I radicali: "Noi il sindaco
di Sarajevo l'abbiamo visto, ora tocca al governo aiutarlo ad arrivare
in Italia" SOMMARIO: Emma Bonino e Sergio Stanzani
raccontano il viaggio a Sarajevo, bombardata dai serbi, e l'incontro con
il sindaco. "Era commosso, felice di vederci. Ci ha spiegato che ha preso
la tessera radicale perchè anche il suo partito, il partito musulmano,
aveva gli stessi ideali pacifisti che, in questa fase, ha dovuto cambiare.
Ci ha espresso la volontà di venire al congresso". Adesso il ministro
Colombo deve aiutarlo a venire in Italia. Emma Bonino, presidente del partito radicale,
è stanca ma sorride: "Missione compiuta". Stanzani: "Sembrava di essere nella notte di Capodanno. Io quei rumori non li sentivo dalla Seconda guerra mondiale". Bonino: "Ci hanno tenuti due ore in un hangar freddissimo, tanto che Sergio si è tolto i pantaloni e si è infilato la calzamaglia". Poi sono partiti "su un blindato dell'Unprofor, senza finestrini che ci ha caricato all'edificio della posta dove dovevamo contattare il signor Dean, un bulgaro. Questi, molto gentile, ci ha procurato un altro blindato fino all'hotel Holiday Inn. Fuori continuavano a bombardare. Di Sarajevo non avevamo visto praticamente nulla". Il direttore dell'Holiday Inn ha procurato loro l'appuntamento col sindaco per le 19.30 "e io, ottenuto lo scopo, mi sono messa a dormire", dice Emma Bonino. Stanzani: "Io, invece, ho fatto due passi attorno all'albergo, non c'era nessuno. Ogni tanto sfrecciava qualche automobile. Le finestre di quei palazzi sventrati si illuminavano. Era, quella, l'unica immagine di vita". Emma Bonino: "Mi ha impressionato quell'albergo lugubre, devastato dal terzo piano in su, senza luce, senza riscaldamento, senza acqua per lavarsi. Dentro c'erano solo cinque giornalisti. Più una famiglia distinta, padre, madre e due figli. Più una giovane coppia. Sembravano clienti normali, pazzesco in quella situazione. Abbiamo mangiato qualcosa. Una bottiglia di rosso ci è costata 50 marchi. Stavamo a cena, nell'unica saletta riscaldata, quando ci ha raggiunto il sindaco". Stanzani: "Era commosso, felice di vederci.
Ci ha spiegato che ha preso la tessera radicale perchè anche il suo partito,
il partito musulmano, aveva gli stessi ideali pacifisti che, in questa
fase, ha dovuto cambiare. Ci ha espresso la volontà di venire al congresso".
La notte. "Tranquilla, abbiamo dormito. Al risveglio, alle 7.15, c'era
un'auto mandata dal sindaco ad aspettarci. Era nevicato e l'autista viaggiava
come un pazzo, è stato il momento in cui abbiamo maggiormente temuto.
Però finalmente abbiamo visto qualcosa. La gente era nelle strade e ti
chiedi come può fare a resistere. Dei 500 mila abitanti, 200 mila se ne
sono andati, ma sono arrivati 100 mila profughi. Come faranno mai?". |