De Morgen 7 gennaio 1997 De Morgen 8 gennaio 1998 De Morgen 8 gennaio 1998 De Morgen 8 gennaio 1998 De Morgen 9 gennaio 1998 De Morgen 10 gennaio 1998 De Morgen 2 février 1998 COSANE PENSANO VERITÀE MENZOGNE PERCHÉPRENDERE SUL SERIO LA TESTIMONIANZA DI REGINA? QUINDICI MESIDI TESTIMONIANZE | LA CREDIBILITA'DELLA GIUSTIZIA Il giorno in cui sono state liberateSabine e Laetitia resterà senza dubbio un momento cruciale nellastoria del Belgio. Prima sparivano dei bambini, si ritrovavano i loro corpi,e di tanto in tanto si arrestava un sadico. Il tutto occupava qualche riganelle pagine di cronaca. E' come se avessimo visto qualche fermo-immaginedi un film dell'orrore talmente lontano dal nostro quotidiano che vi prestavamopoca attenzione. Improvvisamente, il 15 agosto 1996, abbiamo assistitoalla liberazione in tempo reale di due bambine rapite e rinchiuse da MarcDutroux. L'emozione che ho provato quel giorno davanti alla tv èstata condivisa da milioni di persone in Belgio e nel mondo. Questo fuall'origine della marcia bianca, che ha generato quella "prima" che fula trasmissione televisiva in diretta della commissione parlamentare d'inchiestasulle sparizioni dei bambini. Non sono stupito di scoprire oggi nell'intervistadi Regina - detta X1 - l'importanza che ha avuto per lei la liberazionedi Sabine e Laetitia: "i poliziotti che hanno fatto entrare Sabine e Laetitianella automobile erano i cavalieri bianchi che avevo sognato in tutti queglianni" (Morgen, 10 gennaio). E' stato in quel momento che lei ha decisodi testimoniare a Neufchateau. Ma l'arresto di Dutroux e Nihoul segnaanche l'apparizione di una frattura tra i sensibili e gli insensibili.La maggior partedelle persone ha provato un'empatia totale per i bambinivittime delle sevizie. Tuttavia un certo numero di spiriti forti ha cominciatoa criticare Connerotte e Bourlet, i cavalieri bianchi, i cow-boys di Neufchateau.La destituzione del giudice Connerotte è stata applaudita da tuttol'establishment conservatore, ma anche da un certo numero di intellettualidi sinistra. Per delle ragioni che sarebbe opportuno districare, questiultimi hanno diffidato dell'emozione e della sovramediatizzazione del caso.Come psicoterapeuta, sospetto che queste persone provino difficoltàa entrare in contatto con la propria sofferenza, e che si schierino quindiinconsciamente dalla parte degli aggressori. E' altrettanto certo che occultigiochi di influenza siano stati messi in atto da personalità chea torto o a ragione si sentivano minacciati dai fatti svelati. Quanti deisemplici partecipanti alle orge di Nihoul tremano al pensiero che i loronomi siano citati? D'altra parte Regina ha testimoniato di come una partedelle feste della rete fosse organizzata a scopo di ricatto. Un'altra spaccatura è progressivamenteapparsa sui media. Si è descritto Dutroux come un predatore solitario,psicopatico fuori misura, demente e geniale. Nihoul dipinto come un uomod'affari e truffatore godereccio, che aveva incontrato di recente Dutrouxe che aveva avuto la malaugurata idea di far riparare da questi la suaautomobile. Questa tesi è stata l'oggetto di una campagna di stampaculminata nella trasmissione televisiva "Au nom de la loi" (RTBF, 17 settembre1997). Immediatamente dopo si è sviluppata una sorta di campagnadel silenzio intorno a Nihoul: il suo nome non è quasi piùapparso sulla stampa (almeno quella francofona) nel corso dei sei mesisuccessivi. E' per reagire a questo che abbiamocreato l'associazione "Pour la verité". Questa si compone di personedai diversi orizzonti, preoccupate di conservare il loro spirito criticodi fronte alla volontà prematura di affermare che le protezionidi Dutroux e Nihoul appartengono al campo della fantasia. Abbiamo formulatododici domande relative all'inchiesta in corso e abbiamo comprato una paginaintera di Le Soir per pubblicarle con il titolo "Noi non lasceremo passare".Voglevamo così inviare un messaggio al pubblico e tentare di risvegliarei media. Abbiamo avuto poco successo sul secondo punto. La campagna del silenzio è statafinalmente rotta solo dalla pubblicazione della testimonianza di X1. Perpiù di sei mesi lei ha deposto a Neufchateau sulla rete nella qualesi trovavano Dutroux e Nihoul. La sua testimonianza evoca in maniera moltoprecisa le decine di omicidi di ragazze e di bambini. Invece di giungerealle inchieste e alle perquisizioni previste dall'équipe che lainterroga, questa équipe viene destituita nel luglio 1997. Da allorasi è proceduto a una rilettura del dossier. Questa rilettura, accompagnatada una sospensione dell'inchiesta, costituisce una innovazione giudiziaria.E' come se un medico sospendesse il trattamento di un paziente che si trovain uno stato critico per rileggere tranquillamente il suo dossier. Quandosi sa che questa rilettura è già durata più tempodell'inchiesta stessa, e che la fine è posticipata ogni volta chela data di chiusura della commissione d'inchiesta parlamentare cambia,si può credere che la rilettura miri in realtà a soffocarel'inchiesta.La volontà inconfessata di bloccare l'inchiesta pareevidente all'osservatore perspicace. Questa volontà si dissimuladietro lo scandalo delle fughe di notizie. La Procura e certi media siinquietano per le fughe senza preoccuparsi dei loro contenuti, tutti presidall'organizzazione di altre fughe che mettano in discussione la testimonianzadi X1 (come la pubblicazione di un riassunto della rilettura e di estrattidel rapporto psichiatrico di X1). La discussione del contenuto della testimonianzadi X1 è ugualmente stata evitata poiche si è incentrato ildibattito mediatico sulla credibilità di X1: non è troppotraumatizzata, folle, mitomane? In realtà, mi sembra piùinteressante interrogarsi sulla credibilità della giustizia chesu quella di X1. Piuttosto che rivolgersi agli psichiatri per sapere setutto quello che dice X1 è vero, sarebbe meglio interessarsi aifatti precisi descritti da X1 e verificare quello che ancora non lo èstato. Si sa, per esempio, che X1 ha fornito dei dettagli sulle morti diChristine Van Hees e di Carine Dellaert che coincidono con il dossier eche talvolta lo superano in precisione (come i chiodi piantati nelle manidi Christine). Lei ha, con egual precisione, indicato come vittima unaragazza di Gand, Véronique D., che ufficialmente è decedutadi cancro. Ecco un'occasione d'oro per verificare se X1 è affidabile:si analizzi il dossier medico, si interroghino i due medici che hanno firmatol'atto di decesso e si riesumi il corpo. Questi ovvi doveri di inchiestasono stati richiesti dagli inquirenti fin dal gennaio 1997, ma sono statifinora respinti dalla Procura di Gand. Non bisogna allora interessarsi seriamentea un'ipotesi diversa da quella della mancanza di credibilità diX1, per spiegare la sospensione dell'inchiesta? Non si tratta semplicementedel fatto che la sua testimonianza mette in causa alcune personalitàimportanti come industriali, uomini politici e persino un ex primo ministro? |