Cronologia internazionale del Partito Radicale: 1989 (luglio) |
14 LUGLIO - Italia: Roma - Pena di morte, Paula Cooper
In una conferenza stampa il Coordinamento "Non uccidere" annuncia che la Corte Suprema dello stato dell'Indiana ha commutato in 60 anni di carcere la condanna a morte inflitta in primo grado a Paula Cooper. In un collegamento diretto l'avvocato di Paula Cooper, William Touchette, ha sottolineato il ruolo determinate della mobilitazione internazionale e specialmente dell'Italia.
16 LUGLIO - Italia: Roma - I congresso del CORA
Presidente viene eletto Giancarlo Arnao, segretario Luigi Del Gatto, tesoriere Maurizio Turco. Nella mozione tra l'altro si chiede "la federazione del Co.R.A. con la Lega Internazionale Antiproibizionista, nella comune convinzione che il proibizionismo, come la criminalità legata al traffico della droga, sarà sconfitto soltanto se verrà organizzata una forte campagna a livello transnazionale".
18 LUGLIO - URSS - Consiglio federale pr
Preoccupati da ritardi burocratici che rischiano di impedire nuovamente la partecipazione della consigliera federale Evghenja Debranskaja e di altri invitati sovietici, al previsto Consiglio radicale (a Starsburgo dal 26 al 31 luglio), Sergio Stanzani e Marco Pannella scrivono a più riprese a Gorbaciov per segnalare il caso. Analoghe sollecitazioni vengono inviate da diversi europarlamentari.
21 LUGLIO - Italia: Roma - Consiglio federale PR
Il presidente del Consiglio Federale del Partito Radicale, Marco Pannella, annuncia il rinvio a settembre della sessione del Consiglio a causa della mancata autorizzazione all'espatrio dei sette cittadini sovietici che dovevano prendervi parte. In un appello "Alla Russia con amore" Pannella ribadisce la fiducia nel nuovo corso sovietico di democratizzazione, ma annuncia iniziative nonviolente laddove gli stessi ostacoli si riproponessero in vista del Consiglio federale spostato a settembre.
31 LUGLIO/2 AGOSTO - Italia: Roma (Residence Ripetta) - Seminario transnazionale
Seminario della segreteria e degli eletti, iscritti al PR, nel corso del quale si discute la decisione del congresso di Budapest, l'attività del partito transnazionale e la gravissima situazione economico-finanziaria.