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SOMMARIO
LA CREDIBILITÀDELLA GIUSTIZIA 
Marc Reisinger

De Morgen 7 gennaio 1997
DUTROUXET NIHOUL, SOSPETTATI DELL'OMICIDIO DI
CHRISTINEVAN HEES NEL 1984
di Annemie Bulté etDouglas De Coninck


De Morgen 8 gennaio 1998
LA RAGAZZACHE PARTORÌ IN SEGRETO
di Annemie Bulté etDouglas de Coninck


De Morgen 8 gennaio 1998
IL 23DICEMBRE '96, SONO PREVISTE TREDICI PERQUISIZIONI 
di Annemie Bulté etDouglas de Coninck


De Morgen 8 gennaio 1998
UNA RILETTURAPIÙ SBAGLIATA DELLE AUDIZIONI
di Annemie Bulté etDouglas De Coninck


De Morgen 9 gennaio 1998
A VANESPEN VIENE TOLTA L'INCHIESTA DELLA CHAMPIGNONNIÈRE
di Douglas De Coninck


De Morgen 9 gennaio 1998
A VANESPEN VIENE TOLTA L'INCHIESTA DELLA CHAMPIGNONNIÈRE
di Douglas De Coninck


De Morgen 2 février1998
LA COORDINAZIONENAZIONALE DELL'INCHIESTA X1 ERA UN GIGANTE DAI PIEDI DI ARGILLLA
estratto dall'articolo de WalterDe Bock
 

COSANE PENSANO


VERITÀE MENZOGNE


PERCHÉPRENDERE SUL SERIO LA TESTIMONIANZA DI REGINA?


QUINDICIMESI DI TESTIMONIANZE


 

De Morgen 8 gennaio 1998
LA RAGAZZACHE PARTORI’ IN SEGRETO 
par Annemie Bulté etDouglas de Coninck

Il corpo di Carine Dellaert fu ritrovatoil 24 settembre 1985 in una fossa settica a Gand. Secondo X1, la ragazzaavrebbe vissuto in segreto all'interno di una rete, per un anno dopo lasua sparizione. Sarebbe stata incinta e avrebbe partorito un bambino. L'autopsiae l'inchiesta condotta all'epoca confermano la storia di X1 sui punti cruciali.La vecchia inchiesta è stata riaperta, ma per una durata ancoraincerta. 

La mattina presto un operaio fece entrareil suo bulldozer nel retrocortile di un vecchio bar di marinai, "Le Neptune".Il bar, che si trovava lungo il canale Gand-Terneuzen, era abbandonatoda diversi anni e doveva essere abbattuto quel giorno, il 24 settembre1985. Il lavoro era appena cominciato quando l'autista perse il controllodella macchina. La ruota posteriore sprofondò in una buca, accantoa dei vecchi bagni. Quando degli operai di Rhone-Poulenc si precipitaronoper aiutare a raddrizzare la macchina, il coperchio della buca crollò.Guardarono sul fondo per curiosità. "Abbiamo visto qualcosa chegalleggiava sulla superficie", spiega uno di loro. "Era un ginocchio".Qualche ora più tardi, la banchina Kuhlman brulicava di poliziottiagitati. Nella fossa, vennero ritrovati i resti di una ragazza sconosciuta.Il corpo era in posizione fetale, legato con del filo elettrico bianco,piedi e mani erano legati. "Il corpo era in uno stato di decomposizionemolto avanzato", dice un poliziotto. "Abbiamo dovuto portare lo scheletroin frammenti al laboratorio". Non restava granché del vestito dellaragazza. Si erano ben conservate una catenina dorata alla caviglia e uncollier di perle. I gioielli lanciarono un segnale al sostituto procuratoredi Gand Nicole De Rouck. Pensò immediatamente a Carine Dellaert. 

Era un affare strano. Era scomparsail 30 agosto 1982. Improvvisamente. Sua sorella maggiore era a letto ammalata,suo fratello giocava nella strada, sua madre era al lavoro. Il padre, EmileDellaert, aveva lasciato la casa alle 14. Quando la madre ritornòa casa, Carine era sparita. Nessuna traccia di lotta, nessuna lettera d'addio.Niente. Passò una settimana prima che Emile Dellaert andòa denunciare la scomparsa, il 7 settembre. Per questa ragione venne immediatamentesospettato. Quasi nessuna ricerca fu intrapresa. La procura seguìl'ipotesi più plausibile: fuga a causa di tensioni familiari. Tensionice n'erano. I genitori divorziarono qualche tempo dopo. Nel dicembre 1983il giudice istruttore di Gand, Pieters, apriva un'inchiesta penale controEmile Dellaert, che venne arrestato e passò due mesi in cella. Nelgennaio 1986, venne liberato per mancanza di prove. Nel 1989 venne scagionatoda tutti i sospetti. L’inchiesta venne chiusa. 

X1 riconosce Clo, la sua migliore amica 

Alla fine del 1996, ne succedono dicose strane negli uffici della sezione finanziaria (la terza di RicercheCriminali) della Squadra Speciale di Ricerche di Bruxelles. Gli inquirentidella sede di Neufchateau ascoltano dei testimoni fino a notte tarda. Gliinquirenti vedono talvolta i loro colleghi uscire pallidi dagli interrogatori. 

La causa principale di questi turbamentiè la testimone X1. La ragazza pretende di essere stata vittima diuna rete che, negli anni '70 e '80, abusava, torturava e uccideva bambini."Molte ragazze, come me, non hanno conosciuto altro", spiega. "Noi siamocresciute là dentro. Vivevamo in una sorta di campo di concentramento".Di pedofili,  X1 non vuole saperne. "Gli uomini che abusavano di noinon erano particolarmente attratti dai bambini. La sola cosa che li interessavaera di passare i limiti dal punto di vista sessuale. E per questo i bambinierano tagliati su misura: stavano in silenzio e facevano ciò chegli chiedevano." 

Una delle ragazze che X1 conobbe nellarete era Clo. X1 cita il suo nome durante il suo primo interrogatorio,il 20 settembre 1996. Clo, spiega X1, non era più grande di leie, come lei, veniva da Gand. Era la sua migliore amica e il suo migliorconforto in quel mondo segreto. Esattamente come X1, Clo conduceva unadoppia vita. Andava normalmente a scuola e non poteva dire a nessuno deiposti o dove veniva portata il week-end. X1 incontrava regolarmente Clonel corso delle orge a Gand e a volte a Bruxelles. X1 non può diremolto di più su Clo, eccetto il nome della sua scuola. 

Nel corso del suo quarto interrogatorio,il 25 ottobre, X1 racconta che la ragazza è morta da 13 anni. X1dà una descrizione dettagliata di una scena che avrebbe preferitodimenticare, ma che la segnerà per il resto dei suoi giorni. Collocagli episodi tra giugno e dicembre 1983. Clo è alla fine della gravidanza,dichiara. X1 la incontra ancora di tanto in tanto alle "feste", ma semprea una certa distanza. Nessuna delle ragazze può avere contatti conlei. 

X1 dichiara, nel verbale 116.018, il25 ottobre 1996: "Un giorno il mio protettore è venuto a cercarmie mi ha bendato gli occhi per portarmi in una casa vicino Gand. Nella casac'erano altre tre persone (X1 dà il nome del suo protettore, T.,di un avvocato brussellese e di un sindaco fiammingo). T. mi lasciòin una camera separata dove Clo era coricata su un letto in piene contrazioni.Io dovevo aiutarla a partorire. Clo sanguinava molto e soffriva enormemente.Io ero nel panico perché ero sola e nessuno venivano ad aiutarmi.Il bambino non nacque che dopo molte ore. Era un maschietto. Tagliai ilcordone ombelicale e posi il bambino sul ventre di Clo. In quel momentoT. rientrò nella camera e portò via il bambino mentre iorestai con Clo. Perdeva moltissimo sangue." 

X1 non può che indovinare quelloche è accaduto in seguito a Clo, poiché deve lasciare lacasa. Alcuni uomini, che si erano tenuti in disparte tutta la sera, laportano in un ristorante cinese a Bruges. X1 pensa che la sua amica siamorta nelle sue braccia ma non esclude che Clo fosse ancora viva e chel'orrore non sia proseguito nella villa. 

Grazie a ricerche condotte presso lascuola di Clo, gli inquirenti della Squadra Speciale di Ricerche arrivanoa capire chi fosse. Dopodiché i marescialli della Squadra Specialedi Ricerche, Patrick De Baets e Philippe Hupez, presentano a X1 una seriedi foto di classe dell'anno 1981-82. X1 indica non soltanto la foto diCarine Dellaert, ma mostra anche un'altra foto. Secondo X1 si tratta diV. (cita il suo nome). E aggiunge: "Anche lei hanno ammazzato. Clo mi avevadetto che si chiamava V." 

X1 durante il suo interrogatorio del25 ottobre 1996, verbale 116-018: "E' successo in una casa di Gand. C'eraanche Clo [...]. L'hanno torturata con dei coltelli e delle forbici. Qualcunoha rotto una bottiglia e sfregato le schegge nella sua vagina. Poi l'hannosfregiata in più punti con delle lame di rasoio." 

Dopo questo interrogatorio non sannopiù a che punto sono alla terza sezione di Ricerche Criminali. Cosaè successo? X1 è riuscita a indicare da una serie di ventifoto quelle di due ragazze che sono morte poco dopo. Dopo alcune ricerche,gli inquirenti incorrono non solo sulla vecchia inchiesta dell'omicidiodi Carine Dellaert, ma anche sui dati riguardanti la seconda ragazza. Sichiama effettivamente V. ed è deceduta a metà dell'anno 1983a Gand. E per quello che concerne la lista degli autori presenti secondoX1, certi dettagli sono rilevanti. Oltre Michel Nihoul e una donna chefu arrestata nell’ambito dell’affare Dutroux, X1 nomina il suo protettoreT., l'avvocato e il sindaco citati precedentemente, così come unimprenditore delle Fiandre occidentali e suo figlio. X1 non puòstabilire il nesso tra tutte queste persone, al di là del fattoche li ha incontrati a più riprese nelle orge. Gli inquirenti effettuanoalcune ricerche dalle quali scaturisce che tutte le persone presenti hanno,in un modo o nell'altro, dei legami professionali, che non appaiono diprimo acchito. Il nome dell’uomo che designava come il "protettore" diClo è ugualmente importante. Infatti, appare già come sospettonella vecchia inchiesta della Procura di Gand. L'uomo è conosciutoper una serie di fatti di delinquenza sessuale. 

Il rapporto Timperman 

Quando gli uomini politici emettonooggi considerazioni sullo scisma tra 'credenti' e 'non credenti', ravvivanoun dibattito che è nato a fine ottobre 1996 alla terza Sezione diRicerche Criminali. La storia di X1 scatena delle reazioni che sono lontanedall'essere razionali. Il procuratore Michel Bourlet intima agli inquirentidi non arrestarsi di fronte alla questione del sapere se credono o no allastoria, ma di fare il loro lavoro in tutta obiettività. Dopo ilracconto di X1, sembra che Carine Dellaert abbia vissuto ancora un anno,dopo la sua scomparsa, incinta e nascosta. Questo deve essere dimostratoin un modo o nell'altro. Un dettaglio è sconcertante. Carine Dellaertè scomparsa il penultimo giorno di vacanze scolastiche nel 1982.Per "piazzare" un bambino in una rete, sembra essere una data ideale. 

Se la ricerca degli assassini di CarineDellaert non ha, all'epoca, dato grandi risultati, non è certo acausa del dottor Timperman. In un rapporto d'autopsia di quaranta pagine,enumera tutti i particolari che ha rilevato sui resti del corpo. Sulladata del decesso, Timperman non osa pronunciarsi, in ragione dello statodel cadavere. Una delle sue constatazioni fece innanzitutto dubitare dell'identitàdella vittima. La ragazza della fossa era molto più corpulenta diCarine Dellaert. Portava un reggiseno di taglia grande, qualche tagliain più di quella di Carine. Il Professor Timperman trova la spiegazioneper queste anomalie. Riportiamo il suo rapporto del 24 settembre 1985: 

- "All'altezza del bacino si trovaun piccolo pezzo di tessuto molle e ligneo. E' un pezzo di matita laminaria,un vecchio accessorio medico che serviva a dilatare il collo dell'uteroper facilitare l'uscita di un feto. Questo strumento non è praticamentepiù utilizzato, se non molto raramente, poiché provoca seridolori alla madre." 
- "Presenza nel reggiseno di un piccolopezzo di garza che indica un rigonfiamento del seno e una perdita di liquido.Questo è frequente nelle primipare (donne che rimangono incintaper la prima volta)." 
Tutto indica che la ragazza dovevaessere ancora viva otto o nove mesi dopo la sua scomparsa. Timperman descriveanche gli oggetti trovati nella fossa. In totale ce ne sono diciannove,essenzialmente monete e gioielli. Ma anche: 
- "Due lame di rasoio marca Gilette." 
Quando gli uomini della Squadra Specialedi Ricerche ricevono, alla fine del 1996, il rapporto Timperman, esaminanoa fondo quello che la stampa, nel 1985, ha potuto scrivere a propositodella scoperta di Carine Dellaert. Non una parola sulla sua gravidanza.Nemmeno nel più piccolo trafiletto apparso dopo la scomparsa diCarine nel 1982. Nessuno ha notato una gravidanza. 
X1 ha parlato di lame di rasoio nellasua testimonianza su V., ma non riguardo a Carine Dellaert. E' notevoleche X1 - molto prima che il rapporto Timperman arrivasse alla terza Sezionedi Ricerche Criminali - descriveva altre scene sadiche dove le lamettevengono menzionate come modus operandi abituale. "Per alcuni, èvisibilmente il loro gioco preferito." 

La morte di V. 

X1 descrive anche una serie di indirizzidove Clo e lei stessa avrebbero subito gli abusi, all'inizio degli anni'80. Il 29 settembre 1996, nel corso della seconda delle diciassette audizioni,descrive un bar alla Drongensesteenweg, che si trova molto vicino al domiciliodella famiglia Dellaert. Il bar non esiste più oggi, ma gli inquirentitrovano la lista degli imprenditori. Più tardi, X1 indica una casadi Waarschot come il luogo dove è morta Clo. Tutto indica che aquesto indirizzo, quindici anni prima era domiciliata un'azienda. Per casoo no: tra i soci figura il nome di uno degli imprenditori del bar dellaDrongensesteenweg. 

Alla fine del 1996, l’inchiesta Dellaertviene riaperta presso la Procura di Gand. Nel frattempo viene ritrovatol'atto di decesso di V., la seconda ragazza. Questo dice che la ragazzaè deceduta in seguito a un cancro. Il formulario C3 è redattoda due neurologi che sono accusati da X1 di far parte, anch'essi, dellarete. Tenendo in osservazione T., il protettore di X1, gli inquirenti constatanoche trattiene contatti con il padre di V. 

Dal 28 ottobre 1996, gli inquirentichiedono l'autorizzazione di riesumare il corpo di V. Quest'autorizzazionenon arriverà mai. All'inizio delle vacanze estive la Procura diGand riceve delle notizie da Bruxelles. Il giudice istruttore Van Espene il comandante della caserma Duterme esprimono forti dubbi sul modo incui X1 viene interrogata. Il procuratore di Gand Soenens ne viene informatoe lancia un appello alla calma. Vuole vedere confermata la credibilitàdi X1, per esempio con l'ulteriore evoluzione del caso Van Hees. L'attesacomincia. La Procura di Gand ha trasmesso l'inchiesta alla Squadra Specialedi Ricerche di Gand, ma anche lì si distinguono rapidamente duecampi e il vortice di voci su X1 gira a pieno regime. L'annuncio dell'articolodi De Morgen ha provocato una certa inquietudine alla Procura di Gand.Il Procuratore Soenens ci ha assicurato che "i compiti dell'inchiesta sonostati scritti" e che per fine gennaio una "riunione di coordinamento èpianificata" tra tutte le Procure dove inchieste sulla base della testimonianzadi X1 sono state aperte.