RADICALE UCCISO A MOSCA: ORA SI SOSPETTA L'EX KGB

"La Nazione", 14 luglio 1995

Il coordinatore della attività del partito radicale per l'est europeo, Andrea Tamburi, 46 anni, fiorentino, morto a Mosca nel febbraio 1994 potrebbe essere stato ucciso dai servizi segreti russi. Lo ha dichiarato Serghiei Grigoryants, dirigente di Glasnost, un'organizzazione russa per la difesa dei diritti umani, al quotidiano Moscow Tribune. Andrea Tamburi morì il 27 febbraio '94 in un ospedale di Mosca dopo quattro giorni di agonia. Secondo Grigoryants, in Russia, dal 1991 ad oggi, ci sono stati sei omicidi politici in cui gli indizi portano ai servizi segreti. La morte di Tamburi, ha detto Grigoryants, "è un omicidio politico che rientra nelle migliori tradizioni dell'ex Kgb".

Sulla scomparsa di Tamburi le autorità di Mosca fornirono una versione ufficiale sostenendo che l'esponente radicale era stato travolto da un'auto pirata nella note fra il 23 e il 24 febbraio e ricoverato in ospedale dove morì, dopo quattro giorni, a causa dei traumi riportati. Quando Tamburi venne riportato in Italia con un aereo aveva entrambe le gambe ingessate. Ma l'autopsia, disposta dal sostituto procuratore Bruno Maresca, che aveva aperto un'inchiesta per omicidio sulla base delle dichiarazioni di alcuni compagni di partito di Tamburi a Mosca, non riscontrò l'esistenza di fratture. I periti stabilirono anzi che le lesini erano più compatibili con un pestaggio che non con l'incidente stradale. Dopo i sospetti del magistrato fiorentino, che ha avviato anche una rogatoria internazionale per condurre indagini in Russia, anche il giudice Igor Ignatev, inquirente della sezione istruttoria di Mosca si è dovuto ricredere: adesso più nessuno ha dubbi, anche nella capitale russa, sul fatto che Tamburi sia stato vittima di un'aggressione. Fra i maggiori sostenitori della tesi dell'assassinio politico è Nikolaj Khramov, uno dei coordinatori delle attività del partito radicale a Mosca. Nell'aprile scorso, anche Khramov è stato aggredito e ferito gravemente alla testa da tre persone mentre rientrava a casa dopo una riunione nella sede del partito. Secondo un testimone i tre aggressori, due uomini e una donna, dissero agli agenti di far parte "dei corpi", in gergo i servizi segreti russi.

*(In realtà Nikolaj Khramov ed altri militanti radicali smentiranno le affermazioni di Grigoryants, considerate mere opinioni)