XXVIII Congresso (straordinario) del PR
Roma, 13, 14 e 15 maggio 1983

In occasione delle elezioni anticipate del giugno 1983, il Partito radicale convoca un congresso straordinario per deliberare sulla forma di partecipazione ai comizi elettorali. Il congresso si svolge con modalità particolari: il dibattito è limitato esclusivamente al tema della partecipazione o meno del partito alle elezioni, onde consentire al massimo numero di congressisti di esprimere la propria opinione. Il congresso termina senza l'approvazione di alcun documento; una mozione che prevedeva la partecipazione alle elezioni (primo firmatario Gianluigi Melega), viene respinta. I lavori si chiudono, così, con un'indicazione in negativo: il rifiuto di una presentazione automatica ed indiscriminata, come "atto dovuto". L'indicazione del congresso maturerà nelle settimane successive nella presentazione di liste del partito solo al fine di assicurarsi i pur minimi spazi televisivi destinati ad un'aperta propaganda per lo sciopero del voto, contro la partitocrazia.