniziativa comune del PR e del Movimento Federalista Europeo, si svolge in Italia, contemporaneamente alle elezioni europee, il referendum - che ottiene quasi il 90% dei SI - per l'attribuzione di poteri costituenti al Parlamento europeo. 26 GIUGNO - Bulgaria Sofia - Commissione esteri italiana, Pannella Visita ufficiale in Bulgaria di una delegazione della Commissione Esteri della Camera italiana. Della delegazione fa parte anche Pannella che ventuno anni fa, nel settembre del 1968, fu arrestato proprio a Sofia per aver manifestato contro l'occupazione della Cecoslovacchia. 28-29 GIUGNO - Jugoslavia: Lubiana, Zagabria - Jugoslavia nella CE Sergio Stanzani, invitato dalla Lega dei giovani socialisti sloveni, illustra al palazzo dei Congressi di Lubiana la proposta radicale di ingresso di Jugoslavia e Ungheria nella Comunità europea. Il giorno successivo svolge un'analoga assemblea presso l'Unione degli scrittori di Zagabria ove ribadisce che: "L'evoluzione democratica della Jugoslavia potrà essere sempre meglio garantita, a fronte anche dell'attuale crisi politica ed economica, solo con un deciso orientamento verso la Comunità Europea". |