Emma Bonino vola a Sarajevo?
"Vogliamo portare il sindaco al congresso radicale di Roma" Riuscirà a raggiungere Sarajevo? Emma Bonino,
presidente del Partito radicale si trova a Zagabria e spera in un passaggio
su un aereo militare dell'Unprofor. Ha promesso al sindaco della capitale
bosniaca, Mohamed Kresevljakovic, che andrà personalmente a prenderlo
e portarlo fuori dall'inferno della sua città. Il sindaco aveva lanciato
un appello dal buio del suo bunker: "Voglio uscire e far sapere al mondo
quello che sta davvero avvenendo". Emma Bonino lo dovrebbe accompagnare a Roma,
ospite del congresso radicale che aprirà i battenti il 4 febbraio. Ma
i progetti dell'esponente radicale, concordati con il presidente del Consiglio
Giuliano Amato una settimana fa, si sono scontrati all'improvviso con
le incertezze e i timori del ministro degli Esteri, Emilio Colombo. "Sono
partita da Roma con l'assicurazione che l'ambasciatore d'Italia in Croazia,
Salvatore Cilento, avesse già ricevuto la comunicazione ufficiale del
mio arrivo. Invece non ne sapeva nulla e all'Unprofor il mio nome non
risultava". "Anche il governo, nel frattempo, ha infatti
deciso di invitare il sindaco in Italia. Ho risposto che non mi muoverò
da Zagabria finché non sarò riuscita a salire su un aereo Unprofor: ho
il sospetto che Colombo abbia voluto bloccare la missione, nonostante
il via libera di Amato, perché vuol essere lui il primo a mettere piede
a Sarajevo. Vuole rimediare alla figuraccia fatta con la visita a Belgrado
e alle polemiche che sono seguite". L'impuntatura sembra aver sortito
l'effetto desiderato. In serata l'ambasciatore Cilento è andato alla sede
Unprofor a trattare il passaggio per lei e per il segretario federale
del Pr, Sergio Stanzani. |