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Cronologia del Partito Radicale - 1967

GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO


Giugno
Israele Guerra dei sei giorni in Medio Oriente
GIUGNO
Italia: Milano Antimilitarismo
GIUGNO
Italia: Milano Antimilitarismo
GIUGNO
Italia: Roma Direzione nazionale,
LUGLIO
Italia Comunicato, Nuova Sinistra
LUGLIO
AGOSTO
Italia: Nord Antimilitarismo
AGOSTO
Italia: Roma Grecia, Vilipendio
SETTEMBRE
Italia: Roma Grecia, Vilipendio
SETTEMBRE
Italia: Roma Direzione nazionale, Nuova Sinistra
SETTEMBRE
Italia: Roma Divorzio
SETTEMBRE
Italia: Roma, Milano Anticlericalismo
SETTEMBRE
Italia: Roma, Milano Antimilitarismo
OTTOBRE
Italia Pubblicazioni, Nuova sinistra
NOVEMBRE
Italia: Firenze (Palagio di Parte Guelfa) IV Congresso PR
DICEMBRE
Italia Notizie radicali
DICEMBRE
Italia: Roma (EUR) Divorzio, LID
LEGENDA TITOLI
rosso = transnazionale blu = specifico nazionale verde = congressi o riunioni del PR

 

GIUGNO – Italia: Milano - Antimilitarismo

Milano, nel corso di una manifestazione per il Vietnam, si ebbero atteggiamenti di intolleranza nei confronti dell'antimilitarismo radicale, che costrinsero i radicali ad uscire dalla "Consulta Milanese della Pace".

2 GIUGNO - Italia: Milano - Antimilitarismo

I radicali Andrea Valcarenghi, Aligi Taschera, Giorgio Cavalli, vengono arrestati mentre distribuiscono volantini antimilitaristi satirici.

3-4 GIUGNO – Italia: Roma – Direzione nazionale,

Eletta la nuova Giunta Esecutiva.

11 LUGLIO – Italia – Comunicato, Nuova Sinistra

"… venne reso noto che il IV Congresso nazionale del Partito radicale si sarebbe svolto a Firenze dal 3 al 5 novembre 1967 sul tema generale: "La sinistra contro il regime". Avevano accettato di svolgere relazioni al Congresso l'on. Luigi Anderlini, socialista autonomo, membro della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, l'on. Renato Ballardini del PSI-PSDI unificati presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati; l'on. Arrigo Boldrini del PCI, membro della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. Le relazioni dei tre parlamentari avrebbero riguardato rispettivamente la politica economica della sinistra, la politica della sinistra nel campo dei diritti civili, la politica estera e militare della sinistra."

25 LUGLIO/6 AGOSTO - Italia: Nord - Antimilitarismo

Prima marcia antimilitarista Milano-Vicenza, promossa dalla Federazione milanese del PR, contro le servitù militari e per la smilitarizzazione del territorio, collegata con le lotte che si svolgono nella provincia francese di Larzac. Per dieci giorni, percorrendo esclusivamente a piedi 260 chilometri, a tappe di 30-40 km al giorno, si svolgono manifestazioni e dibattiti nelle decine di città e paesi attraversati, tra i quali Peschiera, sede di un carcere militare con rinchiusi numerosi obiettori di coscienza. Vengono distribuiti decine di migliaia di volantini. Partecipano pacifisti, anarchici, religiosi e nonviolenti. La marcia riscuote un notevole successo nonostante le censure dei media.

30 AGOSTO - Italia: Roma – Grecia, Vilipendio

Davanti alla sede commerciale dell'Ambasciata di Grecia, protestando contro il reato di "vilipendio di capo di stato", Bandinelli, Rendi, Spadaccia, bruciano una fotografia del re Costantino.
Sulla foto era scritto "Vilipendiamo un capo di stato fascista".
In seguito alla campagna scatenata dal quotidiano "Il Tempo" gli esponenti radicali verranno incriminati per vilipendio.

1 SETTEMBRE - Italia: Roma – Grecia, Vilipendio

Tre dirigenti del Partito Radicale (il segretario Spadaccia, Bandinelli, Rendi,) vengono denunciati a piede libero per "vilipendio di Capo di Stato estero e manifestazione non autorizzata". Con loro fu anche denunciato Carlo Silvestro, uno dei giovani che avevano partecipato alla manifestazione di protesta.

9/10 SETTEMBRE – Italia: Roma – Direzione nazionale, Nuova Sinistra

"A partire dai ripensamenti di alcuni parlamentari della sinistra (Arrigo Boldrini, Pci, Renato Ballardini, Psu, Luigi Andrelini, Sin.Ind.) che avrebbero dovuto tenere tre relazioni al IV Congresso del Pr convocato a Firenze per i giorni 3, 4 e 5 novembre 1967, si apre un importante dibattito sui rapporti con i partiti della sinistra e sulla stessa natura del Partito radicale.
Le tentazioni di reagire all'isolamento con manifestazioni di "integralismo" minoritario vengono contrastate da coloro - prevalenti nella Direzione - che sostengono invece la necessità di rifiutare il rischio di settarismo mantenendo fermo il metodo radicale che è stato sempre quello di non sostituire alla lotta contro gli avversari politici la polemica contro i "compagni che sbagliano". Gli apparati della vecchia sinistra potranno essere messi in crisi solo attraverso il continuo confronto e scontro politico sulle grandi battaglie di civiltà - innanzitutto il divorzio - su cui i radicali sono impegnati in maniera prioritaria. La maggioranza della Direzione respinge anche le pregiudiziali di chi vorrebbe una differenziazione dei rapporti con la sinistra di opposizione e di governo.
Si rileva al proposito che la possibilità di dialogo con il Psu sono maggiori, per la sua struttura non monolitica, rispetto al Pci, partito con il quale vi sono rapporti fortemente deteriorati e il cui organo di stampa, L'Unità, manifesta un atteggiamento di sistematico ostruzionismo e censura nei confronti delle iniziative radicali.
"

20 SETTEMBRE - Italia: Roma – Divorzio

"… gli accordi intervenuti fra i presidenti dei gruppi parlamentari della maggioranza della Camera, vennero negativamente commentati da parte della giunta esecutiva del Partito radicale. Questa, in un comunicato, rileva che "nell'ordine delle priorità stabilito per il lavori parlamentari è stato ignorato il progetto di legge Fortuna per l'istituzione del divorzio in Italia: denuncia all'opinione pubblica democratica e laica questa ulteriore prova di mancanza di autonomia e di responsabilità di fronte all'esigenza di rinnovamento laico del nostro paese, fornita dalle presidenze dei gruppi parlamentari repubblicano e socialista". La giunta esecutiva radicale fa appello a tutti i democratici laici, ed in particolare al PSU, al PRI ed ai loro elettori, iscritti, dirigenti o parlamentari per una pronta e decisa sconfessione di "questo comportamento, restituendo così allo stesso dibattito parlamentare la sua dignità di fronte ai persistenti tentativi di prevaricazione e di sabotaggio messi in atto dalle forze del regime clericale."

20 SETTEMBRE - Italia: Roma, Milano – Anticlericalismo

Manifestazioni per l’anniversario della breccia di Porta Pia.

27 SETTEMBRE - Italia: Roma, Milano - Antimilitarismo

Manifestazioni alla vigilia del processo all'obiettore di coscienza Andrea Valcarenghi.

OTTOBRE – Italia – Pubblicazioni, Nuova sinistra

Viene diffuso il "Libro bianco su il Partito radicale e le altre organizzazioni della sinistra" (curato da Bandinelli, Pergameno, Teodori) che documenta l’iniziativa radicale nei suoi primi anni ed i tentativi di costruzione di una nuova sinistra alternativa al regime clericale in Italia. Il testo si rivolge in particolare alla classe dirigente di PCI, PSU, PSIUP e PRI.

3/4/5 NOVEMBRE - Italia: Firenze (Palagio di Parte Guelfa) - IV Congresso PR

Tema del congresso "la Sinistra contro il Regime".
"É il primo dei congressi statutari, annuali e a data fissa (prime tre festività consecutive di novembre). Nel suo documento finale definisce per la prima volta l'analisi radicale delle caratteristiche degenerative che stava ormai assumendo la vita politica italiana, nonostante le speranze sollevate dal centrosinistra ed anzi, in parte, grazie anche a questa formula di governo, attraverso la quale la Democrazia cristiana attuò la "conquista" dello Stato e delle istituzioni. Mentre mantiene l'opposizione netta alla formula governativa ed esprime una dura critica al PSI per aver accettato di essere ingabbiato nel disegno della DC, il Partito radicale denuncia però anche i gravi errori e le gravi responsabilità della sinistra di opposizione, che manca ai suoi doveri e già palesemente manifesta di voler perseguire una politica subalterna alla DC. Al congresso porta il suo saluto Ferruccio Parri."

Afferma il segretario del Partito, Spadaccia nella sua relazione: "Lo slogan, il tema di un congresso ha sempre un valore indicativo, un valore necessariamente approssimativo di sintesi quasi forzata degli obiettivi generali per un partito politico. E tuttavia questo tema che abbiamo scelto per il nostro IV Congresso per noi significa almeno due cose: che nonostante le sue divisioni, le sue carenze e i suoi errori, nonostante la lontananza che spesso ci divide dalle altre componenti politiche, noi crediamo nella sinistra politica; che di questa sinistra noi ci consideriamo una componente autonoma e unitaria e indirizziamo la nostra azione e la nostra lotta verso obiettivi che contribuiscono al suo rinnovamento e al suo rafforzamento."

"L'anticlericalismo e l'antimilitarismo devono unire in nuove forme di unità, innanzitutto realizzate dal basso, con metodi di democrazia diretta comunisti, socialisti, democratici, libertari, radicali di ogni generazione e passato. Il Partito radicale invita quindi tutte le forze libertarie e laiche ad una lotta politica che sia essa stessa, per i metodi e le strutture prescelti, di profondo rinnovamento e, quindi, di unità.
Il Partito radicale dei diritti civili, della rivendicazione della libertà nel lavoro e dal lavoro, della emancipazione umana, deve essere - come è - il partito di tutti i laici, di tutti i libertari, di tutti i socialisti: sono certamente tali, oggi, tutti coloro che nella lotta anticlericale e antimilitarista sono disposti a vedere vanificate nell'unità democratica, come discriminanti e divisorie nella pratica di ogni ora, nella prassi e non nell'ideologia, le pur persistenti differenze di organizzazione e di iscrizione.
"

Viene ribadito il rifiuto della dimensione nazionale quale quadro teorico e politico delle campagne radicali. "L'antinazionalismo e l'antiautoritarsimo sono i punti di riferimento necessari perché questa lotta possa essere quella stessa (e non meramente collegata ad essa) che forti minoranze radicali conducono in tutto il mondo" ... sia nelle società borghesi di democrazia politica sia nei paesi a "capitalismo di stato", sia nei paesi in via di sviluppo economico e di autonomia civile". E' una lotta contro la nuova tecnocrazia autoritaria, che si va affermando con il sostegno di forze militari e militariste.

Obiettivi della mozione:
"1. Conversione delle strutture militari in strutture civili
2. Uscita dalla Nato
3. Smilitarizzazione delle forze di polizia
4. Denuncia unilaterale del Concordato
5. Confisca dei beni ecclesiastici e clericali
6. Istituzione del divorzio
7. Affermazione di una coscienza sessuale laica e libertaria."

Vengono anche votate con larga maggioranza:
- una mozione sul divorzio che "… Analizza lo stato della situazione del progetto Fortuna, rivendicando alla LID - associazione unitaria, e non frontista, di base - il merito di condurre questa "prima battaglia laica di massa". Mette a fuoco i rischi e le responsabilità per la "virulenza" della battaglia antidivorzista e le incongruenze dei partiti laici: dall'"atteggiamento contraddittorio del PSU alla subalternità del PRI, fino all'impaccio del PCI che si teme possa cercare di barattare il divorzio con il - dialogo con i cattolici -."CRBap4807
- una mozione sulla libertà sessuale che denuncia "una correlazione evidente fra tutte le forme di oppressione sociale e la repressione sessuale" ed impegna il congresso a:

a) diffondere una coscienza sessuale, laica e libertaria, per superare tabù e inibizioni di cui la chiesa nella sua tradizione storica millenaria, è la massima portatrice;
b) individuare e combattere i centri di repressione sessuale che le forze politiche dominanti sfruttano a fine elettorale (quali ad esempio le grandi organizzazioni di massa cattoliche - in particolare quelle giovanili e femminili - o il monopolio clericale-canonistico del matrimonio o della famiglia o talune grandi reti editoriali della stampa femminile);
c) a promuovere e sostenere riforme della legislazione vigente per gran parte in contrasto con la realtà. del mondo contemporaneo.

Negli stessi giorni la polizia controlla rigidamente la città per timore di manifestazioni antimilitariste. Vari partecipanti al congresso vengono arrestati a seguito di un irruzione nel circolo anarchico Berneri, dove alloggiavano.

Mozione approvata

Organi eletti
Segretario: Marco Pannella

DICEMBRE - Italia - Notizie radicali

Nasce, come bollettino ciclostilato, "Notizie Radicali" (responsabile Giuseppe Loteta) che diventerà organo ufficiale del partito fino agli anni 80.

9/10 DICEMBRE - Italia: Roma(EUR) – Divorzio, LID

Primo congresso della LID – Lega per l’istituzione del divorzio.

"… Il movimento divorzista si era irrobustito nel paese e nell'opinione pubblica e aveva conquistato anche peso e capacità di pressione nei confronti del parlamento. I divorzisti, orientati dal  nucleo animatore radicale, avevano imparato tecniche di pressione, e aggressione, nei confronti dei singoli parlamentari (con cartoline, appelli, lettere, telefonate, manifestazioni nei collegi elettorali) che erano abbastanza sconosciute nella prassi politica italiana. Il bersaglio del movimento popolare non erano i gruppi parlamentari in quanto tali, ma i singoli deputati o senatori, con una formula nel rapporto elettore - rappresentante del popolo molto più vicina alla tradizione anglosassone che non a quella nostrana, tutta centrata sulla mediazione partitica o del gruppo corporativo d'interesse.
Sotto il tiro di simili azioni, nel parlamento procedeva la discussione. I comunisti avevano presentato il loro disegno di legge, la commissione giustizia votata alla Camera i primi articoli e, sempre su iniziativa di ABC , erano state consegnate alla Camera 120.000 firme di una petizione popolare."


"La novità della LID non stava tanto e soltanto nel fatto che un gruppo fortemente minoritario come quello radicale avesse promosso un'organizzazione aperta destinata a divenire di massa, quanto nel modo in cui appartenenti a diverse aree partitiche si ritrovavano in un organismo ad hoc, senza essere designati a rappresentare i partiti, ma in quanto individui interessati alla specifica battaglia."
Il congresso registra l’adesione di oltre cinquanta parlamentari, oltreché un interesse eccezionale della stampa. Nella mozione si afferma:
"Il grande consenso ottenuto dal 1° Congresso della LID ha sancito il definitivo affermarsi della LID come una nuova grande forza politica del nostro paese. Il primo grande successo della lega è quello di aver determinato l'unità dello schieramento laico contro quello clerico-fascista per l'approvazione del progetto di legge Fortuna. … Contro l'affermazione che il Parlamento italiano non è ancora pronto per approvare in questa legislatura il progetto di legge in questione, la LID decide di affidare ai propri parlamentari il compito di presentare alla presidenza della Camera la petizione perché l'autonomia del Parlamento venga difesa e affermata . In ogni caso il Congresso rileva la necessità di assicurare sin da ora precise garanzie per la prossima legislatura"CRBap3208
In merito alle prossime elezioni politiche la Lid afferma il proprio impegno:"Ogni forma di contributo in tal senso dovrà essere assicurata a quanti - forze politiche tradizionali o nuove e singoli candidati - garantiranno di dare non solo valore di principio ma concreto valore prioritario alla riforma per il divorzio."


"… Senza il Partito Radicale, ebbe a un certo punto ad affermare la principale mente politica della LID, Mauro Mellini la lega per l'Istituzione del Divorzio non sarebbe esistita o si sarebbe trasformata in un'organizzazione corporativa dei separati . (26) L'affermazione risponde a verità e merita di essere argomentata. Non c'è alcun dubbio che la proposta Fortuna sarebbe rimasta lettera morta, come lo erano state quelle precedentemente presentate da altri parlamentari socialisti per onor di presenza, se non fosse sorto un movimento messo in moto dalla LID. Questa nacque per la forte iniziativa soggettiva del piccolo gruppo radicale che vedeva in quella battaglia l'occasione di legare l'istanza politica e ideale laica a un'esigenza largamente avvertita nel paese.

La LID, che pur faceva riferimento a Fortuna, ebbe come organizzatori e costanti motori alcuni radicali sia nella centrale romana che in periferia. Il vero animatore della presidenza, in cui figuravano personaggi di prestigio, fu fin dall'inizio il radicale Mauro Mellini, un avvocato in cui l'antica e appassionata vena anticlericale si rinverdiva nella nuova battaglia che vedeva accorrere masse in altri tempi sconosciute; e della segreteria collegiale, (27) il reale motore politico fu sempre quel Marco Pannella che non a caso non deteneva la segreteria del Pr ma si dedico in pieno per molti anni alla battaglia divorzista. Nel consiglio direttivo e tra i fiduciari locali (28) almeno un terzo erano radicali militanti e almeno un altro terzo simpatizzanti: il resto era rappresentato da nuovi arrivati alla politica, i cosiddetti divorzisti puri , insieme ad alcuni appartenenti ad altri partiti laici. Ma al di la di questo dato formale, che tuttavia mostra come gran parte del gruppo partito radicale si era dissolto nell'azione divorzista, resta il fatto che lo stile politico del movimento nei suoi rapporti con le forze parlamentari si configurava come un tipico stile di lavoro radicale, che, alla vicinanza unitaria rispetto ai partiti laici non sacrificava mai quella incalzante aggressività ritenuta necessaria per fare procedere il processo parlamentare. E mentre questi procedeva, l'unico strumento di cui il movimento poteva disporre era la mobilitazione extraparlamentare dei diretti interessati al di fuori di ogni rispetto degli equilibri e delle conseguenti prudenze dei partiti e tra i partiti.

Alla globalità delle strategie di governo o di opposizione che regolavano atti e posizioni del Pci, del Psi e dei partiti laici minori, i radicali con il movimento divorzista contrapponevano la puntigliosa concentrazione sulla singola riforma da conseguire, e la costante individuazione dei meccanismi di opinione pubblica e istituzionali per esercitare una pressione adeguata a raggiungere lo scopo. Azione diretta nelle piazze e pressione sui parlamentari responsabili del lavoro in commissione, digiuni individuali e guerriglia nonviolenta ai mezzi di comunicazione di massa, e in primo luogo alla Rai-Tv, (29) per far passare i messaggi non genericamente divorzisti ma più precisamente rivolti a determinare uno specifico atto del processo legislativo, erano tutti strumenti che il gruppetto radicale al centro della Lid andava progressivamente sperimentando e mettendo a punto in una inconsueta, in Italia, combinazione di extraparlamentare e parlamentare, di attivizzazione di protagonisti interessati alla riforma e di opera di convincimento di dirigenti dei partiti. Gran parte dell'armamentario e dello stile politico dei radicali che coniuga l'azione istituzionale a quella extraistituzionale, e stato approfondito e affinato lungo gli otto anni della campagna per il divorzio, cosi come i contrastati incontri e scontri con le forze della sinistra parlamentare si sono modellati paradigmaticamente nello stesso arco di tempo con lo sviluppo da parte radicale non solo di peculiari obiettivi da perseguire ma anche di una contrapposta modalità di intendere l'azione politica per le riforme."