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25 febbraio 2009 (Anno XIII)

Direttore: Sabrina Gasparrini
L'impaginazione e' a cura di Mihai Romanciuc

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Azione radicale transnazionale - Bollettino del Partito Radicale Transnazionale ONG con Status Consultivo Generale di prima categoria presso l'ECOSOC delle Nazioni Unite

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Credits

Si ringrazia:
traduzione in inglese:Maria Forteza
traduzione in frances: Flavien Deltort
traduzione in spagnolo: Jose Rodrigo

VII Congresso Italiano del Partito Radicale Nonviolento

Roma, 23 febbraio - Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito ha convocato il suo VII Congresso italiano, che si terrà a Chianciano Terme, presso il Palamontepaschi, dal 27 febbraio al 1° marzo prossimi. "Ci auguriamo", si legge nella lettera di convocazione, "che questo VII Congresso italiano venga considerato e colto come l’occasione di dibattito, di ricerca, di confronti che il più possibile prescindano dalle importanti scadenze dette elettorali, europee, amministrative che ovunque altrove – temiamo- soffochino, o del tutto cancellino, le vere, specifiche, urgenze oggettive che investono e travolgono questo nostro fronte italiano nell’ambito della crisi globale e europea che connota il mondo di oggi. Noi vorremmo, in questa occasione, cercare di fornire prime risposte ad alcuni interrogativi che riteniamo comuni e urgenti a coscienze e storie che non sono estranee, a nostro avviso, ad alcuna parte politica, sociale, religiosa, laica o confessionale oggi organizzata o comunque presente nel nostro paese".
(S. Gasparrini)

Secondo Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica

Bruxelles, 23 febbraio - L'Associazione radicale Luca Coscioni è tra i principali organizzatori del Secondo Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica, che si terrà a Bruxelles dal 5 al 7 marzo prossimi e i cui lavori si svolgeranno presso la sede belga del Parlamento europeo. La prima riunione del Congresso Mondiale si tenne nel febbraio 2006 a Roma, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, e vide la partecipazione di scienziati, legislatori, accademici e rappresentanti della società civile provenienti da Europa, America del Nord e Medio Oriente. L’incontro si concluse con l’adozione di una dichiarazione che definiva la libertà di ricerca scientifica come un “requisito per la democrazia, un diritto civile e politico ed una delle più importanti garanzie per la salute e il benessere dell’uomo, nella misura in cui non reca danno ad altri”. Il Congresso decideva di costituirsi in "Forum permanente" anche per "organizzare iniziative contro le proposte oscurantiste e repressive" in atto nel mondo. Il successo del Congresso, contribuì a rendere possibile anche il finanziamento da parte della Commissione europea di progetti di ricerca basati su cellule staminali embrionali, a seguito di un appello e di una mobilitazione internazionale lanciata proprio a Roma. Già due anni prima, nel 2004, in occasione della Sessione costitutiva del Congresso Mondiale, l’Associazione Luca Coscioni e il Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e trasnpartito, avevano lanciato una mobilitazione globale che riuscì a bloccare il tentativo di una Risoluzione alle Nazioni unite per la messa al bando della ricerca sulle staminali embrionali (in particolare del procedimento del trasferimento del nucleo cellulare, impropriamente detta anche “clonazione terapeutica”) , grazie a una campagna transnazionale lanciata proprio a Roma in collaborazione con il Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito. A tre anni dal primo, il secondo incontro intende approfondire le questioni affrontate nel 2006, discutere nuove iniziative transnazionali e rafforzare il Congresso Mondiale come sede permanente di analisi e sostegno alla libertà di ricerca nel mondo e alla libertà di cura. A Bruxelles si parlerà di diversi temi, dalla manipolazione politica della scienza alla relazione tra scienza e religione; dalla bioetica alla medicina riproduttiva, sempre cercando di collegare l'attualità scientifica e politica con le esigenze delle persone malate o disabili. Tra gli oratori che hanno confermato la loro presenza: Martin Evans, Premio Nobel per la Medicina 2007; Bernat Soria, Ministro della Salute di Spagna; Laurette Onkelinx, Ministro della Salute del Belgio e Janez Potocnik, Commissario europeo per la Scienza e la Ricerca. Per l’Italia, si segnala la presenza del senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale ed Emma Bonino, Vice-presidente del Senato italiano, già Ministro e Commissario europeo. (L. Lipparini)

Per conoscere le condizioni di partecipazione collegati al link: http://www.lucacoscioni.it/partecipare-al-congresso-mondiale

Omicidio Politkovskaja, i Radicali chiedono la ripresa delle indagini

Milano, 21 febbraio - Il Presidente di Radicali Italiani Bruno Mellano e il Senatore radicale eletto nelle liste del Partito Democratico Marco Perduca hanno preso parte al presidio "Cecenia libera, Russia democratica", organizzato dai radicali di Milano, Lecco e Torino e dall'Associazione "Annaviva" in concomitanza con il 65° anniversario della deportazione staliniana del popolo ceceno in Siberia. Per l'occasione, i due esponenti radicali hanno chiesto con forza che le indagini sull'omicidio della giornalista Anna Politkovskaja riprendano, "questa volta in modo serio e accurato". In una intervista pubblicata lo stesso 21 febbraio dal quotidiano "Avvenire", il direttore del giornale per cui scriveva la giornalista uccisa, la Novaja Gazeta, ha fatto espressamente riferimento alle responsabilità delle autorità russe, che hanno concesso il passaporto a Rustam Makhmudov, sospettato di essere l’autore materiale del delitto, permettendogli poi di espatriare. "Sarà interessante verificare se gli inquirenti russi vorranno ricercare seriamente il signor Makhmudov, avvalendosi dei servizi dell’Interpol; sarà interessante verificare se il fatto che il presidente Medvedev ha ricevuto al Cremlino il direttore della Novaya Gazeta rappresenti un cambiamento di linea del Cremlino o semplice fumo negli occhi. Per il momento, possiamo solamente registrare le parole del direttore Muratov, che teme per l’incolumità sia dei testimoni d’accusa del processo Politkovskaja sia dei suoi giornalisti, tanto da dover assoldare delle guardie del corpo per la loro protezione", hanno dichiarato Mellano e Perduca. (S. Gasparrini)

I Radicali al Parlamento europeo

La delegazione UE-Russia sceglie di non incontrare la stampa nella Sala Anna Politkovskaya
Nei giorni seguenti l'assoluzione di tutti gli imputati per l'omicidio di Anna Politkovskaja, si è svolta a Bruxelles l'undicesima riunione della Commissione permanente EU-Russia, a seguito della quale è solito incontrare i giornalisti per una breve conferenza stampa. In questa occasione, si è scelto di non convocare la conferenza stampa nella sala Stampa del Parlamento, intitolata ormai da un anno ad Anna Politkovskaya, ma in una sala differente, non equipaggiata. Marco Cappato ha per questo scritto di urgenza al Presidente Pöttering e alla Presidente della delegazione EU-Russia, Ria Oomen-Ruijten, per esprimere sorpresa e chiedere chiarimenti. Le autorità russe non avevano mai mancato di ribadire il proprio interesse per la prosecuzione delle indagini sull'uccisione della giornalista e avevano sempre partecipato alle commemorazioni organizzate in Italia e in Europa. Gli ultimi sviluppi fanno pensare ad un cambio di atteggiamento, che getta un'ombra ulteriore sullo stato delle liberà in Russia. Ancora in questa circostanza si è persa l'occasione di ricordare Anna Politkovskaya e ribadire l'impegno del Parlamento per la democrazia e la libertà di espressione convocando la conferenza stampa nella sala ufficiale, intitolata alla giornalista uccisa, e ancora in cerca di giustizia. (L. Lipparini)

Durban, atto secondo
I deputati europei radicali hanno depositato insieme alla collega liberale belga Fréderique Ries un'interrogazione alla Commissione sull'appuntamento revisione della Conferenza di Durban sul razzismo. Nel 2001 si svolse a Durban (Sud Africa) la conferenza mondiale dell'Onu contro il razzismo, che l'Alto Commissario Onu per i diritti umani Mary Robinson definì "detestabilizzante e razzista" a causa dell'atmosfera anti-semita che caratterizzò i lavori del segmento non-governativo. Nel dicembre 2006 l'Assemblea Generale Onu votò per una riconvocazione della conferenza di Durban per implementarne i documenti finali. Tale conferenza dovrebbe costituire un'opportunità per rivedere i progressi compiuti dagli Stati nel mettere in pratica gli impegni presi contro il razzismo nel 2001. Tuttavia, il linguaggio dei documenti in fase di negoziazione sollevano numerose preoccupazioni, in particolare per il tentativo di criminalizzare Israele, sminuendo l'Olocausto, e per i ripetuti appelli a limitare la libertà di espressione contro la "diffamazione delle religioni". Poiché il Canada ed Israele hanno deciso di non voler partecipare alla conferenza e gli Stati Uniti non hanno sino ad ora partecipato al processo, l'interrogazione dei deputati radicali chiede quale posizione intende adottare l'Ue su questo tema e quali condizioni saranno poste per la partecipazione dei Paesi Ue ai negoziati su questo dossier. (N. Dell'Arciprete)

OGM: La Commissione europea chiede informazioni alle autorità italiane
“La Commissione Europea ha deciso di raccogliere maggiori informazioni sull’esistenza in Italia di una moratoria nei confronti degli OGM chiedendo ragguagli alla autorità italiane”E’ questa la risposta di Stavros Dimas, Commissario Europeo per l’Ambiente all’interrogazione scritta (E-6417/08) presentata in novembre alla Commissione da Marco Cappato e Marco Pannella sulla moratoria di fatto nei confronti della coltivazione di OGM in Italia. Allo stato attuale, la legislazione comunitaria sulla coltivazione di OGM lascia infatti agli Stati membri il compito e la responsabilità di elaborare strategie per la coesistenza. Nell’elaborazione di tali strategie gli Stati membri sono invitati a seguire gli orientamenti contenuti nella raccomandazione della Commissione del 23 luglio 2003. Tuttavia, dal 2004 in Italia vige di fatto un divieto generalizzato di coltivazione degli OGM esteso a tutto il territorio nazionale che contrasta apertamente con il diritto comunitario e con le regole sulla commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati. In base all'esito di tale indagine, la Commissione deciderà gli ulteriori interventi eventualmente necessari. (L. Lipparini)

Rimpatrio dei minori non accompagnati: tra Italia e Romania violati i diritti dei minori
Marco Pannella e Marco Cappato hanno depositato un'interrogazione scritta alla Commissione europea per conoscere i finanziamenti e i programmi avviati dalle istituzioni europee con gli Stati membri per la tutela dell'infanzia abbandonata. In Italia la situazione è particolarmente allarmante per quello che riguarda migliaia di bambini rumeni che, in seguito all'accordo firmato il 6 giugno scorso tra Italia e Romania, potranno essere rimpatriati nel loro Paese, con il rischio reale che vengano riconsegnati ai clan o alle famiglie che li hanno sfruttati e che di loro si perdano completamente le tracce. I radicali si sono già occupati, anche al Parlamento europeo, del caso di Gratian Gruia che, nonostante l'impegno delle autorità rumene nei confronti di quelle italiane ad affidare il minore a un'assistente maternale, è stato riaffidato alla famiglia Gruia dal Tribunale di Caras Severin, anche a seguito di documentate pressioni esercitate sul tribunale, e nonostante i maltrattamenti e le illegalità condotte dalla famiglia. La Commissione europea dovrebbe vigilare sui molti casi come questo e assicurarsi che i finanziamenti concessi siano subordinati al rispetto delle più elementari garanzie giuridiche e dei diritti dei minori. (L. Lipparini)

Rapporto Cashman sull'accesso ai documenti/Cappato: L'accesso dei cittadini ai documenti è la chiave per la democrazia dell'UE
La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo ha approvato il 17 febbraio (26 a favore, 5 contro e 15 astensioni) una revisione del regolamento del 2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'accesso del pubblico ai documenti dell'UE. Le modifiche - proposte dai radicali - garantiscono l'applicazione concreta di ciò che il PE ha chiesto nella relazione che Marco Cappato aveva predisposto sull'adempimento dell'accesso ai documenti e che è stata approvata il 14 gennaio scorso. La relazione introduce una maggiore apertura, trasparenza, responsabilità, e il diritto reale di accesso ai documenti, e segue i suggerimenti contenuti nella relazione Cappato e gli emendamenti presentati: i dossier legislativi saranno completamente aperti al pubblico, compresa la posiziona delle delegazioni nazionali nel Consiglio; tutte le istituzioni dovranno assicurare che i loro registri comprendano tutti i documenti; inoltre, adesso la definizione di documento copre i "dati" e le "informazioni" "memorizzate nelle banche- dati"; i pareri del servizio giuridico dovranno essere resi pubblici quando tratteranno le procedure legislative; le istituzioni dovranno creare un portale europeo comune per l'accesso a tutti i documenti; gli Stati membri perderanno l'attuale diritto di imporre il veto alla pubblicazione di documenti se questi si riferiscono all' esecuzione della legislazione dell'UE e se si riferiscono alle attività del Consiglio. Con questo voto, il Parlamento europeo segna un'altra fase importante per garantire una democrazia più forte nell'Unione Europea, poiché la responsabilità e l'accesso ai documenti sono diritti fondamentali. Quel che ora si chiede alla Commissione e al Consiglio è di seguire i suggerimenti del PE prima delle elezioni europee del 2009. La relazione sarà esaminata dalla sessione plenaria del Parlamento europeo all'inizio di marzo. (L. Lipparini)

 

 

Lo scorso numero è stato inviato a 62.304 destinatari email (26.910 in italiano; 22.616 in inglese; 8.148 in francese; 4.630 in spagnolo.)

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