indice anni
Cronologia del Partito Radicale -
1974

GENNAIO

Italia: Napoli I Congresso della LOC
GENNAIO
Italia: Roma 8 referendum, divorzio
GENNAIO
Italia: Roma "Liberazione" sospensione
FEBBRAIO
Italia: Roma "Il Mondo", divorzio
FEBBRAIO
Italia 8 referendum, pubblicazione
FEBBRAIO
Italia: Milano Divorzio, 8 referendum
FEBBRAIO
Italia: L’Aquila giustizia, Braibanti
FEBBRAIO
Italia referendum sul divorzio
Marzo
Italia Crisi del governo Rumor, reincarico allo stesso.
MARZO
Italia "Il Popolo", referendum
MARZO
Italia 8 referendum
APRILE
Italia: Roma RaiTv, referendum
APRILE
Italia: Roma RaiTv, digiuno
Aprile
Italia Approvato il finanziamento pubblico dei partiti
Aprile
Italia: Genova Prima azione clamorosa delle Brigate Rosse: viene rapito il giudice Sossi,
sarà rilasciato dopo un mese in seguito alla concessione della libertà
provvisoria a 8 detenuti del gruppo XXII ottobre.
APRILE
Italia: Roma Sossi, BR, referendum
APRILE
Italia: Roma Media, Leone
APRILE
Italia: Milano media, Leone
Aprile
Portogallo Colpo di stato militare, incruento. Rivoluzione dei garofani.
Avvio della democratizzazione
MAGGIO
Italia: Roma Censura, media
MAGGIO
Italia Divorzio, suor Marisa Galli
Maggio
Italia Referendum per l’abrogazione del divorzio. 59,1% contrari, 40,9% favorevoli.
13 MAGGIO
Italia Divorzio
MAGGIO
Italia Digiuno, Leone
MAGGIO
Italia: Roma Digiuno, RaiTV
MAGGIO
Italia Digiuno, appello, media
Maggio
Italia: Brescia Bomba ad un comizio sindacale, 6 morti.
MAGGIO
Italia: Roma Giustizia, vilipendio
MAGGIO
Italia: Roma Giustizia, vilipendio
GIUGNO
Italia: Roma Antimilitarismo
GIUGNO
Italia: Trieste Antimilitarismo
Giugno
Italia Nuove dimissioni di Rumor, reincarico allo stesso.
GIUGNO
Italia: Roma 8 Referendum
GIUGNO
Italia: Roma Digiuno, obiettivi
Luglio
Cipro Colpo di stato della giunta militare greca. Intervento dell'esercito
turco che occupa la parte settentrionale dell’isola.
Luglio
Grecia Il presidente richiama l’ex premier in esilio Karamanlis per formare
un governo civile di unità nazionale. Vengono arrestati i colonnelli.
LUGLIO
Italia Digiuno, aborto
LUGLIO
Italia: Roma Consiglio nazionale
LUGLIO
Italia: Roma RaiTv, incatenamento
LUGLIO
Italia Digiuno, Pasolini, media
LUGLIO
Italia: Roma Digiuno, Leone
LUGLIO
Italia: Roma Digiuno, RaiTv
LUGLIO
Italia: Roma Digiuno, sospensione
LUGLIO
Italia: Roma digiuno, ripresa
LUGLIO
AGOSTO
Italia: Roma antiautoritarismo, nonviolenza
Agosto
USA Dimissioni di Nixon dopo l’impeachment. Presidenza di Gerald Ford.
LUGLIO
AGOSTO
Italia: Roma Incontri, diritti civili
AGOSTO
Italia RaiTV, denuncia
Agosto
Italia Bomba sul treno Italicus, 12 morti, rivendicata da Ordine Nuovo.
AGOSTO
Italia: Roma Incontri, diritti civili
AGOSTO
Italia: Roma Digiuno, conclusione
SETTEMBRE
Italia: Roma RaiTv, incontri
SETTEMBRE
Italia: Roma 8 referendum
OTTOBRE
Italia: Roma Consiglio nazionale
Settembre
Italia Arrestati i fondatori delle BR Renato Curcio e Alberto Franceschini
Ottobre
Italia Dimissioni del governo Rumor
NOVEMBRE
Italia: Milano XIV Congresso PR
Novembre
Italia Nuovo governo guidato da Aldo Moro
NOVEMBRE
Italia: Roma MLD, aborto
NOVEMBRE
Italia: Roma Giustizia, libertà di stampa
NOVEMBRE
Italia: Roma voto ai diciottenni
DICEMBRE
Italia Convegni regionali

DOCUMENTI

Vade retro referendum Marco Pannella,  L'Espresso, Gennaio 1974

Onorevole mendicità  di Marco Pannella IL MONDO, 21 febbraio 1974

L'obiettivo di Fanfani  IL MONDO, 21 febbraio 1974

"Il Popolo" furioso di Marco Pannella IL MONDO, 14 marzo 1974

"Il Popolo" dei ricatti di Marco Pannella IL MONDO, 21 marzo 1974

La vera sfida di Pier Paolo Pasolini IL MONDO, 28 marzo 1974

Il "no" di una suora di Marisa Galli IL MONDO, 9 maggio 1974

Ed ora gli altri otto! LIBERAZIONE, 13 maggio 1974

Cronache del referendum IL MONDO, 16 maggio 1974

L'appello clandestino NOTIZIE RADICALI 1 giugno

VIOLENZA DELL'ANTIFASCISMO Corriere della Sera del 16 luglio 1974

PRIMO SUCCESSO CONTRO LA VIOLENZA DI STATO 20 luglio 74

PERCHÉ DIGIUNIAMO ANNABELLA, 10 agosto 1974

L’estate calda del ’74  Da I NUOVI RADICALI - Teodori, Ignazi, Panebianco - Mondadori, 77

LEGENDA TITOLI
rosso = transnazionale   blu = nazionale   verde = congressi o riunioni del PR

GENNAIO - Italia: Roma - referendum, divorzio

Mentre ancora non è decisa la data per lo svolgimento del referendum sul divorzio, continuano le manovre per modificare preventivamente la legge, in modo da impedire la verifica popolare. "Liberazione" denuncia che le indagini demoscopiche sul tema vengono nascoste perché da esse risulta che "gli antidivorzisti sarebbero battuti con uno scarto di almeno dieci milioni di voti. L'alibi del "paese immaturo", della "potenza della Chiesa", del condizionamento clericale di grandi parti del movimento operaio e proletario, sarebbe travolto. Tutte le strategie politiche attualmente in corso andrebbero all'aria. All'interno del PCI e del PSI s'importerebbero immediatamente linee alternative a quelle attualmente prevalenti. La strategia del 51% riprenderebbe vigorosamente consistenza."

Nell’intervento "Vade retro referendum" su l’Espresso del 1 gennaio, Pannella imputa alle sinistre ed al PCI in particolare il tentativo di scongiurare in ogni modo il referendum.

5/6 GENNAIO - Italia: Napoli - I Congresso della LOC

Il Primo congresso della Lega degli Obiettori di Coscienza "prende posizione contro la proposta del Ministero della difesa di far svolgere il servizio civile nei pompieri." Gli obbiettori si dicono pronti a tornare in carcere.

20 GENNAIO - Italia: Roma - 8 referendum, divorzio

Al teatro Adriano il "Comitato per una Repubblica autenticamente costituzionale" tiene una manifestazione nazionale di apertura della campagna per gli otto referendum e per la difesa della legge sul divorzio nel referendum abrogativo. Alla manifestazione partecipano anche Loris Fortuna e l'on. Baslini.

30 GENNAIO - Italia: Roma - "Liberazione" sospensione

Cinque mesi dopo il suo primo numero, il quotidiano del partito radicale 'Liberazione' sospese le pubblicazioni. Alla base della decisione, annunciata nell'ultima edizione del giornale del 30 gennaio 1975, non ci furono, secondo i radicali, soltanto le pressanti necessità economiche, … bensì una preminente volontà di protesta. Era scritto infatti nell'ultimo numero del giornale che le pubblicazioni cessavano "per sottolineare la gravità degli attacchi e delle discriminazioni di regime contro il Partito radicale, la lega per il divorzio ed il giornale stesso".

FEBBRAIO - Italia: Roma - "Il Mondo", divorzio

Inizia da metà febbraio l’ospitalità di alcune pagine che "Il Mondo" offre alla LID, per tutta la durata della campagna referendaria.
Scrive Pannella in una lettera al settimanale: "Voi amici de "Il Mondo" siete i primi, e per ora i soli, a mostrare di sentire che la vostra libertà è in causa, davvero, con la nostra, come con qualsiasi altra; di amici o di avversari che sia. Non essere d'accordo, ma difendere ad ogni costo il diritto altrui di esprimere le proprie idee è l'antico precetto su cui si fonda la tolleranza volteriana, senza la quale non si è laici."

FEBBRAIO - Italia - 8 referendum, pubblicazione

A cura del partito radicale esce un libretto, per i tipi delle edizioni Savelli, intitolato "Contro il regime", che raccoglie una serie di interventi di personalità del mondo politico e culturale, favorevoli ai referendum: fra questi, il parlamentare socialista Loris Fortuna, l'ex-senatore Giorgio Fenoaltea, il senatore della sinistra indipendente Giuseppe Branca, il professore universitario Norberto Bobbio. Quest'ultimo, in particolare, pur dichiarando di ritenere troppi i referendum proposti, definisce il referendum come un bipolarismo perfetto, a causa della propria natura anticentrista.

17 FEBBRAIO - Italia: Milano - Divorzio, 8 referendum

Manifestazione al teatro Dal Verme per il lancio della campagna referendaria.
A questa partecipano anche esponenti della sinistra extraparlamentare, portando una adesione che non solo non sarà mai fattiva ma si trasformerà in opposizione e boicottaggio nei mesi successivi. [ con l’eccezione del gruppo di Avanguardia operaia, ndr]
Alcuni oratori, tra i quali Loris Fortuna: "rilevarono come la legge che introduceva nella nostra legislazione l'istituto del divorzio fosse una legge che tutelava un diritto e che lasciava libera la coscienza del credente circa il valore del sacramento."
Pannella, attaccando il PCI, sostiene: "che tale partito non era pienamente impegnato nella lotta per vincere il referendum perché ‘troppo impegnato’ a portare avanti il compromesso storico con la DC. E ancora vi furono degli attacchi alla senatrice comunista Carrettoni, ‘colpevole’ di avere presentato una proposta di modifica della legge Fortuna-Baslini, e accusata di aver fornito con ciò stesso "armi all'avversario".

20 FEBBRAIO - Italia: L’Aquila - giustizia, Braibanti

Marco Pannella viene condannato a nove mesi di reclusione, assieme ai giornalisti Loteta e Signorino, dalla Corte d'Appello dell'Aquila, confermando la sentenza di primo grado già inflittagli per diffamazione nei confronti di Antonino Lojacono, pubblico ministero del caso Braibanti.
Il leader radicale dichiara "Un ulteriore episodio di violenza delle istituzioni viene a contrapporsi alle più elementari esigenze non solo di giustizia, ma di legalità. Ci si è infatti costretti, per celebrare il processo, ad una difesa amputata, avendo tutti i difensori documentato il loro impedimento ad assistere gli imputati, per impegni di giustizia concorrenti".

21 FEBBRAIO - Italia - referendum sul divorzio

Con l’intervento "L’obiettivo di Fanfani" su "Il Mondo" , la LID rivela il disegno del segretario DC: "drammatizzazione della situazione sociale ed economica del paese per creare un clima di 'unità nazionale' che consenta o di evitare il referendum o - al peggio - di trasformarlo in una crociata contro il caos, 'il comunismo', il disordine e la miseria"

14 MARZO - Italia - referendum, PCI

In una nota sul Mondo, Fortuna e Pannella, registrano un mutamento di rotta nel PCI sul referendum contro il divorzio. Esprimono la speranza "… dell'unità nuova e rinnovante di tutti i democratici, non importa in cosa d'altro credenti, contro il sostanziale e necessario "fascismo" di tutti i clericali, cattolici o atei, populisti e tradizionalisti, reazionari o interclassisti, di "sinistra" o di destra che fossero.
È oggi, quel che sostanzialmente leggiamo nei documenti politici del PCI, nella stampa comunista e socialista, o in quella dei movimenti di rivolte e di protesta extraparlamentari."

14 MARZO - Italia - "Il Popolo", referendum

Dopo i violenti attacchi del quotidiano della DC ‘Il Popolo’ alla LID e a Marco Pannella, questi replica su ‘Il Mondo’. Il leader radicale ripropone e documenta l’analisi della DC quale erede e prosecutore del Partito Nazionale Fascista, ne denuncia le trame di oggi contro i divorzisti e i radicali e contro lo stesso settimanale che ospita gli interventi della LID.
Il Popolo’ furioso
‘Il Popolo’ dei ricatti - 21 marzo

20 MARZO - Italia - firme per gli 8 referendum

Iniziarono in tutto il territorio nazionale le operazioni per la raccolta delle firme per l'indizione degli otto 'referendum' abrogativi promossi dai radicali. Nel darne notizia, un comunicato dei radicali precisò che le firme si potevano apporre presso le cancellerie di Tribunale e di Pretura, presso le segreterie comunali e presso gli studi notarili i cui elenchi erano presso la sede del partito.
In alcune settimane vengono costituiti, "assieme ad altre forze (in primo luogo la UIL, ma anche la FGR, nuclei di extraparlamentari, ecc.) … già circa cento nuclei di raccolta di firme, con i quali siamo presenti in ogni regione ed in quasi tutte le province. Ma occorre moltiplicare lo sforzo. …"
Le firme vengono raccolte anche per strada, nelle piazze e luoghi più affollati utilizzando i tipici "tavolini da tappezziere", che diventano punti di incontro e mobilitazione.

28 MARZO - Italia - Pasolini, referendum

Nella pagina che "IL MONDO" offre settimanalmente alla Lega Italiana per l'Istituzione del Divorzio, Pier Paolo Pasolini afferma che è possibile per la prima volta sconfiggere il "nuovo fascismo" rappresentato dalla DC. L'occasione è fornita dal referendum sul divorzio e dagli "otto referendum contro il regime" promossi dai radicali. (La vera sfida)

28 MARZO - Italia - 8 referendum

Su Liberazione, (che, dopo una sospensione, riprende faticosamente) una nota segnala l’isolamento dei radicali dalla sinistra, parlamentare e non, in merito agli - 8 referendum - e nonostante il comune schieramento per il divorzio: "L'"Unità" ci ha attaccato dicendo che con gli otto referendum "facciamo il gioco di Fanfani". E' esattamente il contrario, compagni comunisti! Fanfani si accinge a tentare in questo referendum e nel dopo-referendum, sia che vinca sia che perda, il definitivo consolidamento del regime democristiano, condannando e riducendo le forze di sinistra e le grandi masse proletarie e di classe del nostro paese ad un ruolo subalterno nell'ambito di un equilibrio politico - corporativo, clericale, autoritario e interclassista - dominato dalla Democrazia Cristiana. A questo disegno contrapponiamo un disegno altrettanto ambizioso. Vogliamo vincere il confronto sul divorzio. Ma vogliamo anche che la vittoria del 12 maggio contro la D.C. non rimanga un fatto isolato, appena una parentesi nella storia recente della Repubblica, chiusa la quale tutto torni come prima e peggio di prima. Vogliamo protrarre ed estendere il confronto con il partito di regime, spazzare via le leggi clericofasciste che ancora impediscono la realizzazione di una effettiva democrazia costituzionale, dar vita alle speranze di libertà e di alternativa continuamente frustrate e mortificate nel paese.
Siamo consapevoli della sproporzione delle forze, del rischio sempre più grave di isolamento, delle stesse possibilità di un fallimento. Occorre in tre mesi raccogliere cinquecentomila firme moltiplicate per otto referendum. E all'attacco dell'"Unità", si è aggiunto un comunicato della segreteria del PSI che considera un "elemento di confusione" il progetto politico degli otto referendum nel momento in cui si deve affrontare la campagna per il divorzio. E si è aggiunto l'improvviso ed imprevisto, purtroppo per noi estremamente grave, disimpegno organizzativo dei maggiori gruppi extra-parlamentari, da Lotta Continua al Manifesto, dal PDUP ad Avanguardia Operaia…."

11 APRILE - Italia: Roma - RaiTv, referendum

In un comunicato congiunto del Partito radicale e della LID fu espressa una vibrata protesta per la esclusione delle due organizzazioni dalla partecipazione ai dibattiti televisivi della serie "tribuna del referendum". Nel comunicato inoltre le due organizzazioni divorziste dichiararono le propria opposizione alla proposta di fornire alla RAI una rosa di oratori per sceglierne alcuni, ad insindacabile giudizio della RAI stessa, da utilizzare in occasione di dibattiti collaterali che si sarebbero tenuti tra "esperti" in materia di divorzio. Nel comunicato si sottolineava inoltre che mentre la LID e il Partito radicale erano stati esclusi, "ha avuto il diritto di partecipare il movimento ultra reazionario di Civiltà Cristiana, notoriamente costituito da picchiatori e teppisti, che ha attaccato il Partito radicale senza che vi fosse alcuna possibilità di replica."
"Il comunista Maurizio Ferrara … così spiega la decisione di escludere dalle trasmissioni televisive i divorzisti della LID: - Ci fu una comune concordanza di tutti i partiti divorzisti nel respingere una furbesca proposta della DC e della Direzione centrale della TV intesa trasformare i dibattiti televisivi in una continua rissa ideologico-politica tra Gabrio Lombardi e Marco Pannella, (…) tutti i partiti divorzisti ritennero esiziale questa prospettiva, poiché ritenevano, e non a torto, che l’aggressività anticlericale di Marco Pannella poteva risultare più utile alla causa fanfaniana del SI, che cercava la rissa, che a quella democratica del NO che cercava esattamente il contrario. - (Il Mondo 15 agosto)

15 APRILE - Italia: Roma - RaiTv, digiuno

30 militanti del PR e della LID iniziano uno sciopero della fame per ottenere l’ammissione delle minoranze escluse dalle "Tribune referendarie" della Tv di stato.

19 APRILE - Italia: Roma - Sossi, BR, referendum

Il segretario del Partito Radicale, Giulio Ercolessi, e Marco Pannella della segreteria della LID, diffusero una dichiarazione congiunta nella quale affermavano che l'opinione pubblica, in relazione all'eclatante episodio del magistrato genovese Sossi rapito dalle Brigate Rosse, doveva esigere dal Governo un intervento adeguato ed immediato, affinché il giudice fosse salvato e liberato. "La libertà e la vita di un fascista, in democrazia, per un democratico, devono essere e sono preziose ancor di più della propria". Nel comunicato era affermato che chi aveva organizzato il sequestro stava perpetuando ormai consolidate abitudini al regime: "ogni volta che si trova o si sente in pericolo ci sono stragi o morti sospetti e clamorosi". E venivano citati i casi di Milano del 1969 e di Feltrinelli prima delle elezioni del 1972.
"Alla vigilia del 'referendum' - proseguiva il comunicato - la scomparsa del magistrato di estrema destra non può non costituire un consapevole tentativo di indurre quanto meno quel 70 per cento di elettori della destra nazionale e quel 30 per cento di elettori della DC, che secondo le indagini demoscopiche sono favorevoli al divorzio, a ritornare sulle loro posizioni tradizionali".

20 APRILE - Italia: Roma - Media, Leone

Il primo segretario del Partito radicale Giulio Ercolessi ed il presidente della LID Mauro Mellini inviarono al presidente Leone una lettera di protesta per le "discriminazioni di cui i movimenti per i diritti civili" erano fatti oggetto nel corso della campagna elettorale per il 'referendum' [ il PR e la LID erano stati esclusi dai servizi e dai dibattiti della RAI/Tv, previsti per il referendum] e informarono il Presidente che 30 militanti radicali e della LID erano intenzionati a continuare il digiuno di protesta, in atto ormai da cinque giorni, fino a quando egli non ritenesse doveroso ricevere i rappresentanti del Partito radicale e della LID al Quirinale, per porre rimedio, nella sua qualità di garante della costituzione, agli attentati in atto contro la libertà politica delle minoranze radicali. La lettera a Leone concludeva affermando come già nel 1958, in circostanze analoghe, il Presidente Gronchi ricevette i rappresentanti del Partito radicale.

APRILE - Italia: Milano - media, Leone

Manifestazioni contro l'esclusione dal dibattito elettorale a Milano: "pur non potendo contare su un gran numero di militanti, la LID e con essa il Partito radicale effettuarono nel capoluogo lombardo la loro azione con l'appoggio di tutte le forze di sinistra, dal PCI al PSI ai gruppi extraparlamentari che ne sostenevano la propaganda.
Sette militanti del Partito radicale, tra cui il segretario nazionale, sistemarono un paio di tavoli proprio al centro della galleria con grandi tabelloni intorno e poi con un megafono si misero a spiegare alla gente che passava le ragioni della loro decisione: fino a quando il Presidente della Repubblica Leone non avesse ricevuto una delegazione del Partito radicale e della LID, non si sarebbero mossi da lì, o quantomeno avrebbero continuato uno sciopero della fame ad oltranza."

30 APRILE - Italia - divorzio, referendum

Diffida dei carabinieri ad intervenire in pubblici dibattiti, denunce per vilipendio, per "colletta pubblica", per l’esposizione di semplici cartelli, esclusione con interventi di polizia dalla propaganda elettorale mediante pubbliche affissioni, contro/denunce radicali … Tutto questo in un solo giorno, particolare ma non unico, della campagna referendaria radicale. Cronache del referendum

3 MAGGIO - Italia: Roma - Censura, media

La presidenza della LID invia una lettera: alle segreterie dei partiti laici e ai direttori di alcuni giornali, in particolare del "Messaggero" e di "Paese Sera", per protestare contro la censura che è stata riservata alle prese di posizioni favorevoli al "No" di don Prunas Tola, collaboratore del cardinale Pellegrino, e di don Marco Bisceglia che ha fornito una dura risposta a nome di una parte del clero meridionale alle imposizioni della CEI. Una uguale censura è stata riservata alla notizia della prima presa di posizione favorevole al "No" venuta da una suora, Marisa Galli, e - ciò che è più grave - alla notizia della sospensione, decretata dal vescovo moniale (preposto ai monaci), dalle sue funzioni di coordinatrice delle religiose degli istituti assistenziali dell'Emilia Romagna.
Tacere queste notizie, ignorarle e censurarle significa soltanto lasciare solo che si trova alle prese con un potere ecclesiastico che vuole abrogare il 12 maggio, insieme con il divorzio, anche ogni forma di cristianesimo critico e rinnovatore, animato da autentico spirito evangelico.

9 MAGGIO - Italia - Divorzio, Marisa Galli

Su "Il Mondo", assieme alle testimonianze di preti e cattolici, compare un coraggioso appello per il NO all’abrogazione del divorzio di suor Marisa Galli.

12 MAGGIO - Italia - Divorzio, referendum

"..Il responso delle urne si espresse per il mantenimento del divorzio con un'indicazione popolare che tocco, contrariamente alle stesse previsioni di gran parte delle forze laiche e di sinistra, il 59,1% dei voti, con punte altissime (dei due terzi e dei quattro quinti dell'elettorato) nelle grandi aree metropolitane. L'immagine che ne conseguiva era quella di un paese che nei suoi orientamenti di fondo era assai diverso e più avanzato di quello che da ogni orizzonte i partiti e le loro classi dirigenti si aspettavano. Per i radicali quel risultato aveva l'effetto di dare credibilità nell'opinione pubblica alla tesi su cui si sarebbero basati gli sviluppi successivi delle loro iniziative: che cioè i referendum sono possibili e che basta averli indetti per vincerli." …
"Cosi, sollevato da principio come problema limitato e settoriale, il divorzio con il movimento divorzista, con l'approvazione della legge e il referendum avevano trasformato radicalmente i dati dell'equilibrio politico del paese, rivelando per la prima volta dal dopoguerra l'esistenza di una maggioranza orientata perlomeno su determinati problemi, in senso progressista. Tale risultato era stato provocato dalla esigua minoranza radicale, attraverso un processo innescato non casualmente ma previsto, se non nella forma certamente nella sostanza politica, fin dall'inizio."

13 MAGGIO - Italia - Divorzio

"La sera, alla festa della vittoria indetta dai radicali a Roma in Piazza Navona, prima ancora di conoscere il risultato delle votazioni, partecipò una gran folla che affluiva da tutta la città. Quella notte, fino all'alba, l'immensa marea di cittadini, forse mezzo milione, di ogni estrazione sociale e di ogni appartenenza politica, percorse in corteo le strade della capitale, esternando collettivamente l'entusiasmo della prima vittoria dal dopoguerra sulle forze moderate, conservatrici e clericali, in un'atmosfera paragonabile a quella della proclamazione della vittoria repubblicana del 1946."
Pannella, in un asciutto commento, invita a tener alta la mobilitazione "Ed ora gli altri otto!"

13 MAGGIO - Italia - Digiuno, Leone

Marco Pannella, con una lettera, comunica al Presidente della Repubblica Giovanni Leone di essersi associato [dal 3 maggio] al digiuno condotto da alcuni militanti radicali per ottenere attenzione alla richiesta di udienza rivolta dal Pr e dalla Lid. Queste due organizzazioni intendevano esporre al Presidente della Repubblica le discriminazioni, in particolare per quanto riguarda i mezzi d'informazioni pubblici, di cui erano oggetto le minoranze radicali. Accanto a questa questione intendevano informare il Presidente della patente violazione del Concordato messa in atto dalla Conferenza Episcopale Italiana in occasione del referendum sul divorzio e del mancato esercizio dell'azione penale da parte della magistratura.

17 MAGGIO - Italia: Roma - Digiuno, RaiTV

Marco Pannella in una conferenza stampa illustra: i motivi per cui il 3 maggio precedente aveva iniziato un altro digiuno: primo motivo la richiesta minima "giusta e necessaria" alla RAI dell'assegnazione di almeno un quarto d'ora di tempo alla LID e al Pr con le garanzie riconosciute alle emissioni elettorali, e la richiesta che venisse assegnato almeno un quarto d'ora a Don Franzoni sotto forma di intervista o colloqui con la stampa. Pannella disse poi che avrebbe digiunato sin quando il Capo dello Stato non avesse accolto la richiesta di udienza avanzata fin dal 15 aprile per informarlo delle gravi discriminazioni e situazioni sostanzialmente incostituzionali che si stavano determinando. "Digiunerò anche - aggiunse Pannella - fin quando il Parlamento non assolverà il suo dovere di prendere in considerazione la legge di regolamentazione dell'aborto presentata nel febbraio del 1973 dall'on. Fortuna e con essa la realtà umana e sociale che viene considerata e di pronunciarsi in merito". Pannella motivo quindi il suo digiuno con l'ulteriore ragione della difesa della libertà dell'informazione e della linea "laica democratica e antifascista" del giornale 'Il Messaggero'. Il leader radicale chiese "adeguate e incontestabili garanzie" che non si giungesse a "gravi e inadeguate forme di censura e di soffocamento" ai danni del Partito radicale. Pannella concluse la conferenza stampa augurandosi che queste richieste fossero presto accolte: l'esperienza oltre che l'evidenza, mostrano che mai abbiamo preteso di usare della civile e nonviolenta arma del digiuno per cercare di ottenere vantaggi o privilegi. Vi ricorriamo solo se costretti e per ristabilire dei diritti violati o negati"

25 MAGGIO - Italia - Digiuno, appello, media

Viene diffuso un appello in sostegno al digiuno di Marco Pannella, al 22° giorno di astensione dal cibo, firmato da prestigiosi scrittori, giornalisti e politici ma i media lo ignorano sistematicamente, come denuncerà Notizie radicali (L’appello clandestino) richiamando gli obiettivi del digiuno.

29 MAGGIO Italia: Roma - Giustizia, vilipendio

Il leader radicale in una conferenza stampa accusa la Procura della Repubblica di Roma "di avere assunto un atteggiamento persecutorio e politico" nel processo che lo vede accusato, per la pubblicazione su NR del 1972 di un manifesto antimilitarista, di: vilipendio delle Forze armate e del governo, istigazione ai militari a disobbedire alle leggi e, genericamente, di istigazione a delinquere.
Pannella, denuncia una serie di violazioni procedurali e incongruenze, non ultima la citazione in Corte d’Assise dopo due anni e "all'immediata vigilia della campagna elettorale per il referendum, che dovevo affrontare come segretario nazionale della massima organizzazione laica e divorzista impegnata in questa dura battaglia: la Lega italiana per il divorzio - LID". Comunica che non ricorrerà in appello, né si presenterà in aula come imputato.

30 MAGGIO - Italia: Roma - Giustizia, vilipendio

Il processo a Pannella viene rinviato: "La terza Corte d'Assise, accogliendo un'istanza della difesa, ordinò la trasmissione degli atti all'ufficio del pubblico ministero, al fine di accertare se esistevano gli elementi per l'estensione dell'azione penale anche a carico dei componenti della direzione del Partito radicale i quali avevano dichiarato, nella precedente udienza, di essere autori con Marco Pannella di tutti gli scritti incriminati. …
La lettura dell'ordinanza fu accolta dagli applausi dei moltissimi radicali astanti."
Pannella dichiara successivamente "La magistratura giudicante ha respinto al mittente, alla Procura della Repubblica di Roma, gli atti di un processo politicamente intollerabile per come è stato istituito e amministrato." …
"Ma questo successo non può e non deve far dimenticare la gravità del fatto. Stamane, nel solo palazzo di giustizia della città di Roma, erano chiamati altri tre processi contro militanti radicali, in totale quindici cittadini. E' storia di tutti i giorni, non un caso. Che io abbia già il primato delle imputazioni, ma da anni, il primato dei proscioglimenti e delle assoluzioni (spesso rifiutandomi, come oggi, di comparire e denunciando le responsabilità anticostituzionali dell'accusa, ma anche senza la difesa di compagni e amici del valore di Franco De Cataldo e Mauro Mellini, senza difesa di fiducia, ma solo d'ufficio) è un fatto esplicito, interpretabile solo in una direzione: le denunce, spessissimo, sono i fatti intimidatori e politici. Se questa volta ancora tutto è andato nel senso della giustizia e della legalità, lo dobbiamo alla mobilitazione di giornalisti in primo luogo, dobbiamo sottolinearlo, "borghesi" e, alla fine, anche compagni del Manifesto e di Lotta Continua. Perché senza informazione onesta questi processi raramente possono essere vinti."… "Comunicheremo, per finire, gli atti di questo processo al Consiglio superiore della Magistratura, anche se senza illusioni."

2 GIUGNO - Italia: Roma - Antimilitarismo

"Per la festa della Repubblica, come di consuetudine i radicali organizzarono in concomitanza con la tradizionale parata delle Forze Armate una manifestazione, consistente nel lancio di manifestini in cui si contestava il fatto che "la celebrazione di una Repubblica fondata sul lavoro" fosse festeggiata con una parata militare."
Pannella ed altri radicali improvvisano un sit-in nel piazzale della questura centrale fino a quando i loro compagni vengono rilasciati in libertà provvisoria.

9 GIUGNO - Italia: Trieste - Antimilitarismo

Alcuni carabinieri arrestano, a Trieste, durante una manifestazione antimilitarista, il membro del CF del partito, Marino Busdachin, e altri tre radicali che stavano distribuendo volantini. Vengono condannati a 10 giorni di carcere.

15 GIUGNO - Italia: Roma - 8 Referendum

Verificata l’insufficienza delle firme raccolte a sostegno dei referendum (circa 150.000 contro le 500.000 necessarie) a causa del mancato apporto delle altre organizzazioni promotrici, "i radicali avevano deciso di ricominciare da capo e di proseguire fino al 15 settembre, termine ultimo consentito dalla legge".
In quella stessa data consegnano alla Corte Costituzionale le prime 80.000 firme raccolte sul referendum contro il monopolio televisivo, "come atto di doveroso omaggio" per la recente sentenza della Corte a favore della ‘libertà d’antenna’.

24 GIUGNO - Italia: Roma - Digiuno, obiettivi

Al 53° giorno di digiuno, Marco Pannella dopo aver precisato gli obiettivi della sua iniziativa nonviolenta (…) annuncia, vista la totale indifferenza delle forze politiche alle questioni sollevate dalla LID, di aggravare le richieste aggiungendo altri sei obiettivi: attivazione della Commissione inquirente sulla corruzione reciproca tra potere politico ed economico, fissazione del calendario parlamentare per il voto ai diciottenni e il diritto di famiglia, diritto di raccogliere le firme per i referendum al di fuori del "recinto dei tribunali", concessione da parte dei giornali di una pagina pubblicitaria alla LID a titolo di riparazione per la censura subita, un incontro con il Presidente della confindustria Gianni Agnelli per una "preliminare chiarificazione" sull’influenza del potere economico, pubblico e para-privato nel gioco democratico.

LUGLIO - Italia - Digiuno, aborto

Continua per tutto il mese la mobilitazione radicale in sostegno al digiuno di Pannella con manifestazioni e conferenze stampa, con altri radicali che si associano allo sciopero della fame. "Femministe del Movimento di Liberazione della Donna e del movimento femminista romano digiunano per qualche giorno, raccogliendo a piazza Navona firme per l'aborto (Perché digiuniamo - Annabella). Le femministe chiedono, come Pannella, l'immediata discussione del progetto Fortuna sull'aborto: ma si verrà a sapere che è proprio Fortuna a non voler, al momento, sollecitare la discussione del suo progetto…"

6 LUGLIO - Italia: Roma - Consiglio nazionale

Pannella, giunto al 65° giorno di digiuno, alla riunione del Consiglio propone nuove iniziative: "Quello che noi chiediamo non lo vogliamo subito. Per ora pretendiamo che sul problema dell'aborto venga fissato il dibattito parlamentare; che per il voto ai diciottenni entro la fine dell'anno venga approvato il disegno di legge; che insomma l'iter parlamentare e le leggi che lo regolano vengano rispettate". Pannella annuncia che "avrebbe invece intensificato la sua azione con comizi pubblici ed altre iniziative, non ultima quella per la raccolta delle firme per un nono referendum: per l'abrogazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Pannella informò altresì che avrebbe richiesto di nuovo di essere ricevuto dal Capo dello Stato: "stavolta chiederemo a quaranta esponenti del mondo della cultura di firmare la richiesta assieme a noi. Vedremo se arriverà un nuovo rifiuto. Presenteremo a Leone un libro bianco, un capitolo del quale è dedicato anche alla Presidenza della Repubblica"."

11 LUGLIO - Italia: Roma - RaiTv, incatenamento

Roberto Cicciomessere e Rolando Parachini si incatenano ai cancelli d'ingresso della sede RAI, in viale Mazzini, affinché siano ascoltate le richieste di Pannella.

16 LUGLIO - Italia - Digiuno, Pasolini, media

Spezza la cortina di silenzio sull'iniziativa nonviolenta radicale Pier Paolo Pasolini con un articolo "Violenza dell’antifascismo" pubblicato dal "Corriere della Sera" come "tribuna aperta". A partire da questo si apre una polemica di stampa sul digiuno di Pannella e sullo stesso Pasolini, durante la quale intervengono per varie settimane, sul Corriere della Sera, L’Espresso, Il Mondo, alcuni tra i più prestigiosi scrittori e giornalisti italiani da Giorgio Bocca a Giovanni Spadolini, da Alberto Moravia a Leonardo Sciascia, né mancano le critiche di Maurizio Ferrara, Adolfo Battaglia, Giuseppe Prezzolini, …
L’estate calda del 74 - da "I nuovi radicali

18 LUGLIO - Italia: Roma - Digiuno, Leone

Il Presidente della Repubblica Leone riceve, in forma privata, Marco Pannella.
"Nel corso del colloquio, durato 45 minuti, Pannella fece presente al Capo dello Stato la necessità di ricevere i rappresentanti del Partito radicale e quelli della LID per uno scambio di vedute. Sulla conversazione il Partito radicale rese noto in seguito che il Presidente Leone, dopo avere espresso la propria stima e la propria attenzione per l'impegno civile di Pannella, gli fece presente di non poter concedere udienza ai rappresentanti del partito e della LID per non mettere in causa una prassi più che decennale che differenziava le forze politiche in parlamento dalle altre."
"La situazione - commenta Pannella - resta dunque questa: un dissenso nella chiarezza e nel reciproco rispetto".

18 LUGLIO - Italia: Roma - Digiuno, RaiTv

La Tv di stato decide di "concedere" a Marco Pannella, giunto al 78° giorno di digiuno con perdita di peso di 25 kg, un intervista, ma solo nel contesto di un dibattito sul diritto di famiglia. "Ma il moderatore suda freddo quando l’ospite liquida l’argomento in pochi secondi e affronta con veemenza e con un linguaggio inaudito per la televisione di regime i grandi temi della legalità e della libertà."
"Siamo qui perché abbiamo strappato una concessione, direbbero altri; io direi invece: siamo qui perché abbiamo restaurato la legalità violata da questo regime che ha oppresso le minoranze e le opprime, che discrimina contro la Costituzione". "Il diritto violato non è solo quello nostro, non è un diritto corporativo: è il diritto dei cittadini di conoscere per giudicare; di conoscere la LID; di conoscere il partito radicale; di conoscere gli obiettori di coscienza; di conoscere le donne del movimento di liberazione della donna; di conoscere tutti i diversi di cui è fatta la politica italiana; di conoscere i socialisti, i comunisti e i democristiani come sono davvero, come il 13 maggio si sono rivelati, e non dietro lo schermo di una politica di vertice che sta infradiciando e ci sta buttando tutti, purtroppo, in una situazione catastrofica."

20 LUGLIO - Italia: Roma - Digiuno, sospensione

Marco Pannella, in una affollata conferenza stampa all’Hotel Minerva, che vede la presenza di vecchi e nuovi amici, annuncia la sospensione del digiuno alla luce dei risultati ottenuti e delle preoccupazioni dei medici, e l'intenzione di riprenderlo il 25 luglio per ottenere garanzie sugli altri obiettivi: attivazione della Commissione inquirente, voto ai diciottenni, diritto di famiglia, tutela nei confronti dei promotori dei referendum, concessione da parte dei giornali di una pagina pubblicitaria alla LID, pene severe per gli esportatori di capitali, colloqui con Agnelli e Cefis, la presentazione di un progetto di legge che preveda pene elevatissime per gli esportatori di capitali, ecc.

25 LUGLIO - Italia: Roma - digiuno, ripresa

Dopo cinque giorni di interruzione Pannella decide di ricominciare a digiunare, riprendendo, come in precedenza, l’alimentazione di sussistenza a base di "tre cappuccini al giorno", vitamine e sali minerali, acqua.

25 LUGLIO/3 AGOSTO - Italia: Roma - antiautoritarismo, nonviolenza

Il Partito radicale e la LOC (Lega degli obiettori di coscienza) spostano la tradizionale "marcia antimilitarista" a Roma, organizzando la manifestazione "Dieci giornate contro la violenza", che vengono dedicate ognuna ad una battaglia civile: "Contro la violenza della Chiesa, dello Stato, dell'Esercito, delle polizie, della Giustizia, dei padroni, della falsa informazione e contro la violenza verso i giovani, le donne [con nuove autodenunce per aborto] e la libera sessualità. Durante le "dieci giornate", alle quali aderì anche il Partito Socialista Italiano, i radicali cercarono di inviare quanti più giovani possibile sulle strade romane per raccogliere adesioni agli otto referendum che si proponevano di far celebrare."
Tra gli obbiettivi della manifestazione: "… voto ai diciottenni e nuovo diritto di famiglia entro l'anno; dibattito immediato sull'aborto in Parlamento; riconoscimento dei diritti delle minoranze da parte del presidente della repubblica; restaurazione di una informazione democratica alla Rai-Tv; restaurazione di un'onesta informazione sui diritti civili sulla stampa quotidiana, contro l'inquinamento del gioco democratico da parte dei padroni pubblici e privati; rispetto della legge di attuazione del diritto d'iniziativa di referendum popolari, per una legge che colpisca gli esportatori abusivi di capitale; contro l'avocazione parlamentare dei processi per corruzione dei prestiti"

31 LUGLIO/1 AGOSTO - Italia: Roma - Incontri, diritti civili

Si intensificano i rapporti del PR e della LID con esponenti di altri partiti e segreterie. "Franco De Cataldo (LID) e Spadaccia (Pr) furono ricevuti dal segretario del PSDI, Flavio Orlandi, e nel pomeriggio dello stesso giorno dal segretario del PCI, Berlinguer. "Abbiamo sollecitato questi colloqui - dichiararono Spadaccia e De Cataldo - per investire direttamente le responsabilità dei partiti della necessità di fissare con precisione l'iter parlamentare della legge sul diritto di famiglia e di quella sul voto ai diciottenni". Viene anche "annunciata la prossima presentazione di un progetto di legge comunista sull'aborto, attualmente in preparazione."

2 AGOSTO - Italia - Corte Costituzionale, RaiTv, denuncia

Il PR saluta in un comunicato la sentenza della Corte Costituzionale che conferma come: "da almeno dieci anni la RAI-TV si muove su un terreno di violazione dei diritti-doveri costituzionali dell'informazione e contro i diritti fondamentali del cittadino". La situazione era diventata ancora più insostenibile, aggiungevano i radicali, perché‚ mentre tutta la stampa nazionale e gran parte di quella estera davano ampio rilievo alle iniziative di lotta del partito e del LID, la RAI-TV aveva praticato una sempre maggiore censura sul piano dell'informazione, "una totale disinformazione a livello dei servizi giornalistici e di ogni altro settore e rubrica"… "I radicali chiesero ufficialmente, con una serie di telegrammi, l'immediata rimozione o la sospensione dall'incarico del direttore generale della RAI-TV, Ettore Bernabei, e degli altri massimi dirigenti dell'Ente."
Il direttore generale è stato inoltre denunciato per truffa aggravata in danno degli utenti e per omissione di atti d'ufficio, a firma del presidente del partito radicale professor Angiolo Bandinelli, da Gianfranco Spadaccia della segreteria nazionale e da Walter Baldassarri della giunta esecutiva. Alcuni militanti in veste di utenti presenteranno altri ricorsi in almeno venti città.

5 AGOSTO - Italia - RaiTv, denuncia

"… Un giornalista radicale, Roberto della Rovere, ha ricorso il 5 agosto presso la Pretura civile [ di Roma] , quale utente televisivo, chiedendo "provvedimenti urgenti" affinché l'ente rispetti quelle condizioni precisate dalla famosa sentenza numero 225 della Corte costituzionale: completezza e obiettività dell'informazione, apertura a tutte le correnti culturali, imparzialità e correttezza, diritto d'accesso alle componenti politiche sociali religiose. (l’Espresso)"
Tuttavia una sentenza del pretore Giovanni Placco del 3 settembre darà torto all'utente radicale, attribuendo ai principi stabiliti dalla Corte Costituzionale un mero valore di orientamento. Ugualmente sarà respinta, per incompetenza territoriale, un’analoga istanza presentata a Torino da Angelo Pezzana.

12 AGOSTO - Italia: Roma - Incontri, diritti civili

"… Nell'ambito dei contatti con gli esponenti dei partiti, le delegazioni del PR e della LID furono ricevute a Palazzo Madama dai rappresentanti dei gruppi parlamentari della DC, del PCI, del PSI e del PSDI. Nel corso dei colloqui gli esponenti radicali ribadirono la necessità di una rapida discussione e approvazione delle proposte di riforma del diritto di famiglia e di quelle relative all'estensione del voto ai diciottenni."

17 AGOSTO - Italia: Roma - Digiuno, conclusione

"… dopo quasi cento giorni di lotta nonviolenta, Pannella, volle fare un bilancio, in una conferenza stampa nella sede del Partito radicale. Pannella, che finalmente aveva sospeso dopo 94 giorni esatti lo sciopero della fame, affermò di avere smesso il digiuno dopo aver constatato il "sostanziale raggiungimento" degli obiettivi che il Pr e la LID si erano preposti.
"In questi tre mesi - sottolineò l'esponente radicale - stampa e televisione hanno dedicato alle azioni del movimento per i diritti civili tre volte più spazio di quanto ne abbiano dedicato nell'intero decennio che va dal 63 al 74". Pannella rilevò quindi il valore particolare assunto dal suo colloquio con il Presidente Leone. "Se il Presidente specificò - non ha ritenuto di modificare una prassi che non gli consente di ricevere in udienza i rappresentanti delle minoranze politiche, tuttavia egli ha in pratica innovato rispetto a questa tradizione, ricevendo per una consultazione politica un privato cittadino".
Ed ecco l'elenco degli obiettivi raggiunti dopo il lungo digiuno di protesta, che vide impegnato non solo Pannella ma numerosi altri militanti. Aborto: il presidente della Commissione Sanità della Camera si impegnò a concludere l'esame in sede referente entro un anno.
Voto ai diciottenni: tutti i gruppi politici del Senato si impegnarono a concludere entro ottobre il dibattito ed il voto su quella legge, che subito dopo sarebbe stata assegnata alla competente commissione della Camera.
Diritto di famiglia: la DC nel suo incontro con la delegazione radicale escluse "categoricamente" ogni volontà ostruzionistica ed accettò i suggerimenti per una accelerazione della discussione in commissione.
Quanto alla RAI-TV, Pannella, mentre confermò la marcia di protesta in programma per il 20 settembre, ricordò l'accordo raggiunto per l'attribuzione alla LID di uno "spazio televisivo" della durata di mezz'ora complessiva nonché l'impegno a realizzare un servizio sul dissenso cattolico (Dom Franzoni ed altri preti "emarginati"). In autunno inoltre sarebbe stato dato il via alla campagna per la non collaborazione e lo sciopero fiscale.
Da tutto ciò Pannella trasse la conclusione che l'azione nonviolenta era l'unico strumento di lotta efficace a disposizione delle minoranze. Riguardo la strategia del movimento per i diritti civili, il 'leader' radicale rammentò che si poteva riassumere in due parole d'ordine: trasformare ogni sopruso in elemento di scontro politico; restaurare la legalità repubblicana ogni qual volta questa sia violata."

4 SETTEMBRE - Italia: Roma - RaiTv, incontri

A seguito di una manifestazione davanti alla Rai per protestare contro la sentenza del pretore sull’obiettività dell’informazione [4 agosto] , Cicciomessere, Walter Baldassari, Costanza Lopez e Pannella, vengono ricevuti "con i loro cartelli di protesta sotto il braccio" dall'on. Umberto delle Fave, presidente della RaiTv e dal direttore generale Ettore Bernabei. I radicali richiedono l’attenzione della Rai, con opportuni servizi, sui temi dell'aborto, del voto ai diciottenni e del diritto di famiglia, ottenendo generiche rassicurazioni e nessun impegno. I radicali comunicano di non voler rinunciare alla "Marcia sulla Rai", prevista per il 20 settembre.

20 SETTEMBRE - Italia: Roma - marcia, Rai Tv
"… Ma il momento culminante della "guerriglia" sarà la "marcia" su viale Mazzini e via Teulada, il 20 settembre, data scelta in memoria della breccia di Porta Pia, cui parteciperanno diecimila persone, intellettuali, studenti, operai, non violenti, per "restaurare subito la legalità dell'informazione". La marcia avverrà - non a caso - mentre le sinistre chiedono la riforma dell'ente radiotelevisivo: "Non può essere Bernabei a gestire la ristrutturazione dell'ente alla vigilia della riforma", spiega Pannella. E' per questo che l'invito a partecipare è stato rivolto anche ai sindacalisti e a partiti come Psi e Pci. (L’Espresso)"
"… A Torino nella stessa giornata alcune decine di aderenti al Partito radicale e ad altri gruppi minori parteciparono ad una manifestazione "di protesta contro la passata ed attuale gestione della RAI-tv", "occupando simbolicamente" e solo per una mezz'ora l'atrio della sede amministrativa della RAI, in via Cernaia."

24 SETTEMBRE - Italia: Roma - 8 referendum

Angiolo Bandinelli, presidente del Partito radicale, annuncia il fallimento della seconda raccolta di firme per i referendum, "rilevando che all'inizio di settembre le firme raccolte erano 130.000. Bandinelli affermò in ogni caso che ovunque i radicali erano stati in grado di apprestare un'organizzazione per raccogliere le firme, la risposta popolare era stata massiccia ed immediata." … "Abbiamo incontrato in questa campagna - disse - difficoltà e ostacoli d'ogni genere: difficoltà e resistenze di carattere politico, come l'abbandono della campagna da parte del 'Manifesto', del PDUP e di 'Lotta continua', che ci avevano a più riprese assicurato la loro adesione; l’ostilità dichiarata del PCI e, durante il referendum sul divorzio, anche del PSI; la conseguente chiusura delle fabbriche alla nostra iniziativa - continuò Bandinelli - nonostante l'appoggio della maggioranza dei sindacalisti della UIL in tutte le sue componenti. Ma anche ostacoli di ordine istituzionale, a cominciare dalla difficoltà di disporre di autenticatori per la raccolta delle firme, per finire - concluse Bandinelli - con il comportamento della RAI che ha circondato l'iniziativa radicale della più assoluta censura."

13/14 OTTOBRE - Italia: Roma - Consiglio nazionale

"… Temi del dibattito, introdotto da una relazione del segretario nazionale Gianfranco Spadaccia, furono la grave crisi politica e le scelte che il Congresso avrebbe dovuto compiere."
"… A conclusione dei lavori il Comitato Centrale approvò un documento in cui era detto tra l'altro che "l'attuale crisi di governo rischia di tradursi in un ulteriore motivo di paralisi del Parlamento, delle sue funzioni di controllo, delle sue attività legislative". Il documento aggiungeva che "alla crisi economica e politica si aggiunge così, per volontà della DC, una crisi istituzionale e legislativa che non può essere aggravata da un ricorso ad elezioni anticipate" e che "di fronte a questa ipotesi i partiti di sinistra non devono aspettare passivamente, come avvenne nel 1972, una eventuale decisione del Capo dello Stato di scioglimento delle Camere, ma devono sviluppare immediatamente la lotta per il passaggio delle riforme, perché sia chiaro che chi vuole impedirle e affossarle è la stessa forza politica che ha consentito in questi anni l'aggravamento della crisi economica. La vittoria del 13 maggio non deve rimanere senza seguito e senza sviluppi"

1/4 NOVEMBRE - Italia: Milano - XIV Congresso PR

Dopo la vittoria sul divorzio e la "calda estate" il congresso registra quasi un migliaio di partecipanti, mentre tutti i quotidiani nazionali sono presenti con i loro inviati. Anche la Tv effettua qualche ripresa.
Il segretario Spadaccia analizza le ragioni della crisi italiana e afferma "… La vera causa della crisi politica, istituzionale, democratica è nella mancanza di una alternativa laica, democratica, socialista. La vera causa è in questa contraddizione: fra un paese che nella sua grande maggioranza il 13 maggio ha dimostrato di non riconoscersi più nei valori della D.C., di averne abbastanza delle strutture autoritarie, clericali, corporative di questo regime, dei suoi metodi di governo, delle baronie economiche dei vari Cefis, Monti e Sindona, dei suoi enti pubblici che di pubblico hanno solo i deficit e i peculati, e una situazione politica che non consente quelle possibilità di cambiamento e di alternativa democratica che il paese richiede ed esige.
Il Partito Radicale ritiene che esistono oggi le condizioni per porre le basi di questa alternativa, per cominciare a parlare in Italia come in Francia di "programma comune" delle sinistre, per poter sperare di costruire una grande forza socialista, laica e libertaria, rappresentativa di almeno il 20% dell'elettorato, capace di candidarsi come forza di governo, che abbia insieme la forza di togliere consensi e voti allo schieramento avversario e di riequilibrare e di rafforzare la sinistra italiana.
Dal 1959 come sinistra radicale e dal congresso del 1967 come Partito, i radicali hanno sempre indicato questa prospettiva agli altri partiti di sinistra, controproponendola sia alla politica di centro-sinsitra sia alla politica comunista del "dialogo con i cattolici", della "nuova maggioranza" e del "compromesso storico".
Riconfermando l’impegno per i referendum, Spadaccia sostiene che, dopo il divorzio, l'aborto diventa per i radicali il nuovo grande tema di confronto alternativo con il regime democristiano. Inoltre il segretario introduce l’ipotesi di presentazione alle elezioni per liste radicali, laddove l’ipotesi di creazione di una vasta forza socialista e libertaria dovesse fallire.
"… Pannella, ribadendo la sua decisione di operare fuori dal partito, rende nota la formazione di un nuovo movimento politico: la "Lega XIII Maggio", movimento socialista per i diritti e le libertà civili, che agirà parallelamente al Partito radicale. Per Pannella il PR rappresenta solo una parte di una realtà radicale ben più vasta potenzialmente: al recupero di questa area, Pannella decide di indirizzare i propri sforzi."
"… Il CISA (Centro informazioni sterilizzazione e aborto), di cui fondatrice e animatrice è Adele Faccio, chiede ed ottiene la federazione al Partito radicale." Sfr2489 "… Così pure il FUORI! Movimento di liberazione omosessuale ed il Movimento Liberale democratico. … Adele Faccio relazione il congresso sull’attività di disobbedienza civile svolta da più di un anno dal CISA comunicando che il centro ha già
effettuato migliaia di aborti con il metodo Karman."
"… Al congresso viene anche proposto che il PR assuma un nuovo simbolo, in sostituzione del berretto frigio: un pugno che stringe una rosa (che sarà poi il contrassegno delle liste del partito alle elezioni politiche del 1976). Il nuovo simbolo è stato ripreso a imitazione di quello della sinistra unita francese di Francois Mitterrand."

Mozione approvata

Organi eletti
Presidente: Franco De Cataldo
Segretario: Gianfranco Spadaccia
Vice segretario: Roberto Cicciomessere
Tesoreria: Guido Aghina, Walter Baldassarri, Angelo Pezzana, Giuseppe Ramadori, Sergio Stanzani

24/25/26 NOVEMBRE - Italia: Roma - MLD, aborto

Conferenza nazionale sull’aborto organizzata dal PR e dal Movimento di liberazione della donna.

27 NOVEMBRE - Italia: Roma - Giustizia, libertà di stampa

Marco Pannella incontra, con gli avvocati De Cataldo e Mellini, i giornalisti giudiziari in vista della ripresa (6 dicembre) del processo per vilipendio a varie istituzioni dello Stato [ vedi 29/30 maggio] . A conclusione del supplemento di istruttoria, il PM aveva chiesto l'archiviazione del procedimento contro i componenti della direzione del partito, insistendo invece sulle accuse a Pannella.
"De Cataldo rilevò l'ineccepibilità, sotto il profilo giuridico, della decisione del magistrato, pur ritenendola discutibile sul piano politico. Pannella affermò invece che il processo si configurava come un grave atto politico, con il quale si tentava di muovere un attacco alla libertà di stampa. Secondo Pannella, "allorché‚ si incrimina un direttore di una pubblicazione che è poi organo di un partito, si intende in sostanza far pagare ad una persona ciò che è invece una delibera politica del partito stesso".

30 NOVEMBRE - Italia: Roma - voto ai diciottenni

Manifestazione nazionale al Palazzo dello Sport per il voto ai 18enni per battere "il tentativo della DC e del MSI di impedire l'approvazione della legge sull'abbassamento della maggiore età"

15 DICEMBRE - Italia - Convegni regionali

Si svolgono a Firenze, Milano e Trieste, convegni regionali del PR.